Serata dedicata al tema del degrado urbano che, a dispetto del nome e della fama, coinvolge e non poco la cittadina sul lago. Stresa insomma sembra che abbia perso il passo, che non sappia fare del suo passato virtù, anzi, forse, non vede l'ora di liberarsi di certe immagini del passato che, anziché nobilitarla, sembrano infastidirla, almeno imbarazzarla. Sta volta l'oggetto che, nell'ambito delle settimane sui beni cultutrali promosse da Italia Nostra, abbiamo preso in esame è stato l'abbandonata stazione della dismessa ferrovia Stresa/Mottarone. Da decenni il degrado si consuma accanto ad una delle porte di accesso del turismo, anzi si accentua e lo stato di abbandono non sembra mai finire. La serata, abbastanza partecipata, ma gli assenti sono sempre gli Stresiani doc, ha fatto il punto, non solo dal punto di vista della carrelata storica accompagnata da immagini di archivio ma anche da quello giuridico circa la effettiva proprietà del bene e da quello urbanistico, inquadrando e illustrando un po' tutte le problematiche che sembrano essere la causa, a parte la volontà umana, dello stato attuale. Non è mancata una prospettiva circa il futuro possibile, anche se non immediato, a partire dal Piano Paesaggistico Regionale che ha posto le premesse per una rivisitazione, in positivo, dello strumento di pianficazione locale anche riguardo il bene di cui parliamo. Quando ? Non lo sappiamo, i tempi non saranno brevi e quanto alle volontà, queste sono al momento imperscrutabili; infatti il confronto con l'Amministrazione locale, alla fine, è mancato. Per parte nostra l'impegno continuerà.
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