domenica 17 dicembre 2023

MONTAGNE : AVVICINARLE E DEMOLIRLE- due facce dello stesso problema.


Il Presidente Cirio è stato ospite nei giorni scorsi al tavolo organizzato da Asso Graniti circa le prospettive del settore nell'ambito delle aree estrattive dell'Ossola. A leggere il comunicato dello stesso Asso Graniti, grande sarebbe la soddisfazione dell'Associazione per le rassicurazioni avute dal Presidente . In particolare  è stato annunciato, ma già se ne parlava nei corridoi del grattacielo, che dal "famigerato" Prae: Piano Regionale delle attività estrattive, verrà stralciato il settore estrattivo riferito alla pietre ornamentali e quindi via libera per tutti. In realtà il tanto famigerato Prae tutto poteva essere, ma di certo non era, nei fatti, uno strumento di regolazione e di pianificazione, quanto piuttosto un contenitore che avrebbe consentito di fare pressoché tutto: come e più di adesso. Ma allora dove stà il problema, dove sta la ragione che vede la Gentil Presidente di Asso Graniti, ringraziare tanto calorosamente e pubblicamente il Presidente Cirio, persona che di suo ha quello che non riuscirà mai a litigare con nessuno ?  Probabilmente, la ragione vera sta nel non detto, ossia nel timore che l'attuale Prae non possa arrivare al traguardo così come tanto generosamente confezionato (si pensi che in relazione alla vicenda della cava Lorgino di Crevoladossola, dove oggi sono in discussione 4 milioni, di mc., il Piano ne assegnerebbe 6 milioni). In altre parole, questo piano, tanto generoso, potrebbe aver trovato ostacoli poco superabili da parte di altre amministrazioni, in particolare quelle che presidiamo i beni culturali e del paesaggio. D'altra parte il riferimento al Piano Paesaggistico Regionale non manca nel comunicato di Asso Graniti. Quindi con tutta probabilità, il PRAE, così come era stato oggetto di stesura, sarebbe andato non solo bene, benissimo, ma il timore di un suo più che necessario ridimensionamento, avrebbe "imposto" un rinvio sine die, così che possano continuare a fare quello che hanno sempre fatto: demolire montagne con pochi e scarsi controlli. Perchè alla fine, anche questo è un punto fondamentale: i recuperi ambientali che dovrebbero seguire progressivamente le attività estrattive, molte volte vengono rinviati con la giustificazione che per le stesse attività viene chiesto il rinnovo estrattivo e così il tempo passa e il degrado ambientale prosegue. Anche di questo vorremmo che la Gentil Presidente ci parlasse, così come dell'eccessiva e forse inopportuna esposizione del suo settore industriale con i soggetti di Governo. Vero è che devono essere ascoltati, ma questo vale per tutti e poi a decidere bisognerebbe lasciare soli i decisori.                

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