venerdì 26 luglio 2024

VCO: UNA PROVINCIA SPECIALE

 


L'attività di una componente ambientalista, di ormai antica presenza a livello Nazionale ( ancorché minoritaria)  come è Italia Nostra, si può articolare a livello Sezionale in tanti modi, privilegiando qualcuno dei settori nei quali il proprio Statuto la orienta. Poiché la Sezione del Verbano/Cusio/Ossola, opera in un territorio "speciale" sintesi e incontro di terre, di acque  e di montagne, è quasi naturale che il suo interesse privilegi e si orienti verso la tutela di un bene quale è il paesaggio che non è fungibile e che segna in maniera così particolare e singolare il medesimo territorio. Sembrerebbe un obiettivo facile, persino a portata di mano. Niente affatto, il perseguirlo incontra moltissime resistenze. Ci sono quelle dei governi locali il cui interesse dovrebbe orientarsi verso comuni obiettivi di tutela e che invece, a volte, perseguono tutt'altro; ci sono interessi economici (anche legittimi) , ma le cui " pressioni  ambientali"  sono spesso eccessive e condizionanti gli esiti di certi progetti; c'é un' opinione pubblica che nella sua componente maggioritaria non condivide l'ambientalismo, o meglio, una certa immagine di esso diffusa; ci sono le burocrazie locali che non sempre sono collaboranti, ma, a volte, ostacolanti  la stessa libera attività delle associazioni come la nostra e non sempre c'é un'informazione indipendente nel modo con cui veicola certe nostre iniziative. Ora, alla fine dell'elenco qui sopra fatto, sostenere che la nostra attività sia facile, è molto difficile, infatti é difficile. Nonostante tutto questo, qualche piccola soddisfazione qualche volta capita e, per vero ( non piacerà a tutti o ai molti) , negli ultimi tempi ne abbiamo collezionate alcune di un certo peso. C'è stata la volta del porto di Pallanza, un progetto calato giù come un oggetto alieno e venuto alla conoscenza pubblica soltanto per caso e negli ultimi giorni utili per "osservarlo" ( questo a proposito di interessi dei governi locali) . Ebbene, alla fine l'abbiamo spuntata, vedendo apprezzate le nostre osservazioni anche sul tavolo del Ministero dell'Ambiente che conduceva il procedimento di valutazione. A conclusione della vicenda tutti però si sono dichiarato soddisfatti del risultato ottenuto, salvo naturalmente gli interessati. C'è stato il provvedimento preso dall'Autorità Nazionale contro la corruzione e per la trasparenza che, su nostra segnalazione, ha ordinato alla Provincia del VCO di pubblicare le informazioni ambientali che teneva gelosamente e inspiegabilmente  inaccessibili contro ogni evidenza di legge( questo a proposito di collaborazione con le burocrazie locali). Se non lo farà, verranno puniti i responsabili. C'è stata la bocciatura del progetto di trasformare il ponte Napoleonico di Migiandone  in una centrale idroelettrica dentro il confine del Parco Val Grande ( qui la burocrazia, salvo qualche mugugno, è stata più corretta).  C' è stata la doccia gelata  (non solo fredda) che la Soprintendenza ( qui la burocrazia è andata contro corrente) ha dato al progetto di rinnovo e ampliamento massivo della cava Lorgino di Crevoladossola. Un provvedimento arrivato (forse) all'ultimo momento utile quando magari già ci si preparava a brindare un risultato ben diverso. Ora i giochi sono riaperti e qualcuno sa bene quale è stata la parte di questa Associazione in tutta la vicenda. C'è questa,  pare ultima questione apertasi inopinatamente a Verbania dove i giochi per l'espansione del campo Golf sul Piano Grande sembravano essersi ormai chiusi con l'ennesimo risultato a favore di Malù e dove invece lo stesso Comune di Verbania ora si vede costretto a prendere sul serio le nostre richieste di riesame per annullamento degli atti di assenso, avendo avviato un procedimento di sospensione dell'efficacia  degli atti stessi. Insomma, niente  di allegro per le burocrazie ancora una volta nel mirino. Devono soltanto stare più attente, d'altra parte sono pagate per quello, o no ?                    

mercoledì 24 luglio 2024

VERBANIA : ESTENSIONE CAMPO GOLF-INIZIATO IL PROCEDIMENTO DI SOSPENSIONE DELLE AUTORIZZAZIONI


 Non è rimasta senza effetto l'azione svolta da questa Sezione dell'Associazione che aveva indicato come gli atti di assenso fossero viziati dalla mancanza di valutazione di incidenza in relazione alla presenza prossima l'area di progetto di aree protette dal punto di vista naturalistico. Lo Sportello Unico delle Attività produttive  di Verbania ha preso atto dei nostri rilievi (peraltro sollevati dallo stesso Ente aree protette del Ticino e Lago Maggione ) e ha avviato un procedimento per la dichiarazione di inefficacia degli atti di assenso. In calce al presente post riportiamo la comunicazione ricevuta in data odierna dal medesimo SUAP di Verbania. Parallelamente prosegue il procedimento instaurato presso la Regione Piemonte ( Urbanistica Orientale) finalizzato all'annullamento dei medesimi provvedimenti di assenso. 


CITTA' DI VERBANIA Provincia del Verbano Cusio Ossola -

III DIPARTIMENTO – SERVIZI TECNICI

SPORTELLO UNICO ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Pratica n. 2023/3 Verbania, lì 23/07/2024 Rif. n. _3403/2023

Oggetto: AMPLIAMENTO CAMPO DA GOLF E REALIZZAZIONE CLUB HOUSE in VERBANIA, Via Quarantadue Martiri n. snc. - Richiesta annullamento provvedimenti in autotutela. ITALIA NOSTRA Sezione Verbano Cusio Ossola

Con riferimento alla richiesta pervenuta, si comunica che a seguito delle verifiche effettuate e dell’incontro tenutosi con la Provincia del V.C.O. e l’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore, l’ufficio scrivente ha avviato procedimento per la sospensione dell’efficacia del provvedimento Suap n. 80/2023 rilasciato alla ditta Malù Srl in data 21/09/2023 e contestuale sospensione dell’efficacia di tutti i pareri in esso ricompresi. Contestualmente, è stata inoltrata all’Ente di Gestione delle Aree Protette, la richiesta di parere in merito all’assoggettamento o meno dell’intervento alla valutazione di incidenza ecologica.

 Distinti saluti. 

 Il Dirigente Ing. Noemi Comola

martedì 23 luglio 2024

VERBANIA: LE CARTE DEL GOLF


Procede l'istruttoria Regionale attivata a seguito della nostra richiesta di annullamento degli atti di assenso riferiti all'estensione del campo golf di Fondo Toce e relativa club house. Gli Enti coinvolti hanno dato le loro risposte e, al momento, sembra che siano sufficienti perché la Regione possa assumere una decisione riguardo la sorte di quegli atti di assenso. Il fatto oggettivo: l'assenza di coinvolgimento dell'Ente di gestione della riserva di Fondo Toce, non può, né è stato messo in discussione . Tuttavia il Comune di Verbania si è preso il tempo di riunire i soggetti gestori delle aree Natura 2000 prossime all'area oggetto del progetto Malù, per sondare la possibilità di non si sa bene cosa , atteso che la richiesta di annullamento degli atti di assenso è pervenuto anche da uno dei due Enti interessati. Vedremo dunque, a breve, quale piega prenderà la questione, mentre i primi risultati delle opere già si vedono lasciandoci perplessi assai.

venerdì 19 luglio 2024

ENTE PROVINCIA: L'ANAC DISPONE LA PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI

 


Avviata per segnalazione di questa Sezione, una procedura da parte dell'Autorità Nazionale di Vigilanza nei confronti dell'Ente Provincia  del  VCO per inadempienze in materia di trasparenza e mancata pubblicazione degli atti delle procedure di Valutazione ambientale ( per dirla in breve ci eravamo stancati di essere presi in giro) , ora la citata Autorità Nazionale ha emesso la sua decisione che obbliga l'Ente Provincia a pubblicare integralmente gli atti previsti dalla normativa. Interessante leggere le argomentazioni addotte dall'Ente Provincia per giustificare le sue inadempienze, un arrampicarsi sui vetri che certamente non fa emergere una grande serietà nella gestione di quella amministrazione. Peccato che di tutte quelle argomentazioni non ce ne sia una che a suo tempo a noi fosse stata manifestata, semplicemente ci era stato risposto che a noi le carte non venivano date perché le avremmo pubblicate, turbando il regolare ordine della conferenza in corso ( era la Lorgino). Peccato che l'obbligo di pubblicare fosse loro  e non nostro. Comunque ora vedremo se sul sito compariranno gli atti mancanti, ma in caso contrario l'Autorità di Vigilanza applicherà le sanzioni nei confronti dei singoli responsabili. Aspettiamo. Nel seguito del  presente blog, riportiamo una sintesi del provvedimento emesso dall'Autorita'       


DELIBERA N.329 del 3 luglio 2024 Oggetto: Provvedimento d’ordine ai sensi dell’art. 11 co. 1 lett. d) del Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza sul rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e raccomandazione ai sensi dell’art. 1 comma 1 lett. b) del Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di prevenzione della corruzione nei confronti della Provincia di Verbano Cusio Ossola

OMISSIS


Considerata la nota ANAC del 30 aprile 2024 con la quale l’Autorità comunicava formalmente alla Provincia di Verbano, Cusio, Ossola l’avvio del procedimento di vigilanza contestualmente in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, in cui veniva dedotto, da un lato,  che le sottosezioni dedicate alle informazioni ambientali ed alla pianificazione e governo del territorio erano completamente prive di contenuti, con riferimento anche alla procedura di V.I.A. relativa alla variante urbanistica con ampliamento della cava di marmo denominata Lorgino sita nel Comune di Crevoladossola, per la quale non era pubblicato nessun documento; e dall’altro lato che - verificata la nomina del nuovo RPCT nella persona del Segretario Generale dell’Ente - non era stato possibile accertare il superamento delle criticità segnalate rispetto al cumulo di incarichi in capo al Responsabile per la prevenzione della corruzione; la comunicazione acquisita al protocollo ANAC in data 30 maggio 2024 con cui il RPCT della Provincia trasmetteva le note del Presidente e del Segretario Generale con cui il primo, nell’evidenziare che tutte le informazioni ambientali erano presenti sul sito della Provincia ma in una sezione non appropriata e che era stato ripristinato il collegamento nella pertinente sezione dell’Amministrazione Trasparente, sottolineava che in ogni caso tale inconveniente non aveva prodotto limitazioni in quanto, la conoscenza e l’accesso agli atti erano sempre stati comunque garantiti; e il secondo precisava che l’Ente era reduce da un periodo di crisi a seguito di una procedura di riequilibrio finanziario, e che era in procinto di   aver intenzione di avviare le necessarie procedure per il reclutamento di nuovo personale e di razionalizzare l’organizzazione della Provincia; la comunicazione acquisita sempre in data 30 maggio 2024, con la quale veniva trasmessa una nota del dirigente provinciale del Settore Georisorse in cui - in materia di trasparenza – veniva indicato il link ove reperire gli atti relativi alla procedura di VIA oggetto di segnalazione e - in materia di anticorruzione – si precisava che la criticità del cumulo in capo al medesimo soggetto di Responsabile della Trasparenza e Responsabile del Settore deputato alla pubblicazione dei dati era stato superato. 

2   la verifica finale effettuata il 6 giugno 2024 sulla sezione “Amministrazione trasparente” del sito web istituzionale della Provincia di Verbano Cusio Ossola, dalla quale emergeva che le pubblicazioni erano state implementate, ma che non risultavano sufficienti a garantire il rispetto degli obblighi di trasparenza previsti dal d.lgs. n. 33/2013 in materia ambientale poiché, da un lato, quando si clicca sulla procedura di VIA oggetto di segnalazione non si apre alcun documento, e dall’altro, non sono reperibili tutte le altre informazioni previste dall’art. 40, comma 2, d.lgs. cit. e  dall’allegato 1 alla delibera 1310/2016 ossia: 

omissis

 la sola parziale idoneità dei riscontri forniti dalla Provincia al superamento delle criticità contestate in materia di prevenzione della corruzione in sede di avvio dal momento che dagli atti prodotti dall’Ente vigilato nel corso dell’istruttoria non è stato possibile verificare quali incarichi rivesta allo stato il nuovo RPCT OMISSIS; invero, dalla analisi di AT – sottosezione “Personale – Dirigenti” emergeva che lo stesso, sebbene non risulti più Responsabile dei settori tecnici essendo il ruolo assegnato ad altro soggetto fino al 30 settembre p.v. è comunque Dirigente del Settore I e del Corpo Polizia Provinciale; 

Tutto quanto sopra premesso 

Il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione nell’adunanza del 3 luglio 2024 l’ordine, nei confronti della Provincia di Verbano Cusio Ossola, in persona del legale rappresentante p.t., ai sensi dell’art. 11 co. 1, lett. d), del Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza sul rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 alla pubblicazione nella sezione “Amministrazione Trasparente”, di tutti i dati e i documenti previsti dal d.lgs. n. 33/2013 con particolare riguardo alle informazioni ambientali; la raccomandazione, nei confronti della medesima Provincia di Verbano Cusio Ossola, in persona del legale rappresentante p.t., ai sensi dell’art. 11 co. 1, lett. b), del Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di prevenzione della corruzione, sulla opportunità di evitare il contemporaneo svolgimento da parte del RPCT di compiti gestionali soprattutto nei settori più esposti al rischio corruttivo, con la precisazione che una scelta difforme necessita di una congrua motivazione e richiede l’adozione di strumenti di prevenzione che mitighino i rischi connessi al cumulo di incarichi in capo al suddetto Responsabile. 

Il Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza della Provincia di Verbano, Cusio, Ossola avrà cura di assicurare l’adeguamento al presente provvedimento, dandone riscontro a questa Autorità entro  30 giorni dal ricevimento della presente, all’indirizzo PEC protocollo@pec.anticorruzione.it, contestualmente trasmettendo copia del Decreto del Presidente della Provincia n. 24 dell’8 febbraio 2024 di nomina della OMISSIS. In caso di mancato adeguamento a quanto disposto con il presente atto, si procederà ai sensi dell’art. 20, comma 3, dei sopra citati Regolamenti di vigilanza. Il presente provvedimento è comunicato e pubblicato sul sito istituzionale dell’Autorità, a norma dell’art. 20 co. 1 dei citati Regolamenti di vigilanza.      

 Il Presidente

                                     Avv. Giuseppe Busia                                                                  

giovedì 18 luglio 2024

LORGINO: IN SALITA L'ULTIMO MIGLIO

 


Ci sono importanti novità sul caso Lorgino. Con un proprio provvedimento, in albo del Comune di Crevoladossola dal 11/07, la Soprintendente per il Piemonte Orientale ha avviato un procedimento finalizzato alla dichiarazione di pubblico interesse di tutto il sistema della viabilità pedonale storica e relative cappelle votive che intersecano il progetto di estensione della coltivazione di cava Lorgino. Un provvedimento forse inatteso che deve essere calato come un fulmine a ciel sereno sulle certezze delle amministrazioni coinvolte e che sicuramente susciterà polemiche. Ma se la sono un po' cercata, bisogna dirlo con tutta onestà, ignorando le richieste di ascolto che provenivano anche dallo stesso territorio, forse inconsapevoli che avrebbero potuto andare a sbattere e noi, ostinatamente , a insistere, anteponendo le ragioni della conservazione a quelle dell'espansione senza limite e senza regole. Non tutto è ancora deciso, il provvedimento avvia un procedimento che raccoglierà opposizioni e osservazioni, probabilmente alla fine anche ricorsi, ma al momento esso incide sui lavori di quella poco trasparente Conferenza di Valutazione aperta presso l'Ente Provincia e che in pari data del 11/07 ha aperto i lavori della sua fase decisoria e conclusiva, fase che ora viene messa in discussione. Abbiamo detto poco trasparente e infatti è di oggi la comunicazione dell'ANAC ( Autorità Nazionale Anti Corruzione) che ci comunica che a seguito della nostra segnalazione è stato assunto un provvedimento nei confronti della Provincia, provvedimento il cui contenuto lo si potrà consultare tra alcuni giorni sull'albo della medesima Autorità di vigilanza.  Insomma, sembrava ce l'avessero fatta e invece rischiano di inciampare quando erano arrivati all'ultimo miglio.Vedremo dunque. 
Segue il provvedimento della Soprintendenza.


 MINISTERO DELLA CULTURA
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO
PER LE PROVINCE DI BIELLA, NOVARA,
VERBANO-CUSIO-OSSOLA E VERCELLI
Palazzo San Paolo, Corso Cavallotti 27, 28100 Novara - Tel +39.0321.1800411
C.F.: 94077800038 - codice IPA: LPYOXI - PEO: sabap-no@cultura.gov.it - PEC: sabap-no@pec.cultura.gov.it
Lettera trasmessa a mezzo
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA e RACCOMANDATA A.R.

Spett.li Comune di Crevoladossola (VCO)
Albo Pretorio del Comune di Crevoladossola
Palissandro Marmi S.r.l.
palissandromarmi@pec.net
Bigi Beatrice, Via Guglielmo Oberdan n. 9 28865,
Domodossola (VCO)
Bigi Christine, Via La Mondella n. 18 – 6705 Cresciano -
Svizzera (CH)
Daoro Daniel – a mezzo Pubblicazione su albo pretorio
Daoro Giancarlo, Via Gentinetta n. 15, Domodossola
(VCO)
Daoro Nadia – a mezzo Pubblicazione su albo pretorio
Borlini Dario, Via Sempione n. 10 – 28851 Beura-
Cardezza (VCO)
Borlini Gisella, Località Pinone n. 3 – 28865
Crevoladossola (VCO)
Borlini Marina, Località Pinone n. 4 – 28865
Crevoladossola (VCO)
Borlini Roberto, Via Castello n. 15/a – 28859 Trontano
(VCO)
Borlini Luigi, Via Riale n. 17 - Anzola D’Ossola (VCO)
E, p.c. Segretariato regionale del Ministero della cultura per il
Piemonte
Torino,
Allegati: 1. relazione storico-artistica e culturale
2. planimetria catastale
Class.:

Oggetto: CREVOLADOSSOLA(VCO), Compendio immobiliare denominato: Sistema delle cappelle votive e delle mulattiere storiche afferenti alla cava di marmo di Crevola e di collegamento tra i nuclei
storici e rurali di Case Genini, Enso, Lorgino, Villa dell’Oro, Scarpia, Casa Rossa, San Giovanni,
Pinone e Borgo dell’Era Proprietà: Comune di Crevoladossola (VCO) e privata
Procedimento di  dichiarazione dell’interesse culturale ai sensi degli articoli 10 comma 3 lettera a) e 13 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai
sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137” , di seguito ‘Codice dei beni culturali’
B. verifica dell’interesse culturale ai sensi degli articoli 10, comma 1 e 12 del Codice dei beni
culturali

COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Vista la Costituzione della Repubblica italiana, e in particolare gli articoli 9, primo e secondo comma; 117, secondo comma, lettera s), e sesto comma;
Visto il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, di seguito ‘Decreto Legislativo n. 165/2001’;
Ministero della cultura SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO
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Vista la Legge 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme sul procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, di seguito ‘Legge n. 241/1990’, e, in particolare l’articolo 10, comma 1, lettera b);
Visto il Decreto-legge 14 dicembre 1974, n. 657, recante “Istituzione del Ministero per i beni culturali e per l'ambiente”, come convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 gennaio 1975, n. 5, recante “Istituzione del Ministero per i beni culturali e ambientali”;
Visto il Decreto Legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante “Istituzione del Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, oggi Ministero della cultura;
Visto il Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante “Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
Visto il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”, di seguito ‘Codice dei beni culturali’;
Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”, vigente sino al 17 maggio 2024;
Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 marzo 2024, n. 57, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”, in vigore dal 18 maggio 2024, di seguito ‘Nuovo Regolamento di organizzazione’, e in particolare gli articoli 20, comma 1, lettera a), 40 e 41;
Visto il Decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali 13 giugno 1994, n. 495, recante “Regolamento concernente disposizioni di attuazione degli articoli 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241, riguardanti i termini e i responsabili dei procedimenti”, di seguito ‘D.M. n. 495/1994’, e in particolare l’articolo 5, comma 2, a termini del quale “[…] i soggetti che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti entro un termine pari ai due terzi di quello fissato per la durata del procedimento, sempre che il procedimento stesso non sia già concluso. La presentazione di memorie e documenti oltre il detto termine non può comunque determinare lo spostamento del termine finale”;
Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 novembre 2010, n. 231, recante “Regolamento d’attuazione dell’articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, riguardante i termini dei procedimenti amministrativi del Ministero aventi durata superiore a novanta giorni”, di seguito ‘D.P.C.M. n. 231/2010’, e, in particolare, l’Allegato 1, Procedimento amministrativo n. 1 (Dichiarazione di interesse culturale), che stabilisce che il termine ordinatorio per la conclusione del procedimento è pari a centoventi giorni;
Visto il Decreto del Direttore generale per i beni architettonici e paesaggistici del Ministero / Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici di concerto con il Direttore dell’Agenzia del demanio 6 febbraio 2004, recante “Verifica dell’interesse culturale dei beni immobili di utilità pubblica”, così come modificato e integrato dal Decreto dirigenziale interministeriale 28 febbraio 2005, recante “Modifiche ed integrazioni al decreto dirigenziale interministeriale 6 febbraio 2004, concernente la verifica dell’interesse culturale dei beni immobili di utilità pubblica”;
Visto il Decreto del Direttore generale Archeologia belle arti e paesaggio 4 agosto 2023, n. 1091, registrato alla Corte dei conti al n. 2448 del 12 settembre 2023, con il quale è stato attribuito alla dott.ssa Beatrice Maria Bentivoglio-Ravasio l’incarico di funzione dirigenziale di livello non generale di Soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli;
Vista la nota prot. n. 5680 del 1° giugno 2021, assunta agli atti con prot. n. 7757 del 15 giugno 2021, con cui il Comune di Crevoladossola ha chiesto, ai sensi degli articoli 10, comma 1 e 12 del Codice dei beni culturali, la verifica dell’interesse culturale in relazione agli immobili denominati Cappella “Ad Lurett” e mulattiera Case Genini-Enso;
Vista la nota prot. n. 10095 del 30 settembre 2022, assunta agli atti con prot. n. 12843 del 3 ottobre 2022, con cui il Comune di Crevoladossola ha trasmesso integrazioni volontarie relative all’istanza di verifica dell’interesse culturale degli immobili denominati Cappella “Ad Lurett” e mulattiera Case Genini-Enso;
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Vista la nota prot. n. 16571 del 22 dicembre 2022 con cui lo scrivente Ufficio ha reso parere: 
a. favorevole al riconoscimento dell’interesse culturale in relazione all’immobile denominato Cappella “Ad Lurett” e al tratto di mulattiera denominato Case Genini-Enso/Strada Pinone–Enso s.n.c.; 
b. contrario al riconoscimento di detto interesse in relazione al tratto di mulattiera identificato al C.T. del Comune di Crevoladossola al Foglio 31, privo di identificativo catastale proprio, confinante con i mappali nn. 171, 179, 181, 183, 180;
Considerate le determinazioni assunte dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte nella seduta n. 01/2023 del 18 gennaio 2023 che ha deliberato in conformità con il parere reso da questa Soprintendenza con la nota prot. n. 16571 del 22 dicembre 2022;
Vista la nota prot. n. 833 del 16 febbraio 2024, acquisita agli atti con prot. n. 2153 del 19 febbraio 2024, con cui il Segretario regionale del Ministero della cultura per il Piemonte ad interim / Presidente della Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte, all’esito del procedimento di verifica dell’interesse culturale avviato dal Comune di Crevoladossola con la nota prot. n. 5680 del 1° giugno 2021 e in adempimento alle deliberazioni adottate dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte nella seduta n. 01/2023 del 18 gennaio 2023, ha comunicato l’esclusione dal regime di tutela dell’immobile denominato Tratto di mulattiera, distinto al C.T. del Comune di Crevoladossola al Foglio 31, privo di identificativo catastale proprio,
confinante con i mappali nn. 171, 179, 181, 183, 180, meglio individuato nella mappa allegata quale Tratto di non interesse;
Vista la nota prot. n. 10787 del 26 ottobre 2022, assunta agli atti con prot. n. 14029 del 27 ottobre 2022, con cui il Comune di Crevoladossola ha chiesto la verifica dell’interesse culturale in relazione a un immobile non meglio identificabile;
Vista la nota prot. n. 16471 del 21 dicembre 2022 con cui quest’Ufficio ha chiesto di chiarire la consistenza dell’immobile oggetto della richiesta di verifica dell’interesse culturale prot. n. 10787 del 26 ottobre 2022;
Vista la nota prot. n. 1006 del 31 gennaio 2023, assunta agli atti con prot. n. 1544 del 7 febbraio 2023, con sui il Comune di Crevoladossola ha chiarito la consistenza del bene oggetto di verifica dell’interesse culturale consistente nell’immobile denominato Tratto di strada Lorgino-Villa dell’Oro;
Vista la nota prot. n. 3006 del 7 marzo 2023 con cui l’Ufficio scrivente ha chiesto integrazioni in relazione all’immobile denominato Tratto di strada Lorgino-Villa dell’Oro;
Vista la nota prot. n. 6463 del 16 giugno 2023, assunta agli atti con prot. n. 8386 del 19 giugno 2023, con cui il Comune di Crevoladossola ha trasmesso la documentazione integrativa richiesta relativa all’immobile denominato Tratto di strada Lorgino-Villa dell’Oro;
Vista la successiva nota prot. n. 77 del 2 gennaio 2024, assunta agli atti con prot. n. 1206 del 29 gennaio 2024, con cui il Comune di Crevoladossola ha chiesto la verifica dell’interesse culturale in relazione all’immobile denominato Mulattiera Lorgino-Casa Rossa;
Vista la successiva nota prot. n. 1874 del 13 febbraio 2024, assunta agli atti con prot. n. 2211 del 20 febbraio 2024, con cui il Comune di Crevoladossola ha chiesto la verifica dell’interesse culturale in relazione all’immobile denominato Mulattiera San Giovanni-Villa dell’Oro;
Vista la successiva nota prot. n. 2848 del 6 marzo 2024, assunta agli atti con prot. n. 3084 del 7 marzo 2024, con cui il Comune di Crevoladossola ha chiesto la verifica dell’interesse culturale in relazione all’immobile denominato Mulattiera Villa dell’Oro-Scarpia;
Vista la nota prot. n. 4343 del 29 marzo 2024 con cui l’Ufficio scrivente ha chiesto integrazioni relativamente all’immobile denominato Mulattiera Lorgino-Casa Rossa;
Vista la nota prot. n. 4345 del 29 marzo 2024 con cui questa Soprintendenza ha chiesto integrazioni relativamente all’immobile denominato Mulattiera Villa dell’Oro-Scarpia;
Vista la nota prot. n. 4349 del 29 marzo 2024 con cui l’Ufficio ha chiesto integrazioni in relazione all’immobile denominato Mulattiera San Giovanni-Villa dell’Oro;
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Vista la nota prot. n. 4336 dell’11 aprile 2024, assunta agli atti con prot. n. 5922 del 6 maggio 2024, con cui il Comune di Crevoladossola ha trasmesso la documentazione integrativa richiesta relativa all’imm obile denominato Mulattiera Lorgino-Casa Rossa;
Vista la nota prot. 4343 dell’11 aprile 2024, assunta agli atti con prot. n. 5606 del 29aprile 2024, con cui il Comune di Crevoladossola ha trasmesso la documentazione integrativa richiesta relativa all’immobile denominato Mulattiera Villa dell’Oro-Scarpia;
Vista la nota prot. 4344 dell’11 aprile 2024, assunta agli atti con prot. n. 5605 del 29 aprile 2024, con cui il Comune di Crevoladossola ha trasmesso la documentazione integrativa richiesta relativa all’immobile denominato Mulattiera San Giovanni-Villa dell’Oro;
Vista la nota prot. n. 6970 del 24 maggio 2024, con cui lo scrivente Ufficio ha reso parere: a. favorevole al riconoscimento dell’interesse culturale in relazione alle porzioni di immobile denominate Tratto mulattiera Case Genini-Enso (A), Tratto mulattiera da Lorgino a Villa dell’Oro (B), Tratto mulattiera da Lorgino a Casa Rossa (C), Tratto mulattiera da Villa dell’ Oro a Scarpia (D), Tratto mulattiera da San Giovanni a Villa dell’Oro (E); 
b.contrario al riconoscimento di detto interesse in relazione alla porzione d’immobile denominata Tratto di mulattiera (diramazione sul ramo da San Giovanni a Villa dell’Oro);
Visto il Decreto del Segretario regionale del Ministero della cultura per il Piemonte ad interim / Presidente della Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte 4 giugno 2024, n. 224 con cui, all’esito del procedimento di verifica dell’interesse culturale avviato dal Comune di Crevoladossola con la nota prot. n. 5680 del 1° giugno 2021 e in adempimento alle deliberazioni adottate dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte nella seduta n. 01/2023 del 18 gennaio 2023, è stato dichiarato l’interesse artistico e storico, ai sensi degli articoli 10, comma 1 e 12 del Codice dei beni culturali, del compendio immobiliare denominato Cappella Ad Lurett e mulattiera Case Genini-Enso, di seguito ‘Decreto di dichiarazione n. 224/2024’;
Vista la nota prot. n. 3171 del 4 giugno 2024, assunta agli atti con prot. n. 7577 del 5 giugno 2024, con cui il Decreto di dichiarazione n. 224/2024 è stato notificato alla proprietà;
Considerate le determinazioni assunte dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte nella seduta n. 06/2024 del 29 maggio 2024 che ha deliberato in conformità con il parere reso da questa Soprintendenza con la nota prot. n. 6970 del 24 maggio 2024;
Vista la nota prot. n. 3200 del 4 giugno 2024, acquisita agli atti con prot. n. 7570 del 5 giugno 2024, con cui, all’esito del procedimento di verifica dell’interesse culturale avviato dal Comune di Crevoladossola con la nota prot. n. 1874 del 13 febbraio 2024, e in adempimento alle deliberazioni adottate dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte nella seduta n. 06/2024 del 29 maggio 2024, il Segretario regionale del Ministero della cultura per il Piemonte ad interim / Presidente della Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte ha comunicato l’esclusione dal regime di tutela dell’immobile denominato Tratto di mulattiera (diramazione sul ramo da San Giovanni a Villa dell’Oro), privo di identificativo catastale proprio, individuabile nel C.T. del Comune di Crevoladossola al Foglio 31, confinante con le particelle 388, 382, 508, meglio individuato nella mappa allegata quale Tratto di non interesse;
Visto il Decreto del Segretario regionale del Ministero della cultura per il Piemonte ad interim / Presidente della Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte 6 giugno 2024, n. 227 con cui, all’esito dei procedimenti di verifica dell’interesse culturale avviati dal Comune di Crevoladossola con le note prot. n. 10787 del 26 ottobre 2022, prot. n. 77 del 2 gennaio 2024, prot. n. 1874 del 13 febbraio 2024, prot. n. 2848 del 6 marzo 2024, e in adempimento alle deliberazioni adottate dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte nella seduta n. 06/2024 del 29 maggio 2024, è stato riconosciuto l’interesse artistico e storico rivestito, ai sensi degli articoli 10, comma 1 e 12 del Codice dei beni culturali, dal compendio immobiliare denominato Sistema delle
mulattiere storiche afferenti alla Cava di marmo di Crevola e di collegamento tra i nuclei storici e rurali di Case Genini, Enso, Lorgino, Villa dell’Oro, Scarpia, Casa Rossa, San Giovanni, di seguito ‘Decreto di dichiarazione n. 227/2024’;
Vista la nota prot. n. 3241 del 6 giugno 2024, assunta agli atti con prot. n. 7733 del 7 giugno 2024, con cui il Decreto di dichiarazione n. 227/2024 è stato notificato alla proprietà;
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PER LE PROVINCE DI BIELLA, NOVARA, VERBANO-CUSIO-OSSOLA E VERCELLI 5
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C.F.: 94077800038 - codice IPA: LPYOXI - PEO: sabap-no@cultura.gov.it - PEC: sabap-no@pec.cultura.gov.it Vista la nota prot. n. 10095 del 30 settembre 2022, acquisita agli atti con prot. n. 12843 del 3 ottobre 2022, con la quale codesto Comune di Villadossola ha: a. comunicato i nominativi e gli indirizzi di residenza dei proprietari degli immobili censiti al C. T. del Comune di Crevoladossola al Foglio 32 particella n. 535 e al Foglio 28 particella n. 643, b. dichiarato di non disporre di alcuna informazione in merito ad alcuni proprietari;
Vista la nota del 9 luglio 2024, acquisita agli atti con prot. n. 9145 del 9 luglio 2024, con la quale il Comune di Anzola D’Ossola ha comunicato l’indirizzo di residenza del Sig. Borlini Luigi;
Considerato che il sistema di mulattiere di collegamento tra i nuclei storici dell’area unitamente alle cappelle votive presenti lungo i tracciati costituisce un complesso unitario, che rappresenta una component e fondante del paesaggio culturale generato dai processi insediativi e dalle intenzioni devozionali della comunità locale, da tutelare nel suo insieme;
Ravvisata la necessità di riconoscere l’interesse culturale rivestito dal succitato compendio immobiliare nella sua interezza mediante un unico provvedimento di tutela che a. ricomprenda gli edifici e i tratti di mulattiera già dichiarati d’interesse culturale con i Decreti di dichiarazione n. 224/2024 e n. 227/2024, b. aggiunga i tratti di mulattiera e le cappelle votive mancanti non ancora attenzionate dall’Amministrazione, vuoi perché non oggetto di istanze di verifica dell’interesse culturale da parte del Comune di Crevoladossola, vuoi perché di proprietà privata;
Tutto ciò richiamato e premesso, questa Soprintendenza, AVVIA il procedimento per la dichiarazione
dell’interesse artistico, storico ed etnoantropologico particolarmente importante del compendio immobiliare denominato Sistema delle cappelle votive e delle mulattiere storiche afferenti alla cava di marmo di Crevola e di collegamento tra i nuclei storici e rurali di Case Genini, Enso, Lorgino, Villa dell’Oro, Scarpia, Casa Rossa, San Giovanni, Pinone e Borgo dell’Era, identificato come di seguito riportato, dandone comunicazione alla proprietà e a tutti i soggetti interessati.
DATI IDENTIFICATIVI COMPENDIO IMMOBILIARE DENOMINATO
Sistema delle cappelle votive e delle mulattiere storiche afferenti alla cava di marmo di Crevola e di collegamento tra i nuclei storici e rurali di Case Genini, Enso, Lorgino, Villa dell’Oro, Scarpia, Casa Rossa, San Giovanni, Pinone e Borgo dell’Era PROVINCIA Verbano-Cusio-Ossola
COMUNE Crevoladossola COSTITUITO DA SISTEMA DELLE MULATTIERE IMMOBILE DENOMINATO Tratto mulattiera Enso - Case Genini - Pinone (A) DISTINTO AL C.T. Bene immobile privo di identificativo catastale, come perimetrato nella planimetria allegata, individuabile nel C.T. del Comune di Crevoladossola al Foglio 28, confinante con le particelle n. 643, 885, 652, 657, 653, 354,
661, 708, 666, 667, 737, 738, 741, 742, 743, 765, 766, 767, B, 782, 783,
814, 812, 815, 813, 816, 811, 983, 980, 771, 772, 758, 759, al Foglio 31,
confinante con le particelle n., 71, 79, 80, 81, 86, 179, 181, 193, 203, 204,
704, 632, 220, 223, 221, 222, 224, 620, 230, 742, 232, 233, 234 ,235, 333,
334, 335, 358, 359, 361, 363, 364, 77, 87, 611, 89, 90, 102, 192, 209, 208,
207, 206, 200, 192, 111, 585, 770, 768, 766, al Foglio 32, confinante con
le particelle n. 27, 28, 29, 30, 34, 147, 37, 681, 154, 155, 159, 281, 282,
283, 284, 285, 286, 292, 293, 294, 302, 303, 561, 560, 676, 400, 401, 402,
403, 673, 674, 406, 407, 409, 416, 423, 552, 424, 606, 431, 435, 562, 505,
506, 599, 604, A, 469, 471, 494, 495, 501, 496, 497, 602, 596
IMMOBILE DENOMINATO Tratto mulattiera da Lorgino a Villa dell’Oro (B)
DISTINTO AL C.T. Bene immobile privo di identificativo catastale, come perimetrato nella
planimetria allegata, individuabile nel C.T. del Comune di Crevoladossola
al Foglio 31, confinante con le particelle n. 259, 649, 648, 650, 651, 405,
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417, 415, 700, 735, 562, 612, 635, 383. 647, 646, 642, 640, 638, 639, 396,
775, 776, 529, 734, 534, 537, 631, 571, 572, 569, 570, 573, 613
IMMOBILE DENOMINATO Tratto mulattiera da Lorgino a Casa Rossa (C)
DISTINTO AL C.T. Bene immobile privo di identificativo catastale, come perimetrato nella
planimetria allegata, individuabile nel C.T. del Comune di Crevoladossola
al Foglio 31, confinante con le particelle n. 676, 610, 306, 625, 429, 430,
431, 684, 438, 686, 685, 687, 460, 332, 462, 360, 359, 361, 352, 353, 345,
354, 340, 730, 732, 745, 746, 733, 350, 351, 334, 357, 358, 673, 363, 362,
470, 468, 464, 463, 461, 690, 688, 689, 450, 451, 452, 457 , 454, 449, 448,
447, 446, 453, 445, 442, 441, 440, 439, 434, 433, 432, 426, 425, 424, 422,
744,443, 725, 743, 714 e al Foglio 32, confinante con le particelle n. 402,
403
IMMOBILE DENOMINATO Tratto mulattiera Villa dell’Oro – Scarpia – Borgo dell’Era (D)
DISTINTO AL C.T. Bene immobile privo di identificativo catastale, come perimetrato nella
planimetria allegata, individuabile nel C.T. del Comune di Crevoladossola
al Foglio 31, confinante con le particelle n. 526, 570, 595, 754, 755, 510,
511, 245, 377, 578, 700, 244, 442, 713, 444, 445, 449, 454, 457, 459, 467,
472, 476, 480, 473, 485, 489, 490, 492, 762, 487, 488, 497 al Foglio 32,
confinante con le particelle n. 634, 639, 644,648, 646, 649, 596, A, 515,
518, 535, 556, 555, 554, al Foglio 39, confinante con le particelle n. 382,
573, 1, 5, 16, 17, 27, 28, 29, 32, 33, 11, 13, 2, 10, 9, 7, 50, 51, 54, 57, 387,
386, 77, 410, 120
IMMOBILE DENOMINATO Tratto mulattiera da San Giovanni a Villa dell’Oro (E)
DISTINTO AL C.T. Bene immobile privo di identificativo catastale, come perimetrato nella
planimetria allegata, individuabile nel C.T. del Comune di Crevoladossola
al Foglio 31, confinante con le particelle n. 247, 252, 253, 374, 376, 256,
381, 382, 636, 508, 624, 608, 519, 524, 541, 540, 740, 551, 554, 555, 596,
559, 557, 558, 549, 546, 543, 542, 525, 783, 520, 779, 717.
DISTINO AL C.F. /
PROPRIETÀ Comune di Crevoladossola
SISTEMA DELLE CAPPELLE VOTIVE
IMMOBILE DENOMINATO 1. Cappella della “Madonna delle Grazie” in località Borgo dell’Era
DISTINTO AL C.T. Bene immobile individuato nel C.T. del Comune di Crevoladossola al
Foglio 32 particella n. 535 parte
DISTINO AL C.F. /
PROPRIETÀ Privata
IMMOBILE DENOMINATO 2. Cappella in località Casa Rossa
DISTINTO AL C.T. Bene immobile privo di identificativo catastale, come perimetrato nella
planimetria allegata, individuabile nel C.T. del Comune di Crevoladossola
al Foglio 31, confinante con la particella n. 358
DISTINO AL C.F. /
PROPRIETÀ Comune di Crevoladossola
IMMOBILE DENOMINATO 3. Cappella “Ad Lurett”
DISTINTO AL C.T. Bene immobile privo di identificativo catastale, come perimetrato nella
planimetria allegata, individuabile nel C.T. del Comune di Crevoladossola al Foglio 31, confinante con la particella n. 86, 179 DISTINO AL C.F. / PROPRIETÀ Comune  di Crevoladossola
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IMMOBILE DENOMINATO 4. Cappella “Borlini” in località Enso
DISTINTO AL C.T. Bene immobile individuato nel C.T. del Comune di Crevoladossola al
Foglio 28 particella n. 643 parte DISTINO AL C.F. / PROPRIETÀ Privata
IMMOBILE DENOMINATO 5. Cappella “Sass maghett” in località Fontana
DISTINTO AL C.T. Cappella “Sass maghett” in località Fontane
Bene immobile privo di identificativo catastale, come perimetrato nella planimetria allegata, individuabile nel C.T. del Comune di Crevoladossola al Foglio 28, confinante con la particella n. 760
DISTINO AL C.F. / PROPRIETÀ Comune di Crevoladossola IMMOBILE DENOMINATO 6. Cappella in località Grapüi DISTINTO AL C.T. Bene immobile privo di identificativo catastale, come perimetrato nella planimetria allegata, individuabile nel C.T. del Comune di Crevoladossola
al Foglio 31, confinante con la particella n. 126 DISTINO AL C.F. /
PROPRIETÀ Privata Stando alle risultanze delle prime indagini e come meglio evincibile dall’allegata Relazione storico-artistica e culturale, il sistema di mulattiere e di cappelle votive presenti nell’area riveste interesse artistico, storico ed etnoantropologico particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, commi 1 e 3 lettera a), 12 e 13 del Codice dei beni culturali in quanto costituisce un complesso unitario che rappresenta una significativa testimonianza del sistema di insediamento del territorio di Crevoladossola, legato alle logiche di gestione del territorio proprie della ruralità montana e alle relative pratiche rogazionali. I manufatti votivi, espressione della devozione spontanea delle comunità locali, costituiscono parte integrante delle infrastrutture viarie e testimoniano inoltre una produzione artistica popolare locale. La presente comunicazione, inviata a mezzo posta elettronica certificata e Raccomandata A.R., contenente copia dell’estratto catastale con evidenziata l’area oggetto del procedimento, costituisce avvio del procedimento ai sensi dell’articolo 7 della Legge n. 241/1990 e dell’articolo 14 del Codice dei beni culturali. AI sensi dell’articolo 14, commi 4 e 5 del medesimo Codice, essa comporta l’applicazione immediata, in via cautelare, nei confronti del destinatario e di ogni eventuale interessato, di tutte le disposizioni di cui al Capo II (Vigilanza e ispezione), alla Sezione I (Misure di protezione) del Capo III (Protezione e conservazione) e alla Sezione I (alienazione e altri modi di trasmissione) del Capo IV (Circolazione in ambito nazionale) del Titolo I (Tutela) della Parte seconda (Beni culturali) del Codice dei beni culturali. Sul rispetto di tali disposizioni vigilerà la
scrivente Soprintendenza.
Il responsabile del procedimento è il Soprintendente.
Ai sensi del combinato disposto dall’articolo 14, comma 2 del Codice dei beni culturali, dell’articolo 10 della Legge n. 241/1990, dell’articolo 5, comma 2 del D.M. n. 495/1994 e dell’articolo 1, comma 2 e dell’allegato 1, procedimento n. 1 del D.P.C.M. n. 231/2010, il procedimento di dichiarazione si conclude entro centoventi giorni dalla ricezione della presente. Entro trenta giorni e comunque entro e non oltre l’ottantesimo giorno dalla suddetta data, sarà possibile presentare per iscritto osservazioni e/o controdeduzioni, inviandole alle caselle e-ma il di quest’Ufficio e del Segretariato Regionale in indirizzo.
Ai sensi degli articoli 21 comma 3, lettere a) e b), 40, comma 2 e 41, comma 1, del nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero, l’organo competente all’adozione del provvedimento finale è la Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte al momento istituita presso il Segretariato regionale del Ministero della cultura.
I destinatari in indirizzo e gli altri soggetti titolati potranno prendere visione degli atti relativi al procedimento di cui trattasi, ed eventualmente estrarne copia, previo appuntamento da richiedere via email.
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Si invita codesti destinatarii a comunicare eventuali variazioni catastali, della proprietà o di residenza e ad indicare la presenza – ove nota – di eventuali altri proprietari non in indirizzo.
Si chiede a Codesto Comune di pubblicare la presente comunicazione di avvio del procedimento sull’Albo Pretorio riscontrando alla Scrivente l’avvenuta pubblicazione.
Si allegano la Relazione storico-culturale del compendio immobiliare in argomento, comprensiva della Planimetria catastale con perimetrazione dell’area interessata e, per comodità di riscontro, una Tavola sinottico-comparativa degli immobili oggetto del presente avvio del procedimento raffrontati con la situazione dei beni attualmente dichiarati d’interesse culturale.
I FUNZIONARI INCARICATI
arch. A. Ferrante/arch. E. Appendino/
dott.ssa B. Brison
IL SOPRINTENDENTE
dott.ssa Beatrice Maria BENTIVOGLIO-RAVASIOonoscere a breve sull'albo della stessa ANAC. Insomma, sembrava ce l'avessero fatta e invece rischiano di inciampare quando erano arrivati all'ultimo miglio. Vedremo.

mercoledì 3 luglio 2024

LORGINO: L'UNDICI PROSSIMO INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA .

 




Anche Lorgino sta per arrivare al dunque. La pagina web delle valutazioni di impatto ambientale, pur alla faccia della trasparenza sempre avaro di documenti, contiene l'informazione che per il prossimo undici luglio è stata convocata la seduta della Conferenza di Valutazione con il compito di assumere le finali determinazioni in ordine alla autorizzabilità del progetto di rinnovo e ampliamento di cava Lorgino. Si apre dunque la fase terminale che, se capiamo bene, potrà durare sino al massimo 90 giorni, al termine della quale avremo il responso. Impossibile fare previsioni, anche causa la scarsità della documentazione resa disponibile e la oggettiva incertezza per una decisione su di un progetto che per estensione e natura non ha precedenti. Inutile nascondere che gli interessi economici ( diretti e indiretti) che si muovono attorno a questo progetto sono di tale entità che nessuno pensa che il condizionamento ambientale non possa incidere sul risultato finale. E' ovvio lo sia, ma questo non significa mettere in discussione la correttezza degli operati ( laddove abbiamo ritenuto non lo fossero lo abbiamo detto e scritto) o supporre chissà quali manovre dentro e fuori i Palazzi coinvolti. E' un fatto che chiunque e a maggior ragione la politica dei governi locali segue con attenzione e magari con apprensione le vicende di importanti realtà economiche a lei vicine. Lo deve fare e lo fa, confidiamo nel rispetto dei ruoli di governo da un lato e di gestione dall'altro. Ciò detto, se non si sarà in presenza di veti ostativi bloccanti che, a questo punto possono venire soltanto ad opera della Soprintendenza, qualunque decisione non sarà nè facile, né piana, nè tanto meno poi condivisa. Conciliare gli interessi in campo, contrapposti per natura, conciliari in presenza di un progetto tanto impattante, ma proprio per questo di altrettanta (voluta) valenza economica, pone il decisore davanti ad un dilemma amletico e da qui il nostro consiglio di sottrarsi respingendo il progetto proprio perché inconciliabile, indicando la via di uscita attraverso la chiusura della forbice esageratamente aperta tra la dimensione della coltivazione da un lato e, dall'altro le misure di compensazione offerte. Azzardiamo, ma poi non molto, che non saremo seguiti in questo nostro saggio consiglio, e non scommetteremmo un euro su un diverso esito, saremo probabilmente battuti, ma se sì, se lo ricordino tutti, in primis quel Comune assente, chi perderà non saremo noi, ma voi.