giovedì 2 novembre 2023

VERBANIA PALLANZA: IL PORTO CHE AVANZA

Dopo il collasso del porto galleggiante di fronte a Villa Taranto, colpevole una tempesta tipo Vaia, con conseguente perdita di soldi pubblici, dopo diversi annunci di ricostruzione di quel porto per opera di investitori privati, progetto di cui si è persa traccia, adesso arrivano altri volenterosi privati disposti a investire circa 7 milioni di euro, giusto quanto speso ad oggi per quello inutilizzabile di Stresa, per farne uno nuovo di fronte al lido di Suna, una specie di isola galleggiante  con una capacità di circa 160 posti barca. Il progetto è in questi mesi all'attenzione della Conferenza di VIA preso il Ministero dell'Ambiente. Non se ne sapeva molto o quasi niente, tanto che il relativo avviso per raccogliere osservazioni, in scadenza il giorno 06 dello scorso ottobre, è andato deserto. Sappiamo che sono state chieste molte integrazioni al progetto in esame ( sono scaricabili sul sito del Ministero) , progetto che, a prima vista, suscita una qualche fondata perplessità : la dimensione, la collocazione, gli effetti conseguenti alla sua modalità di gestione, la soluzione tecnica prevista ( il galleggiamento), la mancata presentazione di alternative possibili, quali la ricostruzione del porto collassato e non impossibili : Feriolo/Fondotoce, sono tutte questioni sulle quali la nostra Associazione dovrà fare qualche riflessione e, nel caso, una qualche azione per evitare la costruzione di un'opera che certamente andrebbe a modificare fortemente i caratteri identitari della costa di Pallanza: da riva e da lago. Questo non significa  essere contrari a priori, ma c'è un modo nelle cose e bisogna approfondire perché questo criterio latino venga rispettato. Come prima azione chiederemo l'ammissione della Associazione nella conferenza in corso così che l'incidente dell'avviso che nessuna ha visto non si ripeta un'altra volta.  


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