I Ministeri confermano rilievi critici: 5 articoli della legge regionale 13/2020 piemontese sono incostituzionali e svariati altri verranno modificati dalla stessa Regione
L'attività svolta dal Consiglio Regionale dell'Associazione non è stata inutile. I rilievi che erano stati inoltrati al Dipartimento delle autonomie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardanti profili di incostituzionalità della legge regionale Piemontese 13/2020, hanno trovato ascolto e nella riunione del 22 luglio, il Governo centrale ha deciso di impugnare formalmente la legge regionale recante “Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid19”. In particolare, per quanto ci riguarda, sono stati impugnati:
L'attività svolta dal Consiglio Regionale dell'Associazione non è stata inutile. I rilievi che erano stati inoltrati al Dipartimento delle autonomie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardanti profili di incostituzionalità della legge regionale Piemontese 13/2020, hanno trovato ascolto e nella riunione del 22 luglio, il Governo centrale ha deciso di impugnare formalmente la legge regionale recante “Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid19”. In particolare, per quanto ci riguarda, sono stati impugnati:
l’articolo 61 in materia di semplificazione documentale (“Riduzione dei termini della seconda conferenza di copianificazione e valutazione”), che risulta lesivo dell’articolo 14 della legge n. 241 del 1990 e del principio di leale collaborazione, sancito dagli articoli 5 e 120 della Costituzione;
l’articolo 62 in materia edilizia (“Estensione delle varianti parziali”), che viola le norme poste a base della tutela del paesaggio e, di conseguenza, gli articoli 9 e 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione;
l’articolo 79 in materia edilizia (“Destinazioni d’uso temporanee”), che viola l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione, in materia di governo del territorio.
A questi decisi rilievi si dovrebbero aggiungere diverse ulteriori modifiche ed abrogazioni riguardanti svariati articoli della legge regionale 13/2020 (articoli 53, 60, 63, 64, 78, 84 e 85), su cui la stessa Regione si è impegnata formalmente: gli uffici regionali stanno infatti lavorando sulle osservazioni mosse da ciascun singolo ministero e si prevedono drastici interventi correttivi nell’impianto dell’articolato.Seguiranno su questi fatti polemiche politiche cui l'Associazione è assolutamente estranea avendo operato con osservazioni mosse sul piano strettamente tecnico, senza altri intenti che perseguire gli scopi e i fini che lo Statuto ci assegna.
Nel caso della legge 13/2020 piemontese la Regione ha voluto “cogliere l’occasione” dell’emergenza sanitaria per introdurre norme formalmente derogatorie, ma sostanzialmente abrogative di una parte della noprmazione urbanstica, mirando al suo complessivo e ulteriore indebolimento.
Manifestiano quindi soddisfazione per questo risultato che premia l'impegno profuso in questa circostanza che non si è mostrato vano.
Nel caso della legge 13/2020 piemontese la Regione ha voluto “cogliere l’occasione” dell’emergenza sanitaria per introdurre norme formalmente derogatorie, ma sostanzialmente abrogative di una parte della noprmazione urbanstica, mirando al suo complessivo e ulteriore indebolimento.
Manifestiano quindi soddisfazione per questo risultato che premia l'impegno profuso in questa circostanza che non si è mostrato vano.
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