sabato 20 marzo 2021

GRANDI PARCHI E GIARDINI DI PROPRIETA' PUBBLICA IN UN PROGETTO RECOVERY


 

   Eventi - Italia Nostra Italia Nostra 


Dopo la richiesta di risorse per il portale del Parco Nazionale, la nostra Sezione si fa promotrice, sostenuta dal proprio Consiglio Regionale, per un'altra richiesta di finanziamento attraverso il ricorso al recovery fund. Sono le proprietà pubbliche della costa Piemonte del Lago Maggiore, del Lago D'Orta , sino alla Valle Ossola; proprietà in origine tutti parchi di villa storiche e che ora, salvo eccezioni, languono. Si sono considerate 13 di queste proprietà, che insieme occupano una superficie di quasi 40 ettari e che le si vorrebbe veder ritornare a nuova vita, tutte unite in un progetto di recupero straordinario, finalizzandolo ad una loro messa in rete in un nuovo percorso turistico/culturale. Il piano è ambizioso e per andare a buon fine deve, prima di tutto, riuscire a trovare nella risorse del recovery i poco più di tre milioni di euro che si chiedono e poi, per nulla scontata, la volontà degli Enti proprietari a unirsi nel comune progetto. Comunque il progetto lo postimo qui di seguito nel suo dettaglio e non ci rimane che sperare.


ITALIA NOSTRA ONLUS CONSIGLIO REGIONALE PIEMONTE SEZIONi LOCALi DEL VERBANO/CUSIO OSSOLA e DI NOVARA


RECUPERO-VALORIZZAZIONE-GESTIONE DEI PARCHI E GIARDINI DI PROPRIETA’ PUBBLICA DELLA COSTA PIEMONTESE DEL LAGO MAGGIORE, DEL LAGO D’ORTA E DELL’OSSOLA.



CAPO I

PREMESSA



Nei territori indicati nel titolo vi è un panorama di proprietà pubbliche, tutt'altro che irrilevanti per consistenza, la cui cifra comune è però quella dello stato di precarietà in cui versano: da situazioni oltremodo compromesse ad altre mediamente accettabili, a singoli casi virtuosi, ad altri, pochi, dove si prospetta un concreto recupero. E’ un patrimonio, costituito, per lo più, da aree, in origine parchi di grandi residenze private, pervenuto in proprietà pubblica a seguito di vicende diverse: alcune volte oggetto di lasciti testamentari, altre volte acquistate direttamente dagli enti che ora ne sono proprietari: generalmente i Comuni.

Sono singoli compendi immobiliari, quasi sempre arricchiti dalla presenza delle dimore adibite, in origine, alla vacanza delle famiglie benestanti, che presentano consistenze diverse gli uni rispetto agli altri, ma in genere, come accennato, sempre importanti. Vuoi che il bene sia pervenuto per effetto di liberalità altrui e accettato, ma poi non ne abbia fatto seguito decisione alcuna circa il suo utilizzo, tanto che, progressivamente, sia venuta meno anche l’ordinaria manutenzione, vuoi che la finalità per la quale era stata deciso l’acquisto non sia stata poi ritenuta perseguibile e quindi abbandonata, con anche in questo caso la progressiva perdita di manutenzione del bene, è un fatto che salvo singoli casi, lo stato attuale di questo patrimonio ha raggiunto un grado elevato di trascuratezza e in alcuni casi di vero degrado, tanto che gli enti proprietari, quand’anche lo volessero, non sarebbero in grado di affrontare da soli i costi di recupero.

Se si aggiunge che, in molti casi, le proprietà rappresentano un tassello importante del valore identitario dei luoghi, seguito all’insediamento sulle coste e sui versanti dei laghi, delle grandi ville sette ottocentesche e del primo novecento, è di tutta evidenza l’ importanza, ma anche il dovere del mantenimento di quei caratteri identitari, tanto da stridere che i primi soggetti che li dovrebbero preservare, attraverso l’azione pianificatoria pubblica, e in questo caso anche la gestione, risultano poi essere i primi ad averne abbandonato il perseguimento proprio rispetto ai beni in loro proprietà.



CAPO II

LA PROPOSTA



Se questa è la premessa di ordine generale, il fine e scopo della presente proposta è la raccolta delle risorse finanziare che possano permettere, attraverso una sapiente opera di riscostruzione: formale e botanica, di riportare quei beni alla loro originaria integrità. L'elenco è lungo; non comprende – come ricordato – soltanto beni che interessano le coste dei due laghi, ma riguardano anche aree collinari e montane delle due province: Novara e Verbano/Cusio/Ossola: Villa Conelli a Belgirate, il parco di Villa la Palazzola a Stresa, sempre a Stresa il giardino botanico Alpinia, Villa Nigra a Miasino, Villa Fedora di Baveno, sempre a Baveno il giardino di Villa Mussi, la Villa Cavallini a Lesa, il museo e le serre di Villa Faraggiana a Meina e ancora: Villa Giulia e Villa Maioni a Verbania e villa S. Remigio, sempre a Verbania, Villa Bernocchi a Premeno e per finire Villa Caselli a Masera .

Nell’elenco si è cercato di inserire l’elenco completo delle proprietà pubbliche come sopra descritte, non tutte richiedono interventi di recupero in quanto alcune già oggetto di finanziamenti, anche recenti, e altre in condizioni di buona manutenzione. Volutamente, perché deve essere oggetto di più attenta analisi circa costi e destinazioni d’uso, in questa proposta non si è affrontato, se non marginalmente, il tema del recupero delle residenze, cosa che dovrà, invece essere oggetto di attenzione da parte degli stessi enti proprietari, vuoi in sede di recovery fund, o in occasione dei finanziamenti strutturali eropei 2021/2027.

Detto questo, ritornando al tema principale, in quasi nessun caso, ne conosciamo solo due, crediamo si sia mai affrontano, in maniera adeguata, il problema della corretta gestione di questi beni, tanto meno della loro valorizzazione turistico/culturale. Il già precario stato dei parchi è stato ulteriormente compromesso in questi ultimi anni da avversità atmosferiche estreme che lo hanno duramente colpito. Se poi a questi eventi eccezionali, si aggiunge lo scarso livello manutentivo, se non il vero e proprio stato di abbandono e che la loro cura attenta e professionale non sembra essere una priorità delle amministrazioni proprietarie, il quadro complessivo è tutt'altro che incoraggiante.

Non senza ragione si può affermare che vi sia una vera e propria emergenza riguardo questi beni, la cui sopravvivenza botanica, ma non solo, è seriamente messa a rischio se non già pesantemente compromessa. In alcuni casi poi anche lo stato degli immobili presenti nei siti non è dissimile da quello dei parchi che li ospitano. Vogliamo ricordare che, per i parchi prossimi alle coste dei due laghi, è lo stesso Piano Paesaggisto Regionale che individua obiettivi di salvaguardia e valorizzazione, nonché linee di azione dirette alla conservazione integrata del patrimonio edilizio delle ville storiche con i relativi giardini e parchi, promuovendo la fruizione pubblica dei luoghi. Una missione chiara che dovrebbe quindi coinvolgere anche i beni pubblici riconducibili alle categorie di quelli citati dal Piano; una missione che dovrebbe essere quindi condivisa e perseguita, senza riserve, da parte delle amministrazioni pubbliche proprietarie. L’obiezione sulla mancanza di risorse, trova in questa circostanza una risposta unica e forse non ripetibile.

Condizione irrinunciabile è quella che gli Enti facciano sistema, riconoscendone la valenza paesaggistica, culturale e storica dei beni, ed anche economica, diventando ragione fondante di un accordo tra enti che miri al riscatto dell'intero patrimonio, Accordi di programma, convenzionamenti multilaterali, coordinamenti adeguati, qualsiasi altro strumento oggi la normativa mette a disposizione degli Enti pubblici, dovrebbe essere mobilitato per raccogliere intorno allo stesso obiettivo i soggetti proprietari.

La valenza sinergica del progetto che proponiamo, e che ben potrebbe comprendere altri analoghi siti ove identificati, è evidente, inserendosi in un ben definito disegno pianificatorio sovracomunale, riscattando la stasi che regna diffusa, nobilitando i beni ora negletti, riammettendoli in un circuito virtuoso che, una volta valorizzati, possa diventare elemento dell'offerta culturale e turistica di un territorio che trae una parte rilevante delle proprie risorse economiche da questo comparto.

Deve nascere anche la consapevolezza che la manutenzione corretta deve accompagnare i possibili investimenti. Anche su questo fronte, quella della manutenzione, deve compiersi un salto di qualità che, facendo sistema, potrebbe essere meglio raggiunta, mobilitando le professionalità migliori, seguendo protocolli ben definiti, agendo secondo buone altrove consolidate pratiche, nulla lasciando al caso, alla trascuratezza, al disinteresse.



I BENI INSERITI N PROGETTO

SINTESI

Valore estetico

Belgirate: Giardino di villa Conelli. 

Piccolo giardino, gia pertinenza di Villa, ora di proprietà comunale. E’ un esempio, sostanzialmente integro, dei grandi parchi del Maggiore.La corretta conservazione garantirebbe questa sua “esemplare” funzione. Non si ravvisano necessità di nuove risorse, ma di un accordo tra enti per la corretta gestione e valorizzazione .

Valore identitario

Stresa: Villa Palazzola

Inimitabile e pregevole esempio della trasformazione ottocentesca della costa Piemontese del lago Maggiore, dopo il suo lascito al Comune ha iniziato un trentennale declino che ne mina la sopravvivenza. Al momento costituisce il patrimonio della fondazione partecipata da Comune e Regione, istituita per il recupero e la gestione della villa, ma priva di risorse.

Il suo parco di oltre 12.000 mq richiede opere di manutenzione straordinaria che ne impediscano l’ulteriore degrado e che ne possano consentire l’apertura al pubblico.

Si stimano euro 500.000 le risorse necessarie incluse quelle per il recupero delle serre, da dedicarsi a caffetteria e dell’edificio residenziale di pertinenza la villa da dedicarsi a guardiania e servizi.

Giardino Alpinia

valore botanico

Posto in posizione panoramica privilegiata sul versante montano di Stresa, gestito da un Consorzio di Enti, dedicato essenzialmente alla conservazione della flora alpina, richiederebbe risorse per interventi di completamento della manutenzione di tutto l’ampia area di circa 40.000 mq. entro cui si stende, inclusa la realizzazione di una struttura di servizio e di accoglienza per i visitatori.

Si stima la necessità di risorse di euro 200.000,00

Non si ravvisa un problema di gestione, quanto di sola valorizzazione comune

Valore naturalistico/ identitario

Verbania: Villa S. Remigio .

Un grande parco, di circa 80.000 mq, di villa storica, ora di proprietà Regionale, solo in parte rimasto integro, ora al centro di un grande progetto di recupero, già finanziato. Esempio importante per la presenza delle essenze, autoctone ed esotiche, che hanno trovato sul Maggiore il loro ideale habitat.

Mentre non si individua la necessità di nuove risorse per il recupero in corso, si ravvisa la necessità che venga individuata una comune modalità tra enti per la corretta successiva gestione e valorizzazione.

Valore storico

Masera: Villa Caselli

E’ una dimora ottocentesca posizionata sulle alture di Masera, all'interno di un parco di oltre 35.000mq. gioiello naturalistico, con alberi ad alto fusto, vigneti, edifici di servizio.-

Nel 1993 il Comune di Masera acquistò l'immobile.
Villa Caselli è un edificio a pianta pressoché rettangolare in stile neoclassico: l’area totale della proprietà è di 62'000 mq.

Per la parte a vigneto è stata individuata una modalità di recupero e gestione, mentre permane la necessità di disporre di risorse per il recupero dell’area parco e dell’intera area a vigneto, stimabili, stante l’entità, in euro 400.000,00 e di individuare una comune modalità di corretta futura gestione tra Enti e di valorizzazione.

Valore storico/identitario

Meina: Villa Cavallini

Dimora storica sulle rive del Maggiore, transitato alla proprietà comunale, oggi è sede di una scuola a indirizzo agrario, ma paradossalmente il grande parco sta perdendo la propria identità originaria, abbandonato ad un destino che, sino ad oggi non sembra aver invertito il suo declino. L’area del parco è di oltre 80.000 mq.

Considerata la necessità di ricostruzione, anche integrale, del parco in alcune sue parti e la vastità del medesimo, si stimano necessarie risorse non inferiori a 1.000.000,00 di euro.

La successiva gestione e valorizzazione comune rimane un’esigenza rilevante.

Valore storico/identitario

Serre di villa Faraggiana

Il sito è stato recuperato grazie ad un accordo siglato tra il Comune proprietario ed una fondazione. Si ravvisa la necessità di risorse aggiuntive solo per completare il recupero attuato. Indicativamente euro 50.000,00

Non si ravvisano necessità di gestione comune, ma solo di valorizzazione

Valore identitario

Baveno:. Villa Fedora

Parco all’Inglese idi dimora storica a ridosso della costa del lago, si stende per oltre 20.000 mq. circa, costituendo un elemento fortemente identitario dell’impronta paesaggistica del lago Maggiore conseguente l’insediamento delle ville storiche Fortemente compromesso, anche a a seguito di un fortunale, è’ attualmente in corso un’opera di recupero dell’intero parco con una spesa di circa 300.000,00 euro . Residuerebbero solo alcuni interventi minori riferibili alla destinazione funzionale del recupero in atto delle serre storiche. Si stima in 100.000,00 la risorsa mancante.

Rimane da condividere con gli altri soggetti proprietari la corretta comune futura gestione e valorizzazione.

Valore storico

Baveno: Villa Mussi

Parte residuale di un parco di villa storica, poi transitato nelle proprietà pubblica comunale, mantiene una consistenza di oltre 4,000 mq, totalmente da ricostruire nella sua impronta botanica e , in parte, in quella formale.

Rapportando la consistenza a quello di Villa Fedora e tenuto conto del tipo di intervento che richiede: essenzialmente botanico, la risorsa necessaria può essere stimata in euro 150.000,00

Rimane da condividere con gli altri soggetti proprietari la corretta comune futura gestione e valorizzazione.

Valore identitario ed estetico

Verbania : Villa Giulia

Esempio di dimora con parco a lago, la palazzina, Branca, risale al 1847. Nel tempo ha subito alterne sorti e vari passaggi proprietari. Nel 1932 venne acquistata dalla allora azienda di soggiorno per dedicarla a casa da gioco. Con lo scioglimento dell’azienda, i beni sono transitati al Comune che l’utilizza per eventi e manifestazioni. Il parco, non vastissimo, circa 5.000 mq, è favorito dalla ottima posizione climatica. Il patrimonio botanico è ancora rilevante senza necessità di interventi con consistenti. La buona conservazione e manutenzione delle opere d’arte a lago e di alcune pertinenze, e alcune integrazioni botaniche lo valorizzerebbero a meglio.

Come per tutti gli altri casi, rimane da condividere la corretta comune futura gestione.

Si stima la necessità di una risorsa non superiore a 100.000,00 euro

Valore storico/urbano

Verbania : Villa Maioni

Villa d'epoca del primo novecento, posta tra il lago, dove si affaccia, e l’abitato della città di Intra, acquistata dal Comune nel 1977 per adibirla a biblioteca, sua attuale destinazione.

Il parco che la circonda è di circa 30.000 mq. Di stile Inglese, fortemente impoverito a seguito di fortunale, per cui si richiede la sua ricostruzione botanica e il suo adattamento formale a parco pubblico urbano. Considerata la sua dimensione e gli interventi da realizzarsi, si stima la necessità di una risorsa di 300.000,00 euro. .

Come per tutti gli altri casi, rimane da condividere la corretta comune futura gestione e valorizzazione.

Valore storico/identitario

Miasino: Villa Nigra:

splendido esempio di residenza aristocratica di campagna, tra le più belle dell’intero, risalente, nel corpo di fabbrica più antico, al tardo ‘500. Dall'anno 2004 la Villa è divenuta proprietà dell'Amministrazione Comunale che ha provveduto a recuperare l'ala sud-ovest e che ha in dato corso al restauro delle splendide facciate affrescate. Villa Nigra nella stagione estiva è inoltre sede di mostre e concerti. Il parco di pertinenza è di circa 4,000 mq. e richiede opere di migliorie e ricomposizione botanica.

Considerata l’entità della superficie e la natura delle opere, la risorsa è stimata in euro 100.000,00.

Valore arboreo/botanico

Premeno: Villa Bernocchi

E la più bella e famosa delle tante ville signorili sorte a Premeno nei primi decenni del ‘900. La Villa Bernocchi è immersa in un grande parco. Oggi Villa Bernocchi è di proprietà del comune di Premeno ed è la sede dei principali eventi .
La villa è al centro del  parco di 60.000 metri. Un fortunale ha devastato alcuni anni fa la parte sommitale del parco. Complessivamente esso richiede interventi di manutenzione straordinaria, ricostruzione paesaggistica e botanica e valorizzazione e recupero di aree.

Considerata l’entità dell’area e la natura degli interventi da eseguirsi , la risorsa necessaria si può ragionevolmente stimare in 250.000,00 euro.

Rimane ferma la necessità di corretta successiva condivisa gestione e valorizzazione.





Nessun commento: