domenica 15 agosto 2021

AL LUPO AL LUPO

  

L'episodio accaduto l'altro ieri all'alpe Devero, apre un nuovo fronte del contrasto, per ora di posizioni, tra il lupo che ricolonizza i territori di suo storico insediamento, e gli avversari di questa ricolonizzazione, in primis gli allevatori, che sembrano decisi ad ottenere il contenimento della specie. Il contrasto che, sotto un certo punto di vista, potrebbe anche essere comprensibile, si è però espresso in forme "non convenzionali", ossia attraverso una manifestazione di ostilità verso altri uomini, quasi che alla presentazione di un libro, peraltro dedicato all'infanzia, possa venir attribuita la possibilità di diffondere la presenza del lupo. Certo che non è così, ma evidentemente i fautori della manifestazione hanno colto il pretesto dell'evento per dare risalto alla loro protesta, poco a nulla a loro importando il libro che veniva promosso dal suo autore. Sin qui dunque la cronaca della giornata dedicata al lupo: pro e contro. Probabilmente la questione dovrà essere presa in considerazione in maniera più seria di quanto in genere si fa. Innanzitutto bisognerebbe che venissero messi a disposizione i numeri. Esiste un reale e attendibile censimento della presenza del lupo lungo l'arco delle alpi Lepontine ?  Si conoscono i numeri delle predazione accertate a carico del lupo ? Quante sono state le vittime delle aggressioni distribuite nel tempo ? Con quali modalità le aggressioni si sono consumate ? Qual' è dunque la curva del fenomeno, letta nel corso degli ultimi anni?  Domande semplici, forse meno semplice è la raccolta dei dati, ma se non si conosce la reale portata del fenomeno , come si fa a parlare con cognizione. Si rischia di gridare: " al lupo, al lupo" e magari il lupo manco c'é e poi, quando magari arriverà, sarà inutile gridare. Per ora si grida, persino si manifesta intolleranza, ma qual'è la situazione ? Ecco, anche senza voler parteggiare per gli uni o per gli altri, bisognerebbe sapere qualche cosa di più. Ho l'impressione che essendo la colonizzazione recente, vi siano delle situazioni più serie altrove, cioè dove da più tempo l'insediamento del lupo si è consolidato e forse, dove sono stati affinati sistemi di convivenza più efficaci. Certo che la presenza del lupo richiede nuove pratiche, anche nuovi oneri a carico di coloro che rischiano di essere le uniche vittime, cioé gli allevatori, ma il lupo non è di nessuno, è dello Stato e quindi, se lo vogliamo tenere, come credo lo vogliamo dopo tanta attesa, è giusto che il proprietario se ne faccia carico. Ci saranno nuovi oneri dunque per gli allevatori, ma dovranno essere equamente compensati dal padrone del lupo. Quel che è certo è che, in questa diatriba, poco o nulla c'entrano gli autori e gli editori che qualcuno ora vorrebbe indicare come responsabili della diffusione del predatore: Cappuccetto Rosso è solo una favola per bambini.                      

 

 

CI          

Nessun commento: