Appello a tutti i Parlamentari: BASTA CONDONI EDILIZI!
Italia Nostra ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a fico_r@camera.it, presidente@pec.governo.it, delrio_g@camera.it
Chiediamo ai parlamentari di stralciare dal Decreto Genova, in discussione alla Camera, ogni ipotesi di condono edilizio per Ischia.
La scarsa qualità dell’edificato costruito abusivamente nelle aree interessate da vincolo idrogeologico e paesaggistico dell’isola d’Ischia, ha amplificato gli effetti disastrosi dell’evento sismico del 21 agosto 2017.
L’art. 25 - inserito nel DL 109 del 28 settembre 2018 (“Decreto Genova”), in discussione al Parlamento per favorire la ricostruzione delle aree colpite dal sisma - sancisce l’ammissibilità al condono di tutte le istanze di sanatoria riguardanti le edificazioni abusive realizzate sull’isola di Ischia dal 1983 al 1993 in gran parte non suscettibili di sanatoria secondo le limitazioni della legge 724/94, e tutte quelle abusivamente realizzate dal 1993 al 2003 del tutto escluse in applicazione della legge 326/03.
Come rilevato da un sondaggio di Ipsos del febbraio 2018, il 58% degli italiani è contrario al condono edilizio. È ora di dire basta a condoni ad Ischia e nel resto dell’Italia.
Con il provvedimento attualmente in discussione al Parlamento, si vorrebbe calare una pietra tombale su tutti gli abusi perpetrati sull’isola d’Ischia, permettendo una sanatoria generalizzata delle costruzioni illegali realizzate in un’area gravata dai vincoli paesaggistici e idrogeologici, concedendo forti riduzioni delle sanzioni economiche previste dalle leggi, e così sfruttando un disastro naturale annunciato da decenni. La norma introdotta presenta evidenti aspetti di illegittimità costituzionale, introducendo disposizioni di favore per i residenti nei territori dei Comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio d’Ischia, e sopra ogni cosa, essa confligge con i principi di salvaguardia del paesaggio sanciti dall’art. 9 della Costituzione.
Si chiede a tutti i parlamentari di votare per la cancellazione della norma e cogliere l’opportunità di trasformare una tragedia annunciata in una grande occasione per il riassetto razionale del territorio, rilanciando il primato della pianificazione paesaggistica e territoriale.
ITALIA NOSTRA
Italia Nostra ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a fico_r@camera.it, presidente@pec.governo.it, delrio_g@camera.it
Chiediamo ai parlamentari di stralciare dal Decreto Genova, in discussione alla Camera, ogni ipotesi di condono edilizio per Ischia.
La scarsa qualità dell’edificato costruito abusivamente nelle aree interessate da vincolo idrogeologico e paesaggistico dell’isola d’Ischia, ha amplificato gli effetti disastrosi dell’evento sismico del 21 agosto 2017.
L’art. 25 - inserito nel DL 109 del 28 settembre 2018 (“Decreto Genova”), in discussione al Parlamento per favorire la ricostruzione delle aree colpite dal sisma - sancisce l’ammissibilità al condono di tutte le istanze di sanatoria riguardanti le edificazioni abusive realizzate sull’isola di Ischia dal 1983 al 1993 in gran parte non suscettibili di sanatoria secondo le limitazioni della legge 724/94, e tutte quelle abusivamente realizzate dal 1993 al 2003 del tutto escluse in applicazione della legge 326/03.
Come rilevato da un sondaggio di Ipsos del febbraio 2018, il 58% degli italiani è contrario al condono edilizio. È ora di dire basta a condoni ad Ischia e nel resto dell’Italia.
Con il provvedimento attualmente in discussione al Parlamento, si vorrebbe calare una pietra tombale su tutti gli abusi perpetrati sull’isola d’Ischia, permettendo una sanatoria generalizzata delle costruzioni illegali realizzate in un’area gravata dai vincoli paesaggistici e idrogeologici, concedendo forti riduzioni delle sanzioni economiche previste dalle leggi, e così sfruttando un disastro naturale annunciato da decenni. La norma introdotta presenta evidenti aspetti di illegittimità costituzionale, introducendo disposizioni di favore per i residenti nei territori dei Comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio d’Ischia, e sopra ogni cosa, essa confligge con i principi di salvaguardia del paesaggio sanciti dall’art. 9 della Costituzione.
Si chiede a tutti i parlamentari di votare per la cancellazione della norma e cogliere l’opportunità di trasformare una tragedia annunciata in una grande occasione per il riassetto razionale del territorio, rilanciando il primato della pianificazione paesaggistica e territoriale.
ITALIA NOSTRA
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