venerdì 6 ottobre 2017

PPR - IL TRAGUARDO.



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Questo che postiamo più sotto è l'annuncio, forse un po' troppo trionfalistico, comparso sul sito della Regione con cui cui è stato comunicato che il lungo percorso di approvazione del Piano Paesaggistico ha avuto fine. Aspettiamo ora la pubblicazione sul bollettino ufficiale e questo monumentale documento incomincerà a produrre i suoi effetti. Ho detto incomincerà, perché, a parte le " prescrizioni" in esso contenute che già dall' adozione sono in vigore, le altre norme dovranno essere recepite dai piani regolatori comunali. Si apre perciò un altro percorso, né breve, né agevole, prima che tutto l'apparato del Piano abbia a dispiegare i suoi pieni effetti. E' questo un tributo che dobbiamo pagare al mondo delle autonomie, in primis ai Comuni che attraverso le loro rappresentanze hanno minato il percorso del piano, sin dove hanno potuto. Merito quindi all'Assessore di turno che è stato capace a tener testa e mantenere l'impegno che si era dato. Sappiamo che il Piano non è il massimo, avremmo voluto di più, speriamo non siano siano stati approvati, nelle ultime ore di discussione, emendamenti, ( in discussione ve ne erano 65) che ne abbiano indebolito l'impianto, certamente non rafforzato, ma questo è il pegno che si paga alla democrazia ed è giusto che sia così. Da domani incominceremo a guardarci attorno, vigilando affinché i Comuni non smontino ciò che, faticosamente, è stato messo in campo e sappiamo che i tentativi ci saranno comunque. Quanto ai tralicci ed ai capannoni del titolo annunciato dalla Regione, sì forse qualcuno di meno lo faranno, ma a compenso ne faranno altri. 


Piemonte, stop a tralicci e capannoni 

3 Ottobre 2017 

Dopo Puglia e Toscana, Regione approva piano paesaggistico 



(ANSA) - TORINO, 3 OTT - Il Piemonte è la terza Regione italiana, dopo Puglia e Toscana, a dotarsi di un piano paesaggistico regionale. Il provvedimento della Giunta Chiamparino, frutto del lavoro di anni, è stato approvato oggi in Consiglio regionale. A favore, oltre al Pd, le altre forze del centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. Contrari gli esponenti del centrodestra, che ritengono i nuovi vincoli troppo restrittivi e particolarmente onerosi per i Comuni. D'ora in poi i crinali montani saranno liberi da nuovi tralicci e impianti di risalita, i vigneti saranno più protetti, e si porrà uno stop al proliferare dei capannoni che imbruttiscono le aree verdi. Obiettivi, la salvaguardia del territorio, la riqualificazione delle parti compromesse, la crescita di una coscienza collettiva sui temi del paesaggio. "Il piano - rimarca l'assessore all'Ambiente Alberto Valmaggia - è il frutto di un grande lavoro che ha visto l'impegno delle strutture regionali e statali per oltre 10 anni, attraversando più legislature".


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