venerdì 25 marzo 2022

STRESA: TUTELA DI VILLA EX DUCALE


La Sezione interviene rispetto alle intenzioni che si stanno delineando riguardo l'ambito tutelato costituito dal parco della villa ex Ducale che dovrebbe essere mantenuto nella sua integrità proprietaria, non frazionato, semmai arricchito e migliorato sia dal punto di vista botanico che architettonico. L'intervento in corso sulla limitrofa Villa Ostini rischia invece di pregiudicarne l'assetto e di destinar ne un parte alle esigenze del costruendo albergo, peraltro in difformità rispetto alle attuali previsioni urbanistiche. La lettera che qui sotto postiamo, solleva il problema presso l'Organo ultimo decisorio. Vedremo con quale risultato




Spett. Ministero dei Beni e delle
attività culturali e del turismo
Soprintendenza Archeologica, belle arti e
paesaggio per le Province di Biella,
Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli
Cso Cavallotti 27

28110 NOVARA

Prot. 22/22

21/03/2022

OGG: Comune di Stresa: Opere di variante ( n. 3) edificio a destinazione turistico ricettiva C.so Umberto 21 proprietà Finist srl .

Area oggetto di tutela di beni culturali- parco ex Villa Ducale.


Questa Sezione dell’Associazione Italia Nostra segnala che nell’ambito dell’area oggetto di tutela di vincolo di bene culturale, ex Villa Ducale, ancorché di vincolo paesaggistico, nell’ambito dei lavori di ristrutturazione con ampliamento dell’immobile già denominato Villa Ostini in oggetto identificato, è pendente presso il SUAP Camera di Commercio di Baveno, istanza del 29/01/22, per l’ottenimento di assenso alla realizzazione di terza variante edilizia, consistente in ampliamento di autorimesse in interrato, mediante utilizzo e occupazione di quota parte dell’area oggetto di tutela culturale e paesaggistica,e facente parte del compendio denominato ex Villa Ducale.

Risulta che la CLP del Comune di Stresa si sia già espressa in data 10/02/2022, ancorchè il progetto edilizio originario abbia una consistenza di oltre 12.000 mc.

Attraverso la variante si attuerebbe la rottura dell’unitarietà del compendio della Villa ex Ducale che, pro quota, verrebbe assegnato alla proprietà della costruenda struttura turistico/ricettiva per la realizzazione di autorimesse in interrato e, in superficie, di viabilità di accesso alle medesime.

Quanto premesso, occorre anche precisare che l’area che verrebbe fatta oggetto di nuova occupazione non ha attualmente una destinazione urbanistica in quanto sono ampiamente decaduti i vicoli preordinati all’espropriazione per servizi pubblici. E’ quindi classificata : “ area bianca”, con le limitazioni al suo attuale utilizzo, utilizzo che non comprende, ai sensi del DPR n. 380/2001, la realizzazione di fabbricati, ancorchè interrati.

A prescindere dalla considerazione esposta, peraltro di non poca valenza, l’attuazione di quanto richiesto, costituirebbe una modifica sostanziale dell’assetto dell’area già fatta oggetto di tutela e quindi riconosciuta meritevole di ben altre forme di valorizzazione e conservazione che non l’attribuzione, pro quota, al soddisfacimento di un interesse esclusivo della proprietà limitrofa.

Il parco di Villa Ducale, già depotenziato dalla intervenuta soppressione della confinante area a verde di pertinenza della ristrutturata/ampliata Villa Ostini, ( a prescindere dalle previsioni contenute nel PRGC che diversamente si esprimevano), verrebbe ora frazionato, irreversibilmente, causa la presenza di strutture interrate e percorsi carrai di accesso in superficie che nulla hanno a che vedere con l’attuale assetto dell’area, la cui integrale conservazione ben altri interventi richiederebbe e, purtroppo, non richiesti: (vedi bando PNRR recentemente scaduto) .

In assenza di una pianificazione urbanistica coerente, l’attuatore privato si insinua nel vuoto normativo e illegittimamente tende a sostituirsi: da un lato al pianificatore locale e dall’altro lato a quello sovraordinato, ignorando vincoli e tutele .

In questa condizione risulta inquietante il silenzio del Comune di Stresa che, già scavalcato una prima volta in sede di variante edilizia n. 1, a distanza di un anno e mezzo da quel rilascio non ha ancora approvato la modifica e il completamento della convenzione obbligatoria che avrebbe dovuto garantire gli standar pubblici, accresciuti proprio a seguito di quel rilascio anomalo e non ancora destinati.

Il quadro procedurale e progettuale cui si assiste è, lo ripetiamo, inquietante, con il rischio che tutele e vincoli cadano senza alcun difesa efficacie.

La conservazione e il miglioramento della totalità dell’area della ex Villa Ducale deve invece porsi come obiettivo primario, non fungibile e non negoziabile.

Le attuali richieste vanno in senso opposto e la preoccupazione che con questa nota si solleva è massima.

Si chiede pertanto la miglior e più penetrante attività istruttoria al fine di scongiurare irreversibili perdite di ambiti tutelati e pregiati.

Ringraziamo per l’attenzione che vorrà essere prestata.


Il Presidente

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