venerdì 8 febbraio 2019

VOGOGNA: L'ORDINANZA ELASTICA






Oggi, leggendo "La Stampa", pagina locale di Novara e VCO, apprendiamo che il Comune di Vogogna ha escogitato un' altra diavoleria per consentire il prolungamento, sino alla realizzazione dei previsti profitti aziendali, delle occupazioni temporanee di terre agricole che si protraggono da oltre 5 anni. Una provvidenziale proroga dei termini di esecuzione dell' ordinanza di sgombero, evita così effetti penali e consente, stante quanto leggiamo, di commercializzare i materiali illegittimamente lasciati provvidenzialmente depositare per essere poi utilizzati nei lavori di bonifica del sito Enichem; una disgrazia per molti che diventa una provvidenza per qualcuno. Una storia dunque tutta locale che, se mai si concluderà così come sembra delinearsi, avrà permesso di passare sopra ogni previsione pianificatoria esistente in quel comunetto, ma di garantire ugualmente, anzi proprio per questo, profitti aziendali diversamente non possibili. Se qualcuno volesse smentire questa ricostruzione del fatto ne sarei molto contento, ma non credo lo si possa. Verrebbe da dire, secondo un noto proverbio, che le leggi si applicano sempre nei confronti dei nemici, mentre generalmente si interpretano nei confronti degli amici, naturalmente la interpretazione, in questi casi, non è mai restrittiva, ma piuttosto il contrario. Mi si obietterà che non ho nessuna prova della amicizia eventualmente intercorsa o in corso tra il responsabile di quel Comune e quello della ditta che ha fruito delle benevoli interpretazioni. E' vero, li conosco un poco, ma non so se sono amici, non posso giurarlo. Vi è però un altro risvolto della vicenda che se non tocca le amicizie tocca le conoscenze , o meglio, le appartenenze. Mi riferisco al fatto che il progettista di quel deposito così velocemente e benevolmente concesso era e credo sia ancora un amministratore del medesimo Comune. Di più, era, e credo lo sia ancora, un assessore con delega ai lavori pubblici.Ora il caso vuole che la legge, ma anche qui sarà stata interpretata con un occhio di riguardo, vieta espressamente che un soggetto rivestito di tal delega, possa svolgere attività professionale nel comune dove appunto esercita la delega. Quindi se le amicizie non hanno contato, qualche cosa altro avrà contato e i risultati ci sono: 6 anni la durata prevista ormai del primo deposito e, per ora 5 anni del secondo . Dal 2013 ad almeno il 2022 la montagna artificiale, tutta intera o buona parte starà lì, questo dovrebbe essere certo, mentre tutto il resto, come abbiamo visto, è sempre incerto.






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