venerdì 8 ottobre 2021

DEVERO: TRASPARENZA



Il progetto strategico: "Devero avvicinare le montagne" è il frutto di un connubio pubblico/privato che schiera oltre che gli enti del territorio interessato, anche l'attuale maggior impresa privata operante in loco nel settore turistico/industriale: la "San Domenico sky s.r. l.". La cosa non è né vietata, nè di per sè impropria, ma proprio perché possibile è anche, a nostro avviso, necessario che la trasparenza circa la natura, la composizione e la reale identità dei soggetti che detengono, non solo i poteri di decisione, ma anche i capitali, non tanto della San Domenico sky, ma della società Elevetica che la controlla in misura totale, sia massima. Almeno questo è quello che noi abbiamo pensato e che abbiamo anche rappresentato all'autorità di governo locale nei mesi scorsi. Ora dobbiamo dire che, al momento, una risposta chiara circa la fondatezza o meno della nostra tesi, non l'abbiamo avuta, ma ci rispondono che sono in corso approfondimenti. Vedremo quindi se e come ci saranno sviluppi. Per ora pubblichiamo qui integralmente il testo di quanto abbiamo indirizzato all'autorità di governo.










04/06/2021


Prot. 15/21


Spett. Ufficio Territoriale del Governo

Prefettura del Verbano Cusio Ossola

All’attenzione personale del Signor Prefetto

Verbania- Pallanza

VB

a mezzo posta certificata

protocollo.prefvb@pec.interno.it


Ogg: Accordo di programma strategico tra: Provincia del Verbano/Cusio/Ossola-Comuni di: Varzo/Trasquera/Baceno/Crodo.

Protocollo d’intesa con San Domenico Sky srl.

Profili di eventuali irregolarità dell’azione pubblica.

E’ noto che l’Ente Provincia del Verbano/Cusio/Ossola e i Comuni di Varzo, Trasquera, Baceno e Crodo, hanno stipulato tra loro, ai sensi dell’art. 19 ter della L. R. n. 56/77 e s.m. un accordo di programma, finalizzato, una volta approvata la Valutazione Ambientale e ottenuti i finanziamenti necessari, all’attuazione di investimenti, pubblici e privati, per la razionalizzazione e l’integrazione del sistema infrastrutturale turistico delle Valli Divedro e Antigorio. Questo accordo è denominato: “Avvicinare le montagne”.

Il programma è molto ambizioso, tanto da ipotizzare un piano strategico che prevede investimenti complessivi per circa 170 milioni di euro, dei quali oltre 50 a carico della parte pubblica, fatto salvo il conseguimento di ulteriori risorse pubbliche attraverso il Recovery Fund.

Con un protocollo di intesa, la San Domenico Ski srl con sede in Varzo VB, soggetto proponente iniziale dell’iniziativa e previsto attuatore del programma, è stato individuato quale curatore dell’accordo di programma stesso, con ogni onere e incombenza riferita alla predisposizione di tutti gli atti progettuali necessari per affrontare la fase di VAS che il programma deve superare ed ora è in itinere.

La delibera del Consiglio Provinciale n.8 del 26/02/2018, così infatti recita:

Il Piano Strategico, che rappresenta lo scenario di riferimento con la sintesi delle valutazioni preliminari e definisce le priorità di intervento, è stato predisposto, a cura della San Domenico Ski srl sulla base degli impegni sottoscritti con il Protocollo di Intesa”……..

Vista la documentazione finale aggiornata, redatta da tecnici abilitati incaricati a cura dalla stessa San Domenico Ski srl (soggetto attuatore del Protocollo di Intesa)”……..

La San Domenico Sky srl, non è parte dell’accordo di programma che coinvolge solo i soggetti pubblici, ma è destinataria del “protocollo di intesa”, di cui non si conosce il testo, né la forma con la quale è stato redatto e siglato.

La San Domenico Ski srl è una società con capitale sociale di euro 40.000, amministratore: Malagoni Franco nato a Cunardo VA il 16/07/1945, residente in Lugano CH e dalle visure effettuate, la società risulta totalmente partecipata dalla Mibafim Investments SA con sede in Lugano, società anonima, il cui amministratore fiduciario risponde al nome del medesimo Malagoni Franco.

Considerata la natura della società e il diritto Cantonale nel quale opera, non è possibile né accedere ai bilanci, né conoscere la compagine sociale della Mibafim.

Quel che soltanto risulta è che la medesima Mibafim Investments SA è, a sua volta, partecipata da altra società denominata: F.M. fiduciara e anche tra queste due ultime società citate ci potrebbe essere un rapporto di controllo a sensi dell’articolo 2359 del C.C. italiano, se è vero che l’ultima risulterebbe partecipata da soggetto in rapporto stretto di parentela con Malagoni Franco.

Osserviamo che da quanto iscritto a bilancio 2019 della San Domenico Ski srl, questa è indebitata nei confronti della società controllante per una somma superiore alle proprie immobilizzazioni materiali che sono iscritte a bilancio per oltre 35 milioni di euro, contro quasi 39 milioni di debiti infruttiferi per i quali non è dato conoscere, dalla lettura della nota integrativa, nessun elemento riguardo il piano di rimborso, pur in presenza della norma che prevede che: "Le piccole e medie società devono indicare nella nota integrativa l’ammontare dei debiti con vita residua superiore ai cinque anni…..”

La nota integrativa si limita infatti ad indicare che il rimborso non è previsto nei dodici mesi successivi la chiusura del bilancio, né è prevedibile che lo sia a medio termine stante la consistenza dello stesso e i risultati di bilancio della San Domenico Sky che, dati 2019, ha un attivo di poco più di tre mila euro.

L’assoluta impossibilità di accesso ai dati di bilancio della società controllante non consente di fare alcuna previsione o ipotesi circa la futura sorte del prestito accordato dai soci:ossia la sua sostenibilità, la sua trasformazione in aumento di capitale della controllata o che altro.

Sin qui quanto è argomentabile sulla base dell’accesso ai pubblici registri.

La domanda che poniamo è se l’instaurato rapporto fiduciario, che si potrebbe definire “strumentale”, tra gli Enti pubblici territoriali firmatari l’accordo di programma e una società di capitali, con sede e residenza in Italia, ma controllata interamente da altra società regolata dal diritto Svizzero e coperta dall’anonimato, sia stato possibile senza l’espletamento di un’indagine istruttoria penetrante, vuoi regolata dal codice dei contratti, vuoi normata dalla legislazione antimafia e forse anche da quella antiriciclaggio: vedi l’articolo 10 del D. Lgs. 231/2007 e l’intervenuta scadenza del 15/03, in materia di obbligo di comunicazione all’Ente Camerale del titolare effettivo in relazione al possesso di qualsiasi partecipazione superiore al 25% del capitale.

Per verità non è dato conoscere se una qualche verifica sia stata eseguita e se sì quali siano state le risultanze. Sta di fatto che essendo dal 2009 la San Domenico Sky srl, subentrata ad altro soggetto nel rapporto concessorio per l’esercizio di impianti di trasporto a fune nel comprensorio di San Domenico di Varzo, ci sembrerebbe che, già allora, avrebbe dovuto essere assoggettata ad alcune delle normative richiamate. Tuttavia stante la data di quel subentro, ogni verifica svolta, non avrebbe, da gran tempo, più validità alcuna.

A noi pare, e questo è l’interrogativo che poniamo, che il protocollo d’intesa raggiunto con la San Domenico Sky srl, per la portata che ha, per le prospettive che implica e per l’entità degli investimenti che prevede di mobilitare, non ultimi 50 milioni di fondi pubblici, non possa sottrarsi ad un’ attenta verifica dei requisiti giuridico/economici oggettivi e dei requisiti morali soggettivi che gli attori privati, effettivi detentori dei capitali delle società coinvolte e con i quali gli enti pubblici hanno stretto relazioni tanto pregnanti, debbano possedere e dimostrare di possedere.

Il che, considerata la natura delle società coinvolte non pare neppure agevole.

Vi sono dunque profili, in quanto abbiamo segnalato, che a nostro avviso meriterebbero di essere approfonditi e indagati, vuoi per esigenza di trasparenza, vuoi per garanzia di solidità e solvibilità economica dei “partner” privati coinvolti in un’operazione tanto complessa, vuoi per l’esigenza della sussistenza dei requisiti di eticità dei soggetti coinvolti, ancorché anonimi, vuoi per un’ oggettiva richiesta di correttezza nello svolgimento e nella conduzione degli Enti pubblici interessati.

Il rinvio a questi principi alla cui osservanza la pubblica amministrazione è chiamata, ci pare giustifichi e legittimi la nostra richiesta di verifica ed approfondimento che ci permettiamo quindi rivolgere all’Autorità in indirizzo.

Il nostro giudizio critico sul Piano Strategico di “ Avvicinare le montagne” è altra cosa, ma l’esigenza segnalata crediamo prescinda da quel giudizio.

Ringraziamo per l’attenzione.

Italia Nostra Onlus

Sezione del Verbano/Cusio/Ossola

Il Presidente

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