giovedì 2 gennaio 2020

PIANTE SOTTO ORDINANZA



Il continuo stilicidio di ordinanze sindacali per l'abbattimento di piante di alto fusto ci aveva indotto a indirizzare, giorni or sono, una nota alla Sprintendenza ed alla Regione, lamentandone l'abuso. Ora il Comune di Stresa ordina di abbattere 14 piante di alto fusto, tutte in ambito di vincolo e senza rispettare la procedura ordinaria. La cosa ci ha indotto a chiedere, ove fosse ancora in tempo, la sospensione dell'efficacia di quei provvedimenti e l'intervento degli Organi superiori in materia. Vi allego la nota inviata oggi.


ITALIA NOSTRA
Sezione Verbano Cusio Ossola

02/01/2020

Prot. 0120


Spett. Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio
 per le Province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli
P.zo Chiablese P. za S.Giovanni 2
10122 TORINO

Spett. Regione Piemonte
Direzione ambiente tutele e governo del territorio
Settore territorio e paesaggio
C.so Bolzano 44
TORINO

Spett. Comune di Stresa
All’attenzione del Sig. Sindaco
SEDE


Ogg: Patrimonio arboreo in ambiti di vincolo. Ordinanze urgenti di abbattimento.


Con precedente nota n. 2319 del 09/12/2019 questa Associazione lamentava un diffuso utilizzo da parte dei Sindaci dell’ordinanza quale strumento normale per procedere ad abbattimenti di piante di alto fusto, sia radicate su proprietà pubbliche che su proprietà privata.
Constatiamo ora che il Comune di Stresa ha emesso due recentissime ordinanze, ora visibili alla pagina dell’albo elettronico del medesimo Comune, con le quali, in ambiti di vincolo, viene disposto l’abbattimento complessivamente di 14 esemplari di alto fusto.
E’ evidente che non ricorrono gli estremi né dell’urgenza, né del pericolo imminente. In un caso infatti, essendo in corso il restauro dell’edificio, ben avrebbe potuto la richiesta essere inoltrata in uno con quella di autorizzazione paesaggistica riguardo l’edificio medesimo, nell’altro caso poi, è inverosimile che ben 12 piante di alto fusto si siano venute a trovare improvvisamente nella condizione di costituire un pericolo grave e tanto imminente tale da evitare il ricorso a procedure autorizzative ordinarie.
Più grave ancora è poi il fatto che con le emesse ordinanze nulla venga disposto riguardo eventuali ripristini sostitutivi degli abbattimenti.
Si segnalano pertanto, con dovuta urgenza i due casi citati, qualora e se fosse possibile un intervento degli organi sovraordinati nei confronti del Comune.
Quanto al Comune che ci legge, siamo a chiedere comunque l’immediata sospensione della efficacia dei provvedimenti emessi al fine di non pregiudicare lo stato dei luoghi e di ricondurre i casi nell’ambito delle ordinarie procedure autorizzative.
L’eventuale ordinanza potrebbe poi far seguito ad emesse autorizzazione laddove e solo se le proprietà non dessero seguito ad interventi autorizzati.


Confidiamo nell’attenzione.

Distintamente si saluta

Il Presidente
Piero Vallenzasca

 

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