mercoledì 12 agosto 2020

LA DISINFORMAZIONE

  "La Stampa", alla pagina del VCO e Novara, ospita, ancora una volta, un' intervista al Signor Manoni, uomo della provvidenza che grazie alle sue strutture ricettive che ospitano migliaia di turisti, ha consentito a Verbania di beneficiare di uno dei tanti bonus elargiti dal Governo per " fronteggiare" la pandemia. Nulla questio, ma quello che non si capisce è l'insistenza con la quale la cronista ritorna a mettere in evidenza il fatto, niente affatto vero, che i giudici del TAR abbiano vanificato la richiesta cautelare che Italia Nostra aveva chiesto in sede di ricorso contro la costruzione della pista bmx. Per buona pace sia della cronista che del Sig, Manoni stesso, non ci rimane che ribadire invece che i giudici con la loro ordinanza hanno apprezzato le ragioni cautelari espresse da Italia Nostra. Non lo hanno fatto concedendo la sospensiva, e le ragioni sono state indicate nel grado troppo avanzato di progressione delle opere, ma lo hanno fatto fissando la data dell'udienza di merito, cosa tutt'altro che scontata e che viene anticipata e di molto rispetto a tempi ordinari della giustizia amministrativa. Se qualcuno mette in dubbio le nostre affermazioni , si vada a sfogliare la legge sul ricorso amministrativo e troverà la conferma. Ma c'è di più; nella precedente intervista alla Stampa del Sig. Manoni, giusto di un paio di mesi or sono, veniva dal medesimo ribadita l'intenzione di perseguire il progetto legato al riuso della Cascina Grande, confermando così la sua volontà d perseguire l'intenzione. Ora accade che nella costituzione in giudizio davanti al TAR avverso il ricorso dell'Associazione, Manoni si sia rimangiato quanto aveva affermato alla Stampa, scrivendo che non ha più alcuna intenzione di perseguire il progetto. Di questro fatto, la Cronista si guarda bene di chiedere conto, volendo rimarcare la propria personale opinione assolutamente sbilanciata a favore di una parte e contro un'altra, con buona pace della libera Stampa.

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