giovedì 27 febbraio 2020



Ampliamento aeroporto di Firenze Peretola bocciato al Consiglio di Stato: Italia Nostra esulta insieme ai Comitati della Piana

Con una storica sentenza, il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato da Toscana Aeroporti unitamente ai ricorsi incidentali promossi da Comune di Firenze, Regione Toscana, ANAC, MATTM e MiBACT contro la sentenza del TAR che aveva annullato il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sconfessato amministrazioni centrali e locali più attente ai poteri forti che alle richieste dei cittadini. Il Consiglio di Stato ha confermato l’illegittimità della VIA della Commissione ministeriale per “manifesta irragionevolezza del giudizio positivo” e ha rispedito al mittente un progetto di ampliamento fortemente avversato dai Comuni di Sesto Fiorentino e Campi e dai comitati di cittadini.

Italia Nostra esprime grande soddisfazione, anche perché questa sentenza è il riconoscimento dell’azione che da oltre sette anni l’Associazione, sia a livello nazionale che locale, ha intensamente svolto al fianco dei Comitati della Piana e dell’Area metropolitana fiorentina contro il progetto di ampliamento dell’aeroporto di Firenze Peretola. «Si è sostanzialmente riconosciuto – spiega Mariarita Signorini, membro del direttivo nazionale di Italia Nostra – il forte impatto che avrebbero avuto opere come lo spostamento del Fosso Reale, il sottoattraversamento dell’Autostrada A11 e la riallocazione del Lago di Peretola».

domenica 23 febbraio 2020

2019: L'ATTIVITA' SVOLTA DELLA SEZIONE





 
 
 
Questo è tempo di bilanci e di rendiconti. Anche la nostra Sezione, piccola, ma non per questo inattiva, ha presentato ai suoi associati il rendiconto dell'attività svolta durante il 2019. Potrà ad alcuni sembrare poca cosa, ma vi possiamo garantire che dietro ogni azione svolta c'è un grande lavoro che i pochi volentorsi debbono assumersi, ma non è yun problema, cercheremo di continuare a lavorare al meglio delle nostre possibilità. Qui sotto postiamo la relazione approvata dall'assemblea il 21/02 scorso.


RELAZIONE ATTIVITA’ ANNO 2019 approvata nell' assemblea dei soci del 21/02/20 20
Nella stesura della presente relazione si richiamano, nel medesimo ordine, tutti i punti che erano stati oggetti del programma di attività deliberato dal Consiglio e da valere per l’anno 2019,evidenziando gli scostamenti intervenuti, i risultati conseguiti o gli obiettivi mancati. Nel seguito si segnalano poi altre attività svolte non necessariamente incluse nel programma inizialmente deliberato, ma che sono state oggetto di successivi deliberati del Consiglio.
1. RAPPORTI CON IL CONSIGLIO DIRETTIVO REGIONALE
I rapporti con il Consiglio Direttivo Regionale e anche con la Giunta si sono consolidati durante l’anno trascorso. Nonostante la marginalità territoriale di una sezione come quella del VCO, la presenza alle riunioni degli organi regionali è stata costante sviluppando un rapporto più diretto e intenso e anche maggiormente riconoscimento a seguito della elezione del Presidente della Sezione quale componente della Giunta Regionale.
2. TESSERAMENTO
Il tesseramento 2019 si è concluso con il consolidamento delle iscrizioni rispetto l’anno precedente. Il del numero di iscritti che al 31/12/2019 sono risultati 32, con un lieve aumento rispetto al dato 2018.
3. ASSOCIAZIONE IN RETE
Si è consolidata la gestione del blog della sezione diventata la pagina della rete attraverso la quale l’attività e le iniziative vengono diffuse. Nello stesso tempo anche la pagina sezionale del sito nazionale viene, via via aggiornata, postando le iniziative più significative.
Oltre 33.000 accessi sono i dati che connotano il blog dalla data della sua apertura. I post che hanno con seguito la maggior visibilità totale sono quelli che qui sotto indichiamo.
TUTELARE IL MONTE TEGGIOLO
10 gen 2019
1846
DEVERO/CIAMPORINO- INIZIA LA FESTA
10 apr 2018
1368
"STAMPA" LOCALE
15 set 2017
1230
DEVERO- S. DOMENICO I CAPITALI INTERNAZIONALI
23 ott 2017
1156
INTERCONNECTOR- LE OSSERVAZIONI
7 apr 2017, 1 commento
1035
4. LE AZIONI
1 TUTELA DEL MONTE TEGGIOLO
L’anno 2019 si è avviato con la presentazione formale presso gli organi della Regione Piemonte, della istanza di istituzione di un vincolo puntuale di paesaggio sul Monte Teggiolo in val Cairasca, lungo la via che conduce all’Alpe Veglia. L’istanza è stata prodotta in concorso con l’Associazione Valdossola Salviamo il paesaggio che ha provveduto alla stesura della relazione di accompagnamento. Scopo della richiesta è innanzitutto quello di tutelare un ambito alpino particolare, ma oggetto di un progetto di realizzazione di ambito sciistico all’interno del più ampio programma di investimenti turistici industriali denominati: “Avvicinare le Montagne”. Al momento la richiesta giace presso la competente commissione per l’esame delle richieste ex art. 136 del Codice dei beni culturali, i cui lavori tuttavia risultavano congelati in attesa di nomine dei componenti. Sarà cura seguirne il percorso affinché si possa ottenere un pronunciamento.
2 BAVENO –– CONCESSIONE MINERARIA:
La vicenda ha conosciuto diversi sviluppi durante tutto l’anno trascorso. Acclarato il plateale “errore” contenuto negli atti di concessione, è stato chiesto alla Regione di intervenire in autotutela. Tale autotutela è stata tuttavia negata. A nulla sono valse reiterate richieste di questa Associazione che non ha trovato ascolto presso nessuno dei soggetti a cui si è rivolta. Ultima istanza è risultata quella di produrre un esposto penale che ha riassunto in maniera puntuale e dettagliata tutta la vicenda, cercando di mettere in evidenza gli elementi che potrebbero configurare responsabilità di ordine penale a carico dei soggetti decisori di quella concessione, in specie i reati di falso ideologico e abuso d’atti. Al momento l’esposto, che ha avuto la supervisione dell’ufficio legale di Italia Nostra, risulta inoltrato presso la Procura della Repubblica di Torino. Sarà nostra cura cercare di seguirne i passi successivi.
3 VOGOGNA. DEPOSITI ABUSIVI:
La Sezione ha svolto una attivita’ costante di monitoraggio rispetto ai due depositi di inerti realizzati su terreni agricoli del Comune di Vogogna. Poiché una delle due autorizzazione di deposito provvisorio è venuta a scadenza durante l’anno, ha chiesto al Comune di dar conto dell’avvenuta rimozione che non è avvenuta. Il Comune non ha potuto evitare di emettere un’ordinanza di rimozione che tuttavia è rimasta inattuata. Si è verificato ciò che da tempo avevamo paventato, cioè la sostanziale trasformazione di un deposito temporaneo in un deposito di stoccaggio pressoché definitivo. Anche i poteri sostitutivi del Comune sono impossibilitati ad essere esercitati. Nessuno sa dove mettere quei materiali e nessuno ha i soldi per spostarli. Al fine di evitare che l’attuale situazione si abbia a ripetersi anche alla scadenza della seconda autorizzazione temporanea, si è chiesto al Sindaco di intervenire preventivamente su quella stessa autorizzazione, chiedendo un preciso programma cronoprogramma di rimozione e garanzie finanziere per interventi sostitutivi. Al momento il Sindaco ha ritenuto la nostra richiesta intempestiva.
4 VIGNONE-- VARIANTE DI PRGC
Vignone, già osservato speciale da parte di questa Sezione in relazione alla questione dei piani esecutivi non fatti rispettare nella loro parte pubblica, ha depositato il progetto di variante del proprio piano regolatore. E’ stata questa occasione per intervenire in sede di osservazioni che sono
state regolarmente prodotte contestando in maniera particolare gli eccessi di edificabilità diffusa, l’insufficiente tutela del complesso monumentale di S. Martino e il mancato adeguamento dell’intero territorio alla normativa del Piano paesaggistico Regionale. Non risultano al momento approvate le controdeduzioni.
5 SETTIMANA NAZIONALE DEI BENI COMUNI
La Sezione ha aderito al programma nazionale sui beni comuni con due distinte iniziative: l’una ha
La Sezione ha aderito al programma nazionale sui beni comuni con due distinte iniziative: l’una ha riguardato il borgo di Veglio, in comune di Montecrestese, allestendo una mostra fotografica presso riguardato il borgo di Veglio, in comune di Montecrestese, allestendo una mostra fotografica presso uno spazio Coop di Crevoladossola tra il 12 e il 19 maggiuno spazio Coop di Crevoladossola tra il 12 e il 19 maggio e organizzando una visita guidata al o e organizzando una visita guidata al borgo nella domenica del 19 e quest’ultima con la collaborazione dell’Associazione Canova, in borgo nella domenica del 19 e quest’ultima con la collaborazione dell’Associazione Canova, in particolare con la presenza dell’architetto Volorio che ha fatto da guida alla visita.particolare con la presenza dell’architetto Volorio che ha fatto da guida alla visita.
La seconda iniziativa si è svolta n
La seconda iniziativa si è svolta nella serata del 30 maggio a Stresa dedicando un partecipato ella serata del 30 maggio a Stresa dedicando un partecipato incontro sul tema della dimenticata e abbandonata stazione della ferrovia Stresa Mottarone. E’ stato incontro sul tema della dimenticata e abbandonata stazione della ferrovia Stresa Mottarone. E’ stato momento per rinnovare la richiesta di un recupero di un bene tanto negletto, ma tanto significamomento per rinnovare la richiesta di un recupero di un bene tanto negletto, ma tanto significativo tivo nella storia del turismo della cittadina. L’iniziativa proseguirà per nella storia del turismo della cittadina. L’iniziativa proseguirà per ottenere quell’attenzione che sino ottenere quell’attenzione che sino ad ora sembra mancata da parte dei soggetti pubblici che dovrebbero assumerla e portarla a buon ad ora sembra mancata da parte dei soggetti pubblici che dovrebbero assumerla e portarla a buon esito.esito.
6 STRESA: IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA  RENDE GIUSTIZIA
L’oggetto era più volte entrato nell’attenzione di questa Sezione, ma il ricorso che era stato
L’oggetto era più volte entrato nell’attenzione di questa Sezione, ma il ricorso che era stato prodotto avverso la variante urbanistica stralcio che avrebbe permesso lprodotto avverso la variante urbanistica stralcio che avrebbe permesso laa costruzione di un nuovo costruzione di un nuovo grandissimo albergo sul lungo lago di Stregrandissimo albergo sul lungo lago di Stresa, per un banale errore dsa, per un banale errore dii notifica, era stato giudicato notifica, era stato giudicato inammissibile da parte del TAR.inammissibile da parte del TAR.
Il progetto edilizio successivo,progetto edilizio successivo, pur conforme alla variante,pur conforme alla variante, non aveva avuto l’assenso della non aveva avuto l’assenso della Soprintendenza. Contro il diniego la proprietà aveva proposto ricorso strSoprintendenza. Contro il diniego la proprietà aveva proposto ricorso straordinario al Capo dello aordinario al Capo dello Stato. Nell’estate il ricorso è stato deciso con parere del Consiglio di Stato che lo ha respinto. Pur Stato. Nell’estate il ricorso è stato deciso con parere del Consiglio di Stato che lo ha respinto. Pur indirettamente, Italia Nostra ha visto così riconosciute le stesse ragioni che aveva sollevato nel indirettamente, Italia Nostra ha visto così riconosciute le stesse ragioni che aveva sollevato nel ricorso per il quale non era ricorso per il quale non era stato possibile ottenere un giudizio di merito. stato possibile ottenere un giudizio di merito.
Un riconoscimento tardivo, ma importante che premia l’azione della Sezione.
7 DEVERO AVVICINARE LE MONTAGNE-- RICORSO AL TAR
Il Comitato costituitosi per avversare il progetto ha avviato un ‘azione legale nei confronti di un progetto di adeguamenti stradali di accesso all’area di S. Domenico di Varzo che però risultava stralciato dal progetto più generale che ancora giace presso l’amministrazione provinciale in attesa di esito di VAS .
Lo stralcio era stato valutato non possibile sotto il profilo giuridico e meritevole di impugnazione per evitare che successive impugnazioni del progetto generale venissero poi dichiarate inammissibili, questo almeno sotto il profilo strettamente giuridico. Questa Sezione, stante i termini esigui per procedere non ha potuto acquisire in tempo utile il necessario assenso dalla propria sede nazionale, ma ha contribuito ugualmente al ricorso impegnando nel triennio la somma di euro 750,00 di sui 250,00 erogati nel corso del 2019.
8 PAESAGGI SENSIBILI 2019: UN CONVEGNO A BORGOMANERO
La sezione, in concorso con quella di Novara, ha partecipato all’iniziativa nazionale sui paesaggi sensibili 2019, organizzando il 19 ottobre un convegno, svoltosi a Borgomanero, che ha avuto come tema conduttore i paesaggi dei parchi delle proprietà pubbliche sui laghi Maggiore e Orta. Il tema è stato trattato con la partecipazione di numerosi relatori che hanno toccato più aspetti del problema. Dal convegno è poi nata la proposta, ora veicolata a tutti i soggetti proprietari pubblici di tali beni, affinché vogliano condividere un progetto sinergico di recupero di tanto importante patrimonio paesaggistico, dando vita ad una intesa comune che possa ottenere risorse adeguate attingendo alle prossime iniziative che verranno bandite nell’ambito del bilancio europeo 2021/2027.
9 PIANO GRANDE PIANO GRANDE
Sul noto tema del Piano Grande di Fondotoce, la Sezione ha mantenuto attiva la sua attenzione partecipando ad incontri con altre sigle ambientaliste al fine di esaminare lo stato del progetto Malù e i possibili progetti alternativi da contrapporre. Più recentemente, ma è storia del 2020 , la Sezione ha prodotto una proposta alternativa mirante a far diventare il sito della Cascina di Fondotoce, un portale di accesso al Parco Nazionale della Val Grande. Proprio in questi giorni la proposta è stata formalizzata al Presidente del Parco Nazionale e sono in programma altre importanti iniziative per la sua diffusione.
10 ISOLE SITO UNESCO
Le Sezioni di Novara e VCO, in concorso tra loro, hanno formalmente proposto agli Enti Territoriali interessati, l’avvio di un dossier per la candidatura delle isole del Golfo Borromeo e dell’Isola di S, Gilio quale nuovo sito Unesco. Si attendono risposte che se non verranno sarà cura sollecitare.

mercoledì 19 febbraio 2020

LA NUOVA URBANISTICA MINACCIA I CENTRI STORICI , MA NON SOLO.





Sono in discussione in questi giorni, presso la II Commissione Consiliare della Regione Piemonte , diverse proposte di legge che andrebbero a ulteriormente modificare la vigente normativa urbanistica e che avranno ricadute dirette e immediate sui piani regolatori comunali e intercomunali. Italia Nostra, ma anche le altre associzioni dell'ambientalismo Piemontese si sono fatte portavoce del malessere diffuso che non può cogliere chi, sensibile a questi temi, si sia cimentato nella lettura dei testi proposti. I termni della consultazione on line sarebbero terminati oggi, ma la nostra richiesta di proroga è stata accolta e sono stati spostati al 29 di questo mese. Nonostante ciò, già oggi , Italia Nostra ha prodotto alla Commissione Consiliare , le prime sue osservazioni, mentre completerà l'esame entro la fine di questo mese.Qui vi postiaamo le considerazioni cher abbiamo depositato e che fanno da premessa al complesso delle osservazioni prodotte.


Prot. 11 /20
Torino, 19 febbraio 2020
Al Signor Presidente del
Consiglio Regionale del Piemonte
Palazzo Lascaris
TORINO
dott. Stefano Allasia
presidenza@cr.piemonte.it
Al Signor Presidente della
II Commissione Consiliare
Palazzo Lascaris
seconda.commissione@cr.piemonte.it
e p.c.
Ai Signori Consiglieri
Componenti la II Commissione Consiliare
Palazzo Lascaris
segreteria.generale@cr.piemonte.it
oggetto: Osservazioni alle
PROPOSTE DI LEGGI REGIONALE 70-37/2019
PREMESSA
Le leggi intervengono in maniera diffusa e puntuale su un insieme di norme di natura diversa che
attengono la materia urbanistica ed edilizia e che già avevano avviato con la 16/2018, un processo
di liberalizzazione dell’edilizia così come regolata a livello locale. L’intervento legislativo proposto
va oltre, deresponsabilizzando gli enti locali dalla loro funzione di programmazione urbanistica di
ultimo livello, confinando i loro interventi a mere facoltà, possibili ad essere esercitate o meno, ma
che in mancanza di salvaguardie che non sono introdotte nei testi proposti, nulla impediscono,
anzi lasciano che le norme di liberalizzazione si possano dispiegare nella loro massima estensione.
La preoccupazione di questa Associazione è vivissima per la sorte dei centri storici che, in
assenza di un nuova revisione normativa, affidata agli enti locali, risulterebbero fortemente
minati da interventi edilizi non più sottoposti ad una attenta pianificazione e tutela.
Vi sono pluralità di norme che così scritte e proposte vanno a modificare in maniera anche
fortemente discrezionale l’assetto dell’edificato. Via via nell’esame ci soffermiamo su singoli casi
che la nostra attenzione ha colto.
Sempre e comunque ricorre la volontà di sottrarre agli enti locali il ruolo che a loro era stato
affidato, è vero, non sempre oculatamente gestito; ma questa sottrazione dall’obbligo di
“occuparsi del problema” viene sempre fatto in nome di una possibilità accresciuta di edificare,
non in nome di una miglior regolazione dell’edificare. Come diversamente leggere le norme sulla
deroga agli standard, sugli incrementi volumetrici, di superfici, di altezze, sulle deroghe alle
distanze tra edifici, e a quelle sulle destinazione d’uso ?
Il controllo pubblico sull’edificato declina fortemente; le norme della legge regionale che
dovrebbero essere norme generali ( come da legge 56/77 e Seg.) , con principi e direttive da
declinarsi poi in sede locale, diventano invece norme direttamente regolatrici il singolo
intervento edificatorio, senza peraltro conoscerlo, che inficiano le regole della pianificazione,
svuotando i PRG. Il faticoso assetto programmatorio fondato sul PPR rischia di non trovare più
una sua conclusione applicativa, la cogenza delle varianti di sua attuazione perde rilevanza.
Mentre si lamenta, giustamente, lo stato precario in cui versa l’edificato dei centri abitati, sfugge
al legislatore che una delle cause determinati tale stato è stata ed è il sovradimensionamento
delle previsioni contenute nei PRG; ma su questo la proposta di legge non interviene, liberalizza
soltanto e rimanda il problema del consumo del suolo, facendo salve, almeno per dieci anni, le
previsioni già in pancia ai PRG. Non accenna neppure alla nuova emergenza, se così si può
chiamare, che il declino industriale ha creato, e ancor prima l’appello dei Sindaci raccolto in
maniera acritica dalla Regione ( vedasi nostre riserve verbalizzate nelle sedute di CTU) per dare
possibilità di raccogliere e investire senza una concertata pianificazione, i fondi europei per il
Piemonte area depressa: cioè la nuova archeologia industriale moderna che riempie di sequenze
di inutili edificati le aree artigianali e industriali e domani riempirà anche quelle commerciali in
surplus.
Noi indichiamo come inizio di soluzione, l’introduzione ben oltre la troppo debole esistente
previsiojne, del principio della “decostruzione”; o comunque il convergere sulle aree già così
compromesse altre attività di servizio, ad esempio connesse ai parcheggi di interscambio, alla
raccolta e cernita dei rifiuti, e in specie degli imballi da riciclo. Sarebbe occasione per una
sperimentazione interessante, un tentativo comunque per l’inizio di una soluzione o meglio la
riduzione di un problema diversamente destinato a rimanere insoluto, impoverendo e
banalizzando, con la sua presenza, tante parti, anche pregiate del territorio regionale.

sabato 15 febbraio 2020

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI









Sezione locale del VCO



15/02/2020

Prot. 04/20


Ogg: Convocazione dell’Assemblea ordinaria generale dei soci.


Cari Soci,

con la presente vi notifico che è indetta l’Assemblea ordinaria annuale dei soci.

L’Assemblea è convocata presso il Centro Servizi del Volontariato del VCO, via Alle Fabbriche 8 Verbania Intra, in prima convocazione alle ore 12 del giorno venerdì 21 febbraio ed in seconda convocazione, quella effettiva, alle ore 18 del medesimo giorno e luogo per l’esame e l’approvazione dei seguenti atti:

1) RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA NEL CORSO DEL 2019

2) ESAME ED APPROVAZIONE DEL BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2019

3) ESAME DELL’ATTIVITA’ PROGRAMMATA PER L’ANNO 2020


P.S. E’ possibile essere rappresentati da altro socio mediante delega scritta a questo conferita

Confido nella Vostra partecipazione.








Il Presidente
Piero Vallenzasca

venerdì 14 febbraio 2020

UNA PROPOSTA PER VERBANIA





E' stata messa sulla linea di partenza l'idea, elaborata da questa Associazione, e presentata giovedì 13 anche alle altre Associazioni ambientali, per contrapporla come modello di economia turistica e di riordino urbanistico dell'area del Piano Grande, al posto e in alternativa al progetto della Società Malù, progetto quest'ultimo che staziona da quasi tre anni, senza apparente esito, presso lo Sportello Unico delle Attività produttive di Verbania. Formalizzata l'intesa con le altre sigle Ambientaliste, il progetto sarà veicolato ai soggetti decisori, in primis al Comune di Verbania a cui spetta la responsabilità di ogni decisione a riguardo. Per qualche giorno ancora lo teniamo riservato e poi torneremo su queste pagine con la sua integrale presentazione.