mercoledì 14 settembre 2022

GHIFFA. LA LITORANEA: PRIMA E IL DOPO




Il Comune di Ghiffa si può qualificare un Comune virtuoso perché, caso quasi raro nel panorama dei Comuni del Piemonte, ha provveduto ad adeguare, attraverso una variante strutturale, buona parte del proprio strumento urbanistico, alla pianificazione sovraordinata rappresentata dal Piano Paesaggistico Regionale. I risultati non sono tardati e la documentazione fotografica che postiamo qui sopra, da conto, mostrandone gli effetti. Una costruzione, a margine della strada costiera, costituita da darsena e sovrastanti locali accessori, viene trasformata, nella parte accessoria, in residenza e qui non sembra vi siano motivi ostativi, mentre il problema, a nostra giudizio da osservatori, nasce dall'ampliamento dell'edificio che, fatta salva la sua coerenza e incoerenza con l'esistente, ora costituisce una quinta che interrompe "la visuale percepibile dalla strada costiera verso il lago". Non a caso abbiamo messo tra virgole l'ultima parte della frase perché essa ripropone, pari pari, la prescrizione obbligatoria che il Piano Paesaggistico Regionale contiene riferita a questo ambito. Siamo andati pure a spulciare all'interno delle pagine della variante urbanistica e dobbiamo dire che, in punto, ci è sembrato che, quanto meno, essa è un poco sfuggente. Non riproponiamo le parti dello strumento urbanistico a cui ci riferiamo, ma comunque nella versione definitiva ed approvata, il Comune aveva dovuto introdurre tutta una serie di modifiche alla normativa che, evidentemente, erano state dettate dal tavolo di Co-pianificazione. Orbene, l'articolo 27 delle norme dello strumento urbanistico ora recita che: "hanno ugualmente carattere immediatamente cogente e prevalente le disposizioni contenute nel catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte, prima parte, all’interno della sezione prescrizioni specifiche presente nelle relative schede." Il testo che avevamo, più sopra, messo tra virgole, si riferisce proprio a quanto qui è stato richiamato. Ci si chiede perchè dunque le norme non vengono osservate. Si ritiene che esse siano liquidite, fluide, non cogenti ? O peggio. Tutte queste domande e altre ancora le rivolgeremo presto agli enti competenti, Comune in primis, e vedremo le loro risposte. Per ora possiamo solo dire che il Comune di Ghiffa non sembra essere l'unico su questa strada.
















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