sabato 24 giugno 2017

DAL CONSIGLIO REGIONALE PIEMONTESE


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E' incardinata presso la seconda commissione consiliare la proposta di deliberazione che prevede l'approvazione del Piano Paesaggistico Regionale. Sono aperte sino al 10 luglio prossimo le consultazioni per la produzioni di osservazioni. Entrando nel sito del Consiglio Regionale, alla pagina attività e poi a quella "consultazioni" si potrà accedere a tutta la documentazione resa disponibile. I tempi e il periodo scelto per la consultazione non favoriscono certamente la trasparenza della procedura. Occorre anche aggiungere che le osservazioni avranno unicamente portata consultiva e quindi, difficilmente, incideranno sul testo finale di un provvedimento che già ha ottenuto la condivisione Ministeriale. Tuttavia questo è tutto ciò di cui si dispone, tanto vale provarci per quanto poco possa servire. 


10 luglio 2017, ore 10:00 

Consultazione on-line sulla proposta di deliberazione n. 228 "Approvazione del piano paesaggistico regionale (PPR)", con invio delle osservazioni scritte entro il 10 luglio 2017

Pianificazione territoriale - Urbanistic
20-06-2017
La Camera approva la nuova legge sui parchi e le aree protette. Ignorato l’appello delle associazioni ambientaliste a non votarla






Il nostro appello, sottoscritto da altre 11 associazione ambientaliste, è stato ignorato dalla Camera dei Deputati dove i partiti di governo con 249 voti hanno approvato la nuova legge sui parchi e le aree protette; hanno votato contro 115 deputati di SI – Sinistra Italiana, Mdp, M5S, Lega e Cor (Conservatori e Riformisti); Fi si è astenuta (32 gli astenuti). La legge deve tornare al Senato (da dove era partita) per l’approvazione definitiva, ma il passaggio più delicato era Montecitorio.



Questa la lettera con cui 12 Associazioni ambientaliste (ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO, CTS, ENPA, GREENPEACE, GRUPPO INTERVENTO GIURIDICO, ITALIA NOSTRA, LAV, LIPU, MAREVIVO, MOUNTAIN WILDERNESS, PRO NATURA, WWF) hanno chiesto a tutti i Parlamentari della Camera dei Deputati, alla vigilia del voto finale sul disegno di legge n. 4144 sulle aree protette che è previsto il 20 giugno, di bocciare la Riforma.

Gent.me e gent.mi Deputati,
la Camera si accinge a cambiare una legge fondamentale e strategica per la conservazione della natura del nostro Paese, la legge quadro sulle aree protette.

Le scriventi Associazioni sono convinte che il testo finale abbia un’impostazione ed elementi talmente pregiudizievoli da richiedere un voto finale negativo. Nel corso del confronto, sia al Senato che alla Camera, le Associazioni hanno presentato analisi, proposte, soluzioni possibili rispetto alle molteplici questioni emerse. Ebbene, tali istanze sono rimaste quasi totalmente inascoltate e ciò a causa del ruolo che la politica intende oggi assegnare ai parchi e alle aree protette: non più primari attori della conservazione della natura, nel nome di un interesse nazionale costituzionalmente sovraordinato, ma attori territoriali di concertazione in un contesto in cui l’elemento della promozione economica risulta spesso prevalente.

Così, nel suo complesso, il disegno di legge n. 4144 sposterà il fondamentale asse valoriale dalla natura all’economia e al localismo, con conseguenze pericolosissime per la conservazione della biodiversità e del territorio del nostro Paese.

Il Parlamento sta dunque apprestandosi a sancire un gravissimo passo indietro dello Stato rispetto al dovere della tutela di specie ed habitat: non sono più in maggioranza i rappresentanti degli interessi statali nell’ambito dei Consiglio Direttivi dei Parchi Nazionali, l’approccio scientifico alla gestione dei parchi viene completamente svalutato, lo Stato arretra a favore degli enti locali financo nella gestione delle Aree Marine Protette, la procedura di nomina dei Presidenti Nazionali di fatto mette la scelta nelle mani di Regioni ed Enti Locali, la nomina dei Direttori dei Parchi Nazionali è nelle mani del Presidente e dei Consigli Direttivi degli Enti e si è rinunciato a fare la cosa più logica che era quella del concorso pubblico per titoli ed esami.

Rispetto ad un quadro in cui saranno gli interessi locali ad essere prevalenti, la riapertura della possibilità di attività petrolifere, la debolezza del sistema della royalties, la gestione “fai da te” per l’utilizzo dei marchi del parco, la cancellazione della previsione di Parco Nazionale del Delta del Po, il cattivo sistema di “controllo faunistico” costituiscono segnali inequivocabili dello spostamento dei parchi verso un approccio economicistico che confonde e diluisce le primarie competenze di conservazione e tutela e non farà bene né alla natura né all’economia.

Per tutte queste ragioni, pur riconoscendo alcuni elementi puntuali positivi che le nuove norme introducono, per il profondo spostamento valoriale che la riforma della legge afferma, per il peso schiacciante che rischiano di avere le influenze politiche e gli interessi localistici, per la tutela della natura che non solo non aumenta ma è messa ulteriormente a rischio, per il gravissimo strappo scientifico e culturale che si sta per consumare con questa legge, chiediamo a Lei e a tutti i deputati di esprimere voto contrario.

NB: Il seguente comunicato viene inviato dall’ Ufficio Stampa Italia Nostra in nome e per conto delle associazioni che hanno sottoscritto la lettera.

Roma, 19 giugno 2017



ITALIA NOSTRA – ufficio stampa
Maria Grazia Vernuccio cell. 335.1282864  mariagrazia.vernuccio@gmail.com

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mercoledì 21 giugno 2017

VITA DELL'ASSOCIAZIONE


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Questo che vi posto nel seguito è il contenuto della nota che è pervenuta dalla nostra sede centrale. Il bilancio 2016 verrà pertanto sottoposto all'approvazione dell'assemblea dei soci mediante scheda di voto da inoltrare per lo spoglio che verrà svolto il giorno 28 agosto prossimo. Tutti i soci troveranno la scheda all'interno della spedizione del numero 427 della rivista di prossima spedizione. Dopo le note vicissitudini si rimette in moto il meccanismo statutario previsto per questo non formale appuntamento stante la criticità che il bilancio presenta. Tutti i soci sono pertanto pregati di prestare attenzione ai passaggi che caratterizzeranno questa delicata fase della vita dell'Associazione . 



Gentili Presidenti,
comunico che finalmente sono state superate tutte le difficoltà per la spedizione del numero 494 della rivista di Italia Nostra contenente la scheda referendum per l’approvazione del bilancio 2016, attività svolte nel 2016 ed il rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti.
Il Consiglio Direttivo nazionale del 28 maggio scorso, ha posticipato la data dello spoglio elettorale previsto per l’11 luglio, alla data del 28 agosto.
Vogliate darne quindi cortesemente ampia diffusione ai soci anche attraverso mail. 
La notizia verrà pubblicata in evidenza sul sito nazionale.
Cordialmente,

sabato 17 giugno 2017


CAPITALE ITALIANA CULTURA 2020, 46 CITTÀ RISPONDONO AL BANDO
Franceschini, felice per forte partecipazione



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Sono 46 le città che hanno manifestato interesse al bando per la Capitale Italiana della Cultura 2020 entro i termini previsti. 
Ora le amministrazioni sono chiamate a confermare la propria adesione depositando entro il 15 settembre un dossier di candidatura con il programma delle attività culturali previste, la struttura incaricata della elaborazione e promozione del progetto, una valutazione di sostenibilità-economico finanziaria, gli obiettivi perseguiti e gli indicatori che verranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento.
La validità formale di ogni candidatura e i singoli dossier verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica per selezionare entro il 15 di novembre le dieci città finaliste da invitare a un incontro di presentazione pubblica e approfondimento.
La città Capitale Italiana della Cultura 2020 verrà scelta sulla base dei risultati di questi colloqui entro il 31 gennaio 2018.

“Sono felice di questa forte partecipazione di tante città” – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – “Comuni grandi e piccoli di tutt’Italia hanno deciso di investire sulla cultura come cardine del proprio sviluppo: è il segno di una nuova consapevolezza che è nostro dovere favorire e incoraggiare il più possibile”.

Le 46 città che hanno manifestato interesse per il bando sono: Agrigento, Agropoli, Alberobello, Altamura, Ancona, Asti, Aversa, Bellano, Benevento, Bitonto, Capaccio Paestum, Casale Monferrato, Caserta, Catania, Ceglie Messapica, Cuneo, Fabriano, Fasano, Foligno, Gallipoli, Lanciano, Macerata, Merano, Messina, Montepulciano, Noto, Nuoro, Oristano, Parma, Piacenza, Pietrasanta, Pieve di Cadore, Prato, Ragusa, Ravello, Reggio Emilia, Salerno, Scandiano, Siracusa, Telese Terme, Teramo, Tivoli, Tremezzina, Treviso, Vibo Valentia e Villa Castelli.

domenica 11 giugno 2017

INTERCONNECTOR OSSERVAZIONI ON LINE


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Sul sito del Ministero Ambiente sono ora pubblicate le osservazioni che risultano essere state inoltrate a seguito della II apertura del processo partecipativo conseguente la revisione del progetto Interconnector Italia/Svizzera. Sono una trentina di osservazioni prodotte da Comuni quali Montecrestese. Domodossola- Villadossola- Piedimulera -Belgirate-Gravellona Toce- Settimo Milanese e persino dal Comune Svizzero di Campo Vallemaggia Enti Onlus quali: Italia Nostra VCO, Italia Nostra Milano Ovest, Pro natura, Lega ambiente, Associazioni quali: Valdossola Salviamo il paesaggio, Enti territoriali quali: la Provincia del VCO e il Parco Val Grande, privati cittadini singoli o in gruppo. Entrando nel sito del Ministero è possibile la lettura integrale di tutte le osservazioni prodotte e che, sicuramente, impegneranno assai i proponenti del progetto a redigere le controdeduzioni. Naturalmente questa volta non vi sono osservazioni da parte della Regione Piemonte che dimostra così di essere soddisfatta per il lavoro concertativo svolto e che aveva portato diversi Comuni dell'alta Ossola a manifestare la loro adesione al progetto. L'unica consolazione e che non compare nessuna osservazione anche da parte della Regione Lombardia, a riprova che destra o sinistra pari sono.