Di che si tratta ? Vorremmo saperlo anche noi che dopo enne solleciti rivolti al Presidente della Regione perché ricostituisse la Commissione prevista dal Codice dei Beni culturali e deputata alla individuazione di beni paesaggistici rilevanti, ai fini della proposta di loro tutela, una volta costituita, ben poco ha potuto combinare. Giacciono, in attesa di esame o parzialmente esaminate, almeno una quindicina di proposte avanzate da Associazioni varie, ma nonostante i tentativi di avviare seriamente i lavori, sono sempre intervenuti degli impedimenti che, a giudizio della Regione, ne hanno sospeso il funzionamento. Che cosa è successo? In realtà niente, cose prevedibili che , forse, avrebbero potuto essere facilmente superate: una volta si invoca il collegio perfetto, un'altra volta manca una designazione ministeriale, un'altra volta un designato ministeriale viene trasferito altrove e bisogna aspettare la reintegra, un'altra volta ancora decade il Direttore della Direzione Regionale Ambiente... e via così. Per vero, nelle more di questo andare e venire di nominati, era intervenuta una sentenza del Consiglio di Stato che sembrava dare una grossa mano a sbloccare la situazione. In sintesi la Sentenza diceva che non occorreva che il collegio fosse perfetto e poteva quindi operare anche solo a maggioranza dei suoi componenti presenti. Di più, la sentenza legittimava anche l'attività propositiva delle Associazioni che, per vero è quella che alimenta i lavori della Commissione. Tutto bene dunque, si può ripartire ? Niente affatto. E' vero che il collegio può lavorare anche in presenza della sola maggioranza dei suoi componenti, ma questi devono essere tutti nominati e se uno se ne va, bisogna aspettare che arrivi il successivo. Il grosso problema si è verificato con i componenti di nomina Ministeriale, soggetti, spesso a volentieri a cambi di sedi e incarichi, per cui se va via il Soprintendete del Piemonte Orientale bisogna aspettare ( dicono loro) che arrivi il nuovo e se il nuovo è quello del Piemonte Occidentale ? Allora bisogna aspettare che si provveda a colmare la vacanza che si è aperta nel Piemonte Occidentale e se nel frattempo se ne va via il Segretario Regionale dei Beni Culturali ? Beh, si inizia un altro giro. Non si finisce più. Per vero la norma dice che i vari Soprintendenti hanno competenza in Commissione per le pratiche che riguardano i loro territori e quindi parrebbe che se manca Novara , si potrebbe esaminare la proposta di Asti, Ma sembra che non ci sentano. Così come parrebbe che anche nelle more dei vari giri di poltrone, le funzioni Statali siano comunque da qualcuno ricoperte pur a titolo supplente. E allora questi ultimi soggetti non potrebbero svolgere anche la funzione in Commissione ? O qui siamo ad una nuova interpretazione del collegio perfetto, ossia tanto perfetto che non potrà mai funzionare ? Dobbiamo dire che la questione oltre che veramente stancante, se non fosse tragica, sarebbe ridicola e una qualche decisiva soluzione l'Ente Regione dovrà pur prenderla, salvo dichiarare l'intenzione di sabotare scientemente i lavori della Commissione. D'altra parte la notizia di oggi secondo la quale il nuovo parco regionale dei laghi di Ivrea, diventato legge solo pochi mesi fa, sarà cassato, non para bene.
Intanto postiamo la foto di un sito per il quale abbiamo formulato proposta di tutela. Trattasi di un residuo e mirabile sopravvissuto esempio di paesaggio rurale prealpino posto tra Cusio e Val Sesia. Gli edifici rurali e i prati stabili ancora coltivati a foraggio lungo la antica via che univa il pellegrinaggio tra i Sacri Monti di Varallo Sesia e Orta. Piccola cosa, ma preziosa. La proposta di tutela sarebbe perfettamente in linea con il Piano Paesaggistico regionale. Ma intanto aspetta, anche se chi non aspetta è il mercato immobiliare e quel bene rischia concretamente, in attesa della Commissione più che perfetta, di finire al mercato. Evviva .
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