Un villaggio fantasma della Svizzera presto diventerà un albergo diffuso
Con appena dodici
residenti, Corippo è il comune più piccolo della Svizzera. E
per evitare che presto diventi una città fantasma, i
«superstiti» hanno elaborato un piano per trasformare l'intero
villaggio del Canton Ticino in una località turistica. Anzi,
in un unico grande albergo con la lobby nella piazza del
municipio, la reception dell'osteria, viottoli al posto dei
corridoi e le case in pietra come stanze.
Insomma, un hotel
sparpagliato fra i sette chilometri quadrati che occupa la
cittadina svizzera citata per la prima volta in un testamento
del 1224 anche se istituita come Comune solo sei secoli dopo,
nel 1822, con lo scorporo della località dal comune di
Vogorno.
Il primo cottage, Casa
Arcotti, è stato aperto a fine luglio. Le altre case/camere -
tutte in pietra con i caratteristici tetti in pioda, di
origine ottocentesca - sono in fase di ristrutturazione e si
prevede l'apertura ufficiale dell'hotel diffuso entro il 2020.
Una attesa «rinascita» che costerà complessivamente 5,2
milioni di euro.
Oltre a voler creare un
albergo diffuso, realtà già affermata in Italia, la Fondazione
Corippo 1975 intente «valorizzare le
risorse locali anche attraverso il recupero di attività
agricole tradizionali, la messa in funzione di antichi
processi produttivi e la produzione di alimenti destinati al
consumatore locale. Questi interventi permetteranno di
promuovere un’offerta turistico residenziale di nicchia: un
turismo dolce legato al vivere rispettando l’ambiente, alla
riscoperta del coltivare, macinare, conservare, cuocere e
macerare, oltre che salvaguardare le architetture e le
bellezze naturalistiche locali».
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