martedì 28 novembre 2023

CAMBI CLIMATICI

 Per partecipare, a partire dalle ore 18:00 di giovedi 30 novembre, ciliccare sul LINK


GIOVEDI 30 NOVEMBRE 2023 

ore 18:00

"DISASTRI IDROGEOLOGICI E CAMBIAMENTI CLIMATICI"

Perchè l'entità dei disastri si è andata progressivamente ampliando ?



I cambiamenti climatici fanno vacillare le nostre "certezze" sul nostro modello di sviluppo e di vita.

webinar tenuto da:

                                            LUCA MERCALLI                                            Climatologo e divulgatore scientifico

MICHELE MUNAFO'

Ricercatore ISPRA, esperto sul consumo di suolo.

GIOVANNI DAMIANI

Biologo, gia' direttore ANPA e presidente GUFI (Gruppo unitario foreste italiane)

PAOLO BERDINI

Urbanista

A cura di

ENRICO DEL VESCOVO

Consigliere nazionale di Italia Nostra e presidente della sezione Castelli Romani. 

martedì 21 novembre 2023

UNA PROVINCIA OPACA

 




E' finito in un niente di fatto l'incontro che la nostra Sezione ha avuto nei giorni scorsi con la Responsabile del procedimento di VIA di Cava Lorgino. Moderatore il Capo Gabinetto del Presidente, le posizioni delle parti non si sono schiodate di un millimetro. Italia Nostra ferma e convinta della sua posizione che chiede accesso ai documenti della Conferenza, forte di norme di legge che lo prevedono. La Provincia ferma a negarlo o comunque a differirlo sine die, per ragioni che, se abbiamo bene inteso sarebbero di opportunità e non tanto di legittimità. Tradotto diversamente , si temerebbe che atti soggetti a pubblicazione siano da noi divulgati e quindi nè li si pubblica, nè si consente di vederli. Ogni commento è superfluo. Italia Nostra non demorde, oggi ha formalmente chiesto al Responsabile della trasparenza dell'Ente Provincia di pronunciarsi in merito. Se le porte rimarranno chiuse, si andrà altrove. Qui sotto postiamo la richiesta.

ITALIA NOSTRA VCO


21/11/2023

Prot. 37/23

Spett. Provincia del

Verbano/Cusio /Ossola

Al Responsabile del Servizio Trasparenza

V.LE INDUSTRIA 25

VERBANIA – FONDO TOCE

Tramite Pec

Ogg: Trasperanza atti dei procedimenti di VIA.

In relazione alla procedura di VIA in corso riferita al progetto estrattivo denominato Cava Lorgino, questa Associazione, a seguito di richiesta, è stata ammessa ad intervenire ai lavori della Conferenza.

Il sito di Codesto Ente, a differenza invece di quanto opera lo stesso Ministero dell’Ambiente per i procedimenti di sua competenza, non ha mai provveduto ad assicurare la tempesitiva pubblicazione degli atti di Conferenza, ma solo dei progetti e, a seguito di nostra recente sollecitazione, anche dei soli pareri dichiarati definitivi. Quanto alle osservazioni pervenute, si assiste al singolare comporamento per cui vengono citate sul sito, ma non rese estensibili se non attraverso accesso diretto presso gli uffici dell’Ente.

Al fine di sopperire alla mancanza di conoscenza pubblica degli atti di Conferenza, la scrivente Associazione ha chiesto la possibilità di accedervi.

A tale richiesta è stato opposto un rifiuto, o meglio preannunciato un differimento sine die, ossia sino alla conclusione del procedimento.

E ‘ evidente che questi fatti ostacolano e impediscono che l’Associazione possa intervenire in Conferenza con piena conoscenza della documentazione, vanificando in gran parte la possibilità di portare un contributo positivo.

Tutto ciò, a nostro avviso, contrasta con le disposizioni normative contenute sia nella legge generale sul procedimento e nel regolamento attuativo, sia nelle disposizioni di VIA contenute nel D. Lgs. 152/2006.

Ci è parso capire che l’opposizione alla estensione degli atti non tanto sia sorretta da riferimenti normativi, quanto piuttosto da ragioni di opportunità, ossia dall’esigenza di garantire un clima della Conferenza tale per cui siano escluse interferenze esterne. Abbiamo, ma inutilmente, replicato che una delle ragioni che sorreggono l’esigenza della trasparenza è proprio quella, attraverso un’ ampia e diffusa conoscenza del procedimento, di poter evitare interferenze indebite.

A nulla sono valse le nostre rimostranze e le nostre richieste, che riteniamo legittime, rimangono disattese.

Inutile risulta quindi l’ammissione alla Conferenza, una concessione senza effetti se non vengono rimossi gli ostacoli alla conoscenza piena dei suoi atti.

Per le ragioni tutte esposte, chiediamo che il Responsabile della Trasparenza degli atti di Codesto Ente si esprima in merito e possa rimuovere gli ostacoli all’estensione pubblica degli atti delle Conferenze di VIA.

In attesa di riscontro, si ringrazia per l’attenzione .

Il Presidente


mercoledì 8 novembre 2023

COSSOGNO: COMUNE "DISTRATTO" e tante altre " distrazioni"

 

La notizia ci era nota, ora anche La Stampa l'ha pubblicata e la vicenda dell'edificio di proprietà comunale, trasformato senza autorizzazione in zona Parco soggetta a tutela paesaggistica, è finito sotto ordinanza di demolizione. La vicenda avrà, naturalmente, un lungo percorso: ricorsi, appelli al loro esito, richieste di sanatorie, risvolti penali e altro, difficile che dall'oggi al domani l'edificio verrà demolito, ma forse non è questo il punto, quanto piuttosto quello che ci fa porre una riflessione, più d'una per verità, sull'operato dei Comuni in materia urbanistico/edilizia. Sono stati molti i casi che sono stati portati alla nostra attenzione in questi ultimi casi e quando siamo andati a vedere le carte, sempre o quasi , ci siamo trovati di fronte a comportamenti amministrativi dove le regole ci sono parse più una variabile indipendente, cui facilmente non prestare attenzione e non invece un obbligo cui la pubblica amministrazione deve osservarle. Se facciamo un elenco delle vicende a noi note esso è relativamente lungo e lo possiamo anche stendere e commentare, al netto del caso che già è oggetto di questo post:

Vogogna: autorizza in aree a destinazione esclusivamente agricola depositi di ingenti materiali di scarti provenienti da scavi di cave. Sono passati più di 10 anni e i depositi sono ancora lì, passando da illegittimi a illegali .

Verbania : Autorizza sul Piano Grande l'impianto ludico/sportivo per la pratica della bici cross, con relativi edifici di servizi. Al netto delle prescrizioni del Piano Paesaggistico regionale che lo avrebbe impedito, gli edifici vengono concessi in violazione delle norme del PRG della città che indica le zone come inedificabili in assoluto per rischio esondazione.

Stresa: Autorizza in area cimiteriale, la trasformazione, previo abbattimento di edifici ad uso artigianali, in un edificio residenziale con un incremento volumetrico inammissibile dalla norma. Di più, dopo qualche anno, consente il cumulo, non ammesso, di altri bonus e l'edificio cresce ancora.

Stresa: In area boscata concede la trasformazione di un capanno esistente in un edificio residenziale. Il piccolo capanno viene abbattuto e al suo posto nasce una villa con piscina e autorimesse non conteggiate nell'incremento volumetrico ammesso. L'attuatore ci mette poi di suo e costruisce anche di più. L'area boscata sparisce e l'ambito viene urbanizzato da strada di accesso e quant'altro.

Mergozzo: Consente la trasformazione ( ammessa ) di edificio esistente presso la spiaggia della Rustica, in edificio residenziale turistico. Lo fa intendendo a suo modo le regole e l'edificio cresce ben oltre l'ammissibile per forma e volumi.

Stresa: Autorizza la trasformazione di una Villa in una struttura alberghiera, cosa ammessa. L'obbligo inderogabile di realizzare e cedere posti auto pubblici, non normativamente monetizzabili, non lo fa rispettare, anzi dichiara di non volerlo rispettare e , senza neanche pubblicare la relativa delibera, monetizza il tutto a prezzi di saldo.

Qualcuno dirà che le norme sono sempre difficili e richiedono un'attività interpretativa. Certo , sarà anche vero, peccato che la Pubblica Amministrazione non è la Cassazione e non gli spetta interpretare, ma applicare e poi come mai tutte le "interpretazioni" finiscono in cavalleria , cioè sempre a favore della parte non pubblica ? Si dirà che l'Amministrazione ha paura dell'abuso d'atti di ufficio, tema attuale per la sua abolizione, ma mi pare che di paura dimostra non non averne, anzi firma e controfirma, incurante dell'abuso d'atti, ma anche delle attestazioni di conformità che sottoscrive con assoluta incuranza del falso.

Cossogno, la Sovrintendenza ordina di demolire il nuovo mini albergo di Cicogna

Lo stop ai lavori perché non c’erano tutti i permessi è arrivato che i cantieri erano finiti. Ora Il Comune fa ricorso al Tar

Il mini albergo di Cicogna è finito ma per ora resta chiuso

giovedì 2 novembre 2023

VERBANIA PALLANZA: IL PORTO CHE AVANZA

Dopo il collasso del porto galleggiante di fronte a Villa Taranto, colpevole una tempesta tipo Vaia, con conseguente perdita di soldi pubblici, dopo diversi annunci di ricostruzione di quel porto per opera di investitori privati, progetto di cui si è persa traccia, adesso arrivano altri volenterosi privati disposti a investire circa 7 milioni di euro, giusto quanto speso ad oggi per quello inutilizzabile di Stresa, per farne uno nuovo di fronte al lido di Suna, una specie di isola galleggiante  con una capacità di circa 160 posti barca. Il progetto è in questi mesi all'attenzione della Conferenza di VIA preso il Ministero dell'Ambiente. Non se ne sapeva molto o quasi niente, tanto che il relativo avviso per raccogliere osservazioni, in scadenza il giorno 06 dello scorso ottobre, è andato deserto. Sappiamo che sono state chieste molte integrazioni al progetto in esame ( sono scaricabili sul sito del Ministero) , progetto che, a prima vista, suscita una qualche fondata perplessità : la dimensione, la collocazione, gli effetti conseguenti alla sua modalità di gestione, la soluzione tecnica prevista ( il galleggiamento), la mancata presentazione di alternative possibili, quali la ricostruzione del porto collassato e non impossibili : Feriolo/Fondotoce, sono tutte questioni sulle quali la nostra Associazione dovrà fare qualche riflessione e, nel caso, una qualche azione per evitare la costruzione di un'opera che certamente andrebbe a modificare fortemente i caratteri identitari della costa di Pallanza: da riva e da lago. Questo non significa  essere contrari a priori, ma c'è un modo nelle cose e bisogna approfondire perché questo criterio latino venga rispettato. Come prima azione chiederemo l'ammissione della Associazione nella conferenza in corso così che l'incidente dell'avviso che nessuna ha visto non si ripeta un'altra volta.