lunedì 21 maggio 2018

BELGIRATE-CONELLI II PARTE


Ci eravamo rivolti, con dovuto garbo, al Sindaco del Comune di Belgirate, perorando la causa del giardino di Villa Conelli. In particolare ci pareva che dedicare questo giardino ad un rospo non fosse poi il modo migliore di valorizzarlo, né tanto meno fosse un modo opportuno quello di richiamare tale specie anfibia, ma comunemente sgradevole, come simbolo riconosciuto di una comunità. Il Sindaco ci risponde, non l'avrei dato per certo, e la sua risposta ve la postiamo integralmente. Come però immaginavamo ha difeso la scelta delle modifiche previste dal progetto del giardino di Villa Conelli, anche se con una piccola apertura rispetto a quanto gli avevamo chiesto. Tuttavia, manco passa un giorno e un'ordinanza dello stesso Sindaco decima il patrimonio arboreo del giardino. Un tecnico, ben noto in casi analoghi, legittima con la sua relazione, la necessità che alcuni esemplari siano abbattuti. Non possiamo contestare la validità di quella relazione, foss'anche la più fasulla al mondo. Tuttavia una domanda la poniamo. Perché tanta fretta ? Perché avendo progettato modifiche ad un giardino, il progetto non sia curato dello stato delle piante ? Sarebbe stato più che naturale, addirittura necessario e quel progetto, urgenza a parte, cosa che si infila dappertutto, avrebbe avuto un vaglio migliore e non un visto affrettato. Torniamo sull'urgenza; la si usa per evitare autorizzazioni e fare le cose talmente in fretta che quando qualcuno se ne accorge è tardi. Questa è la regola generale; non vogliamo dire che in questo caso sia stata usata, ma neppure possiamo dire che non sia stata usata. Ci pare un modo di procedere quanto meno dubbio; d'altra parte ormai le piante le abbattono le ordinanze e non muoiono più per anzianità o per colpi di vento.











               

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