mercoledì 30 settembre 2020

FALSE PARTENZE

 Progettare la ripartenza al lavoro: un ventaglio di possibilità -  Organizzare Italia

La parola d'ordine che sembra unificare i governanti, qual sia il loro segno, sembra sia la ripartenza. Una specie di parola d'ordine, capace da di esorcizzare la pandemia che vaga per l'Europa, l'Asia, le Americhe e sembra risparmiare il continente nero. Insomma, pare che basti mettere una valanga di miliardi di euro pubblici dentro il motore economico e tutto si risolve. Sotto un certo profilo è anche vero, meno vero che il mondo dopo questa futura potente iniezione, starà meglio o invece peggio. Comunque sarà, qui non possiamo spingerti troppo oltre, sia nel tempo che nello spazio e dobbiamo accontentarci di osservare, dal punto di vista del nostro interesse, ossia ambientalista, cosa sta succedendo dalla nostre parti. Intanto siamo reduci dalla non del tutto chiara o chiarita vicenda della variante o tentata variante Malù sul Piano Grande, terra ambita e contesa. Una cifra messa sul piatto della ripartenza di 15 milioni di euro, anche di più a seconda della versione. Una cifretta che ha lanciato "La Stampa" in una "campagna" di promozione, talmente convinta da rischiare di sbagliare anche la cronaca degli avvenimenti, ma sempre pronta a rimediare con titoli di articoli scritti al diritto o alla rovescia rispetto ai fatti, a seconda di cosa si vuole mettere in evidenza: un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto e, in questo caso, anche se era mezzo vuoto ripetto alla richieste, è stato presentato mezzo pieno. Non abbiamo fatto a tempo ad archiviare la vicenda Malù e un' altra montagna di milioni di euro parrebbe "beneficiare" il lungo lago di Stresa. 55 per la precisione sarebbero quelli che starebbero per essere messi sul piatto dell' l'investimento per il famoso grande albergo di " Zanetta " memoria. Per arrivare a questa cifra si è scomodato anche l'ente Regione, mettendo sul piatto una cifra che, di per sè , parrebbe modesta: 750 mila euro, ma unita a quella del MES farebbero 10 milioni di euro pubblici. Tutto bene se non fosse che per Villa Palazzola, partecipata dalla stessa Regione, non ci sia mai un euro per il suo restauro. Altro avvenimento da ripartenza, sta volta, senza milioni che girano: una bella e rumerosa gara motonautica sul lago, questa volta sottratta dal Comune di Baveno a quello di Stresa. Effettivamente un po' di rumore ci mancava proprio dopo aver dovuto sopportare il silenzio della scorsa primavera e inizio estate. Adesso ci manca che si torni a parlare delle molte decine di milioni per poter avvicinare le montagne e il quadro del nostro radioso futuro: green, sostenibile, innovativo e smart è già qui.

sabato 26 settembre 2020

MALU': CRONACA VERA

 


Questa è le sequenza temporale dei fatti a noi noti:


Il giorno 6 aprile 2020 Manoni presenta la sua maxi richiesta per una variante sul piano grande che contempla la trasformazione d'uso di una molteplicità di ambiti, cascina compresa. Gli atti di questa richiesta sono ancora sulla pagina riservata ai consiglieri del sito del comune.

il giorno 18 settembre viene diramata la convocazione della commissione consiliare urbanistica per il giorno 24 per l'esame di quella variante ed altre .


il giorno 19 il blog di italia nostra vco da notizia della richiesta di variante e pubblica ampi stralci. La notizia si diffonde rapidamente e diverse centinaia sono gli accessi alla pagina del blog che riporta la notizia.

Solo il giorno 21 settembre, a commissione convocata, una lettera di Manoni indirizzata al Comune trasmette documenti di progetto urbanistico che vengono definite integrazioni alla richiesta di variante. Questi documenti hanno come contenuto soltanto le parti della variante che saranno trattate nella serata del 24. Questo documenti portano la data di redazione del 20 agosto.

Il giorno 25 la Stampa VCO pubblica un articolo a tutta evidenza che, ignorando l'esito della commissione della serata precedente, racconta, con ampi particolari ciò che Manoni aveva in realtà chiesto e promesso. Una mossa di Manoni per metere in difficoltà il Comune o una mossa concordata con il Comune ?
Questi sono i fatti noti, certamente un percorso singolare e anomalo che potrebbe nascondere un' improvvisa inversione di tendenza avvenuta all'ultimo minuto da parte del Comune vistosi scoperto. 

Comunque qualche cosa è andato storto, lo scopriremo ?

venerdì 25 settembre 2020

CRONACA della VARIANTE MANONI



LA STAMPA CRONACA DEL VCO DEL 24/09/2020
Tranquillo Manoni mette sul tavolo 15 milioni per sviluppare la piana del Toce a Verbania

Un maxi progetto con cinque obiettivi, dall’ampliamento del campeggio Continental al raddoppio del campo da golf. A lavori finiti si stimano sessanta posti di lavoro in più. I silos non verranno abbattuti


Ieri sera, come annunciato, si è svolta la Commissione consiliare urbanistica. Ricevuta dal numeroso drappello di rappresentanti delle associazioni ambientaliste che nonostante il nubifragio in corso hanno ugualmente voluto essere presenti all'appuntamento, i Commissari sono sfilati in ordine sparso e hanno rapidamente preso posto nella sala di Palazzo Flaim. Terminata così la riuscita manifestazione di corale protesta i cui echi sono stati, magari un po' strumentalmente, ripresi dalle "opposizioni" presenti in aula, ammesso ad assistervi anche il pubblico, i lavori delal Commissione hanno preso avvio. L'Assessore Margaroli ha introdotto con una premessa metodologica: sul tavolo dell'Amministrazione arrivano quasi ogni giorno richieste di variante urbanistiche, tutte sono esaminate, ma quasi tutte sono accantonate se non sono accompagnate da un progetto preciso. Insomma chi ha soldi per far redigere un progetto ha un percoso più facile, diversamente non c'è nulla da fare. Così deve essere stato per Tranquillo Manoni che il 6 aprile di quest'anno aveva presentato la sua corposa e robusta richiesta di variante o meglio di varianti si dovrebbe dire, che riguardav ben 5 ambiti del Piano Grande di Fondotoce, riteniamo corredati da tutta quanto la documentazione necessaria per il successivo esame. Così almeno sembrava dovesse essere a leggere quanto i Commissari avevano ricevuto sino a pochissimi giorni prima la data della seduta della Commissione. Comunque, terminata la premessa metodologica, accompagnata peraltro dall'avvertimento che l'amministrazione non parla con chi maltratta o peggio insulta., regala bandiere nere o con chi trae l'assessore in Tribunale ( il riferimento non è dato sapere a chi si riferisse), inizia l'esposizione e qui si scopre che la variante Manoni, complice forse la annunciata protesta o che altro, è stata ampiamente ridimensionata. L'Assessore non dice e non spiega che cosa sia successo, semplicemente lo ignora e illustra come se quella che sta esponendo fosse la proposta di Manoni così come presentata, pur con qualche piccolo correttivo introdotto dall'amministrazione.Si allarga un pezzo di campeggio di circa 16.000 mq. inserendolo nel campo gol, si sposta la previsione della club house del campo golf e la si mette, credo con qualche aumento, al centro dell'area, si ritocca qui e la, ma della struttura grande sportiva nella cascina, di altro allargamento del campeggio del golf a 18 buche, dei parcheggi messi da tutte le parti per diverse centinaia di posti auto, della struttura ricettiva per 50 camere in fregio al campeggio e della nuova area turistico residenziale sul versamete tra Fondotoce e Mergozzo, non c'é più traccia. Tiriamo un sospiro si sollievo, ma la variante ulteriore che viene poi presentata riguardo la nuova classificazione del rischio idrogeologico sul Gran Piano, non lascia presagire nulla di buono, anche se Margaroli minimizza e tranquillizza. Rimane il mistero riguardo al taglio operato alle richieste di Manoni, ma non dette, allora scopriamo che solo il 21 di questo mese, a Commissione credo già convocata, Manoni ha trasmesso al Comune un' integrazione degi atti della variante e l'integrazione ha riguardato solo quello che ieri sera la Commissione ha esaminato. Qualche cosa sarà dunque pure successo negli ultimi giorni dell'Assessore, ma non lo sapremo mai. Vedremo, per ora, con una fretta senza precedenti il Consiglio Comunale è già stato convocato per approvare.

mercoledì 23 settembre 2020

COMUNICATO STAMPA







ITALIA NOSTRA
Sezione Verbano Cusio Ossola
Consiglio Regionale Piemontese


23/09/2020


COMUNICATO STAMPA

Parco Nazionale Val Grande – allargamento dei confini- proposta di centro di visita e di promozione in Comune di Verbania, Piano Grande di Fondotoce. Comune di Verbania – adozione di variante urbanistica proposta da Malù srl relativa ad ampliamenti e nuove strutture turistico/ricettive/sportive e per il tempo libero.

Le associazioni qui firmatarie avevano prodotto, nel maggio scorso, una articolata proposta per un nuovo modello turistico di cui si chiedeva che il Comune di Verbania se ne facesse carico nell’occasione del prossimo previsto allargamento dei confini del Parco Nazionale Val Grande all’interno del suo territorio. Questo progetto vedeva al centro la trasformazione d’uso della “Cascina” del Piano Grande di Fondotoce con la previsione di realizzarvi una struttura pubblica per la promozione, la divulgazione, la fornitura di servizi informativi e logistici utili per indirizzare e accompagnare i fruitori alla visita del Parco Nazionale. La proposta era accompagnata dalla richiesta indirizzata al Sindaco della città di Verbania e all’Assessore delegato perché le Associazioni firmatarie venissero incontrate per un confronto sui temi oggetto della proposta. Nonostante solleciti, il Comune di Verbania non ha ritenuto, sino ad oggi, concedere alcun incontro e mentre non ha preso in considerazione la proposta, risulta invece aver calendarizzato per il giorno 24 prossimo presso la Commissione Consiliare Urbanistica, l’esame di una proposta presentata dalla società Malù srl nello scorso aprile, che chiede vengano approvate ulteriori varianti nella zona del Piano Grande di Fondotoce per la realizzazione di nuove strutture turistico/ricettive/sportive e per il tempo libero. La proposta, qualora venisse positivamente esaminata dalla Commissione Consiliare, già corredata dagli atti necessari, sarebbe pronta per la adozione da parte del Consiglio Comunale. Le Associazioni firmatarie manifestano il loro dissenso per il comportamento dell’Amministrazione che ha negato il confronto richiesto su temi di rilevanza pubblica, mentre in assoluto silenzio e a dispetto di ogni principio di trasparenza ha prontamente assecondato la richiesta presentata dal Malù srl, assolutamente in contrasto con quella delle Associazioni e rapidamente, ha predisposto e istruito gli atti necessari per l’adozione della richiesta e la successiva approvazione. Tale comportamento offende i principi di partecipazione, di condivisione, di pubblicità, persino di par condicio che un’amministrazione elettiva dovrebbe osservare, umilia le associazioni del volontariato impegnate nella tutela dell’ambiente e del paesaggio che nell’occasione avevano creduto di portare un contributo costruttivo e concreto per una riconversione intelligente di un ambito rurale dismesso. L’accoglimento della proposta Malù, cancellerà per sempre la richiesta delle Associazioni senza neppure averla discussa.

Per ribadire il dissenso nei confronti dell’amministrazione di Verbania per il suo silenzio nei confronti delle Associazioni e delle loro proposte, mentre senza alcuna trasparenza invece agisce per approvare la richieste della società Malù, viene convocato per il giorno giovedì 24 alle ore 20,30 nei pressi di Palazzo Flaim di Intra, un presidio delle Associazioni in concomitanza con l’orario di convocazione della Commissione Consiliare urbanistica che ha al suo ordine del giorno le varianti del Piano Grande.


La Presidente del Consiglio
Regionale della Associazione Italia Nostra Onlus
Via Massena 71 Torino
Adriana Elena My


Italia Nostra VCO

Arci Commissione Ambiente Verbania 

Legambiente Piemonte Val D'Aosta

 Valdossola salviamo il paesaggio

Legambiente Circolo il brutto anatroccolo

Comitato terre di San Giovanni

 Mountain wilderness

Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione del torrente S Bernardino




 




 



 





 


















 

 

 

 Domani, giovedì 24 alle ore 20,30 presso palazzo Flaim di Verbania invitiamo tutti coloro che hanno sensibilita' per i temi ambientali e della difesa del paesaggio ad essere presenti per dimostrare alla Commissione Consiliare, convocata per le ore 21, la nostra contrarieta' ai progetti di variante al piano regolatore di Verbania conformi al disegno della società Malù di occupazione della terra del Piano Grande per la trasformazione ulteriore verso un' unica area di ricettività turistica /ludica e sportiva, ignorando totalmente le concrete proposte che sono state presentate dalla Associazioni ambientaliste e che il governo cittadino di Verbania vuole ignorare.

martedì 22 settembre 2020

PIANO GRANDE: GRANDI MANOVRE E GRANDI SILENZI.

 

 CAMPAGNA VIRTUALE BENI IN PERICOLO: LA LISTA ROSSA PARCO NAZIONALE DELLA  VAL GRANDE - CASCINA DEL PIANO GRANDE DI FONDOTOCE – Verbania - Italia  Nostra Italia Nostra

 

Le ultime notizie intorno al futuro del Piano Grande di Fondotoce meriterebbero di essere commentate lasciando da parte il politicamente corretto, ma non vogliamo perdere la speranza che qualcuno del Governo della città di Verbania abbia un moto di orgoglio e dignità personale. La vicenda diventa surreale se pensiamo che una persona degnissima, responsabile delle politiche di programmazione territoriale della città, nasconda non certo atti segreti, ma che esista nel suo cassetto una modifica urbanistica, anzi più d'una, dell'assetto pianificatorio della Piana di Fondotoce e si apresti a presentare questi progetti, pronti e confezionati, davanti alla Commissione consiliare urbanistica convocata per il giorno 24 alle ore 21 presso Palazzo Flaim. Quello che l'ineffabile amministratore si appresta a presentare è del tutto in controtendenza rispetto a soluzioni pianificatorie che molte sigle ambientaliste avevano nel maggio scorso trasmesso all'amministrazione, ma mentre la prima delle modifiche in esame è stata chiesta dalla società Malù nello scorso mese di aprile e con rapidità sorprendete gli atti sono ormai pronti e la discussione in commissione calendarizzata, ben diversa sorte ha avuto la proposta delle associazioni: totalmente ignorata. Anche la richiesta di aver un confronto diretto con l'amministrazione è caduto nel vuoto, causa ci dice sempre l'ineffabile, la bandiera nera assegnata al suo comune da Lega Ambiente. Nel mezzo c'è poi stata la vicenda del ricorso al TAR di Italia Nostra contro la pista bmx che non è iniziato niente affatto bene per lo stesso ineffabile amministratore e tutto pare abbia contribuito a tanto turbare i governanti da pensare di chiudere le porte alle associzioni e di aprirle a Malù, sempre che nei confronti di quest'ultima fossero mai state chiuse. Il fatto è che comportandosi in questo modo, gli amministratori pubblici pare abbiano dimenticato da dove nasca la loro legittimazione. In altri termini, loro non sono affatto a.d. di società private, magari neanche quotate in borsa, ma derivano la loro legittimazione da un voto popolare per raccogliere il quale si sono presentati con programmi e comunque svolgono una funzione pubblica che li espone a critiche anche aspre, ma che debbono dare per scontate senza fare troppo gli offesi e poi debbono confrontarsi, in ogni momento, con i cittadini specialmemte quando sono riuniti in associazioni. Se questa non è la cifra del loro comportamentom penso siano fuori strada e se poi da una parte chiudono porte e dall'altra le aprono di nascosto a interessi, allora qui si aprono interrogativi a cui vorremmo che l'ineffabile governante dia una risposta rassicurante che, al momento, manca.

sabato 19 settembre 2020

VERBANIA: RIPARTE LA VARIANTE MALU'

 ITALIA NOSTRA DEL VCO RINNOVA I TIMORI PER IL FUTURO DEL PIANO GRANDE DI  FONDOTOCE | Verbania Milleventi


Siano oggi in grado di pubblicare alcuni stralci della proposta di variante al piano regolatore di Verbania che la società Malù srl, ha presentato e che è calendarizzata presso la Commissione urbanistica consiliare per il giorno 24 prossimo.

Come si sospettava, dopo le dichiarazioni rese da Manoni nell'ambito della memoria prodotta presso il tribunale amministrativo, avverso il ricorso prodotto da questa Associazione, circa l'intenzione di non perseguire alcun progetto di ulteriore trasformazione della piana di Fondotoce, arriva la convocazione della Commissione Consiliare della città di Verbania che dovra' esaminare la richiesta dello stesso Manoni riferita proprio alle ulteriori trasformazione della Piana di Fondotoce e d'intorni. Così mentre l'amministrazione comunale continua a ignorare le richieste formulate da molteplici sigle ambientaliste per un utilizzo innovativo della Cascina del Piano Grande, in funzione dell'accesso al Parco Nazionale Val Grande, ora assistiano a questo nuovo atto che, ove andasse a " buon fine" pregiudicherebbe definitivamente le sorti di questo ultimo lembo di paesaggio da tutelare e da salvare. Ci impegneremo nei prossimi giorni a monitorare con attenzione gli sviluppi di questo nuovo progetto.




Malu' srl

Via 42 Martiri 15628924 Verbania

Ill.mo Sig. Sindaco

DEL COMUNE DI VERBANIA

VERBANO CUSIO OSSOLA

28922 V E R B A N I A

RICHIESTA DI VARIANTE URBANISTICA PER INTERVENTI FINALIZZATI AL-LO SVILUPPO TURISTICO. VARIANTE PARZIALE AL P.R.G.C. AI SENSI DELL’ART. 17 L.R. 56/77

Il sottoscritto Manoni Tranquillo, nato a Lerici (SP) il 09/08/1934, residente in Ver-bania Fondotoce, via 42 Martiri n. 144/a, titolare ed in rappresentanza delle società Malù s.r.l. ed Isolino s.r.l., entrambe operanti nel settore turistico, richiede a codesta spett.le Amministrazione di voler prendere in considerazione la possibilità di dare seguito alla pro-cedura diuna variante urbanistica che possa permetterci di realizzare una serie di inter-venti finalizzatiallo sviluppo turistico delle nostre aziende e nel contempo migliorare l'of-ferta del nostro territorio.Da oltre 50 anni operiamo a Verbania con attività nel settore turistico-ricettivo extralber-ghiero. Un’attività complessa che ha permesso in tutti questi anni di raggiungere ottimi risultati, con obiettivi sempre più ambiziosi basati su programmi di promozione e diffusio-ne a livello europeo. La nostra clientela, proveniente per lo più da Germania, Francia, Olanda, Belgio, Svizzera, ha sempre manifestato apprezzamento per le nostre proposte, confermando la qualità di un’offerta integrata sempre con nuove opportunità. Un risultato confortante a sostegno del nostro impegno che ci ha portato a maturare il convincimento che si possa fare un ulteriore saltodi qualità, ampliando i nostri obiettivi aziendali e interpretando al tempo stesso il potenziale ancora inespresso del nostro terri-torio.
Il settore turistico è un comparto fondamentale per un territorio come il nostro, che pur-troppo vede sempre più settori andare in crisi a causa del mercato incerto e della concor-renza dei paesi in via di sviluppo.Tale settore, dati alla mano, negli ultimi anni ha avuto un trend in continua crescita, più limitato per il settore alberghiero e più accentuato per quello extralberghiero. Le nostre strutture ricettive hanno visto negli anni un continuo trend di crescita, questo è sicura-mente il risultato di anni di attività promozionale e di importanti investimenti fatti per dotare ogni nostra azienda di nuove strutture capaci di elevare la qualità e la quantità dei servizi offerti.La possibilità di una ulteriore crescita per il comparto turistico è concreta e reale, ma è necessario porsi nelle condizioni migliori per ottimizzare il momento positivo, generando i presuppostiper il suo sviluppo e la possibilità di incrementare la capacità ricettiva, stimo-lando nel contempo la realizzazione di nuove strutture ricreative e di svago, che permet-tano di attrarre l’interesse di vacanza anche da parte di famiglie con figli.Parlare di industria turistica oggi significa anche valutare la ricaduta positiva per tutto l'in-dotto, con la possibilità di favorire la crescita del rapporto occupazionale sul territorio, as-sicurando al tempo stesso il lavoro per le nuove generazioni.Il territorio compreso tra il fiume Toce, il lago Maggiore e il lago di Mergozzo ospita alcune delle nostre strutture turistico-ricettive più importanti: il “Campeggio Isolino”, prospiciente la sponda del lago Maggiore lungo il delta del fiume Toce, il “Residence Isolino” collocato sopra l'abitato di Fondotoce, il “Campeggio Continental”, collocato oltre la strada statale che collega l’abitato di Fondotoce con la stazione ferroviaria fino al lago di Mergozzo, con annesso il campo da golf a nove buche. I due campeggi risultano separati dall’area ex Fattoria De Antonis, in stato di abbandono, ormai giunta al termine del suo ciclo vitale. Le nostre strutture offrono oggi un potenziale di accoglienza turistica unico nel Verbano e tra i più importanti del nord Italia, siaper gli impianti contenuti, sia per il livello di organiz-zazione delle attività. E’ evidente che un contesto spazio-territoriale così centrale rispetto alle vie di comunicazione come la ferrovia Milano-Domodossola e l’autostrada Voltri Sem-pione (quindi Aeroporto di Malpensa), la strada statale del Sempione (verso il valico e la Svizzera) e la strada statale del Lago Maggiore (verso il confine di Piaggio-Valmara), tutte concentrate nel raggio di 2 chilometri, assume un’importanza strategica unica nel suo ge-nere. IPOTESI DI SVILUPPO La proposta di variante urbanistica ha come specifico oggetto:  l'attuazione di interventi di completamento, diversificazione e ampliamento dell'offerta di strutture turistico-ricettive in loco; - la disponibilità di impianti sportivi e per il tempo libero, funzionali a qualificare l'attrattività verso utenti residenti in un ambito di area vasta e verso flussi turistici principalmente stranieri. Gli interventi che si progetta di realizzare sono i seguenti: a) Ampliamento del Campeggio Continental b) Trasformazione del campo da golf da 9 a 18 buche con realizzazione di club house / foresteria e sottopasso della SS34 a servizio degli utenti c) Realizzazione di un centro sportivo presso l'area ex fattoria De Antonis d) Realizzazione di un residence extralberghiero sui terreni collocati a monte della strada provinciale Fondotoce – Mergozzo.

 AMPLIAMENTO CAMPEGGIO CONTINENTAL La proposta progettuale contiene la previsione di ampliamento di due settori del Camping Village Continental, ai fini di utilizzare in modo razionale infrastrutture e strutture di servizio esistenti. La variante al Piano Regolatore richiesta riguarda le previsioni urbanistiche senza intervenire sulla classificazione idrogeologica che resta immutata, in modo tale da rimanere nel contesto di una variante di tipo “parziale”, con le conseguenti procedure semplificate e tempi ridotti rispetto ad una variante “strutturale”. La trasformazione in “area turistico ricettiva campeggio”, senza variare la classificazione idrogeologica, permetterà comunque di utilizzare queste aree per realizzare quelle opere già oggi consentite nelle classi geologiche vigenti IIIa3, IIIb3 e IIIb7, come ad esempio aree a parcheggio a raso, impianti sportivi ed attrezzature ricreative a cielo libero. La possibilità di realizzare aree a parcheggio e strutture sportive a servizio del campeggio esistente permetterà di ottenere la classificazione, secondo l’ultima normativa specifica di settore, come struttura a 4 o 5 stelle. L'area principale in previsione di ampliamento è posta in continuità con il settore ovest del camping village già attualmente in esercizio. La seconda area è posta sul fronte est del campeggio, verso la strada FondotoceMergozzo; in quest'area si trovano strutture ex agricole, magazzini e serre non più produttive che sono state acquisite con il preciso scopo di renderle parte del contesto turistico del campeggio Continental. La superficie complessiva che si richiede di destinare ad attività turistica ricettiva extralberghiera è pari a: Area ovest (verso campo golf) mq. 19600 Area est (verso strada Fondotoce Mergozzo) mq. 12400 Nella ipotesi che le superfici disponibili, nei limiti di una variate parziale di PRGC, per la trasformazione in turistico ricettivo , come previsto dall’art. 17 comma 5 della L.R. 56/77, siano insufficienti a soddisfare le quantità sopra riportate, si richiede di dare precedenza alla zona ovest. Estratto prgc vigente Nuove area campeggio

 RIQUALIFICAZIONE CAMPO GOLF Gli interventi per il campo da golf devono fare riferimento alla situazione in atto:  localizzazione all'estremità ovest della piana del campo a 9 buche esistente;  previsione del PRG vigente per la realizzazione dei servizi golfistici in localizzazione a ridosso della linea ferroviaria e di spazi pubblici (parcheggi e movicentro);  preesistenza di alcune strutture di servizio (giudicate inadeguate allo standard del campo). Rispetto a tale condizione il progetto di intervento prevede:  una parziale riorganizzazione del campo esistente e l'estensione, sulle aree a sud della SS34, in modo da poter realizzare 18 buche complessivamente;  l'individuazione di una variante di semplice localizzazione degli insediamenti di servizio del golf (club house, ristorazione, ospitalità, attrezzature per la pratica sportiva) senza incremento dei valori quantitativi contenuti nel PRGC vigente;  la sostituzione delle strutture esistenti con la loro unificazione nella localizzazione proposta per i restanti insediamenti di servizio. Gli interventi per la realizzazione del campo a 18 buche confermano la maggior parte della configurazione dell'impianto sportivo esistente, con la previsione di limitati adeguamenti di razionalizzazione e migliore utilizzazione degli spazi già strutturati oltre a prevedere l'estensione di 6 nuove buche sulla parte di area libera a sud della SS34, localizzate principalmente sulle superfici pianeggianti precedentemente utilizzate per colture florovivaistiche intensive, ora abbandonate. Per dare continuità al percorso si prevede la realizzazione di un sottopasso della SS34 pedonale e per i mezzi di servizio. La localizzazione ottimale individuata per la realizzazione dei nuovi insediamenti di servizio al golf si trova in un punto centrale della parte settentrionale della piana, in prossimità al Camping Village Continental. Si ritiene tale area più adeguata al tipo di funzioni previste per le seguenti ragioni:  si trova in condizioni di maggiore distanza (e minore disturbo acustico) rispetto alle aree delle funzioni pubbliche di trasporto e alla linea ferroviaria;  si trova in posizione baricentrica tra golf e camping-village, offrendo la possibilità di utilizzare alcuni servizi per entrambe le funzioni;  permette di riprodurre (con dimensioni più contenute) lo schema insediativo consolidato nella tipologia della "cascina", unificando tutte le funzioni intorno a un impianto a corte di uso collettivo che risulta coerente, unitamente all'uso della vegetazione, alla percezione e alla memoria del contesto paesaggistico della piana agricola, oltre a non determinare un fronte esteso conflittuale rispetto alle visuali del lago. Per l'accesso alle strutture e agli impianti golfistici si prevede la conferma dell'esistente ingresso veicolare del campo Golf con interventi di miglioramento della coerenza paesaggistica con l'uso di filari alberati, "segnale" tipicamente utilizzato per definire i viali degli accessi alle cascine della pianura. Il Piano Regolatore Generale vigente prevede la possibilità di utilizzare ai fini dell’edificazione dei servizi e delle strutture golfistiche di un’area collocata a ridosso della linea ferroviaria Milano–Domodossola. Tale posizione non è ritenuta compatibile con la realizzazione di una struttura ricettiva e di servizio al campo da golf, a causa del disturbo acustico e della posizione marginale rispetto alle strutture del campo. L’ipotesi progettuale è quella di traslare le volumetrie previste in un'area prossima al perimetro del campeggio Continental, in zona baricentrica rispetto al campo. La nuova struttura potrà essere dotata di una foresteria con una capacità ricettiva di 50 camere oltre ai servizi di accoglienza, ristoro e benessere. Estratto prgc vigente Nuova area golf

 REALIZZAZIONE DI CENTRO SPORTIVO CON RIUSO E RIGENERAZIONE DELLA CASCINA ESISTENTE La proposta di variante è finalizzata alla realizzazione, nell'area della piana di Fondotoce, di un centro sportivo attrezzato, con servizi connessi e complementari. La proposta si configura come un progetto strutturato e polifunzionale, destinato a completare, ampliare e valorizzare l'offerta di servizi per lo sport e il tempo libero disponibile per l’intero sistema turistico del territorio del Lago Maggiore, e contemporaneamente attrezzato per permettere alla comunità dell’area Verbanese di disporre di un "centro sportivo" con strutture di livello qualitativo e completezza funzionale attualmente non disponibili. Si tratta di un'iniziativa imprenditoriale privata con contenuti e ricadute positive per la qualità della vita della comunità locale allargata. Attualmente nella piana di Fondotoce sono già presenti impianti sportivi gestiti dai proponenti dell'iniziativa (limitatamente ad un campo da golf a 9 buche e a due campi da calcio presso l'abitato), oltre ad attrezzature di leisure e piscine all'interno dei camping village esistenti. La scelta di localizzare le ulteriori funzioni previste dalla proposta di variante nella piana di Fondotoce è determinata da un'analisi di opportunità che ha visto emergere i seguenti fattori positivi: posizionamento strategico territoriale nei pressi dell'intersezione dei due principali sistemi insediativi della Provincia: area della conurbazione dei laghi e area del fondovalle dell'Ossola (che interessa principalmente l'utenza locale), accessibilità dall'area vasta interprovinciale e interregionale servita dal sistema autostradale attraverso il collegamento della A26 con gli svincoli di Baveno e Gravellona Toce, situati a distanza inferiore a 5 km dall'area individuata (per l'utenza allargata al territorio interprovinciale), facilità di connessione territoriale e funzionale con il sistema consolidato di ricettività turistica dell'area dei laghi, identificato con il brand "Lago Maggiore", integrazione diretta con l'offerta di ricettività turistica delle strutture già esistenti di proprietà dei proponenti (che si propone di ampliare e integrare attraverso gli interventi proposti dalla proposta di variante). La realizzazione di questa struttura polifunzionale sarebbe coerente con la realizzazione dell'ampliamento del Residence Isolino collocato sopra l'abitato di Fondotoce che potrebbe incrementare ulteriormente nell’area le presenze turistiche (progetto già attuabile ma sempre rimandato perchè, per poter essere efficace sul mercato turistico, deve necessariamente disporre di strutture di svago e divertimento fruibili direttamente). Nel rettangolo di territorio dove oggi sorgono gli edifici agricoli abbandonati e in parte crollati, si intende realizzare una serie di impianti sportivi con relativi servizi, spogliatoi, bagni, magazzini, palestra, centro benessere e ristorazione. L’intervento prevede la demolizione dei volumi esistenti (la cui caratterizzazione funzionale agrozootecnica non è idonea ai nuovi usi) per poi ricostruirli con forme, posizioni, tipologie, materiali idonei alla conservazione della memoria storica e visiva nel paesaggio della cascina. A questo scopo si prevede che siano mantenuti i silos che caratterizzano la percezione a distanza di quest’area e che vengano recuperate le unità abitative residenziali già oggi esistenti. Per l’accesso all’area si propone la realizzazione di una rotonda sulla SS34 in modo da regolamentare oltre al traffico del centro sportivo anche quello proveniente dal campeggio Continental e dall’area comunale dell’ex Ossolana, migliorando le condizioni di fluidità e sicurezza del traffico. Estratto prgc vigente

 REALIZZAZIONE NUOVO RESIDENCE Sui terreni collocati a monte della strada Fondotoce-Mergozzo, in prossimità dell'accesso al campeggio Continental, disponiamo della proprietà di un'area di mq. 10250 che è stata acquisita con l'intento di realizzare un nuovo residence turistico ricettivo extralberghiero. La struttura beneficerebbe dei servizi offerti dal vicino campeggio Continental , di quelli previsti nella fattoria ex De Antonis e della nuova area sportiva in fase di realizzazione con pista bmx e altre attività ludiche. Il residence potrà contenere unità di ospitalità con previsione delle possibilità di ospitare circa 100 persone.

martedì 8 settembre 2020

LA STAMPA e L' ALPE DEVERO

 Alpe Devero Codelago High Resolution Stock Photography and Images - Alamy

 La Stampa di ieri, in una delle sue pagine locali, torna sul tema della questione " Alpe Devero" e lo fa con un titolo che, come troppo spesso accade, in parte è fuorviante. Non vi è un conflitto tra una protezione assoluta di un territorio e il  progetto di un sua economia anche turistica. Non esiste in quanto da un lato la protezione assoluta è cosa diversa da quella che è l'attuale regolazione normativa dell'area protetta dell'Alpe Devero e dall'altro lato, la definizione di sviluppo turistico, limitata al modello "industriale" del progetto: Avvicinare le montagne" è altrettanto limitante in quanto sposa questo modello come il modello per autonomasia della economia turistica alpina. I lettori, colpiti dal titolo, sono quindi portati a fare subito una scelta di campo molto approssimativa, ma, a questo punto, è difficile che la maggioranza di essi sposi la tesi della protezione  che, lo ripetiamo, in realtà non é assoluta, ma che messa così diventa la madre di tutti i mali. Sarà stata una svista della redazione, sarà stata un' approssimazione "scappata" nella fretta di chiudere un'edizione, ma di fatto è possibile sposare una tesi senza manco dirlo e poi farla passare per cronaca e, bisogna dire che La Stampa in questo è brava.  A questo punto la terza via allo sviluppo o alla crescita, leggetela come volete, diventa la quadratura del cerchio, diversamente impossibile. Non conosciamo questa terza via, anche noi l' apprendiamo attraverso la " Stampa", ma ben venga ogni proposta, purché discussa e discutibile. La cosa più logica sarebbe l'esistenza di un' unica via, quella che non contrappone due modelli, prospettazione quest'ultima fuorviante, ma che invece sarebbe una visione assolutamente possibile e per nulla penalizzante territori protetti sì, ma non in maniera assoluta che è un'altra cosa, così come lo sviluppo turistico industriale è pure un'altra cosa che non deve e non può appartenere ad un' economia sana di una montagna da conservare e non da avvicinare.