venerdì 1 agosto 2025

MONTEROSSO: CAVANDONE IN RIUNIONE






Promossa dalla Sezione VCO di Italia Nostra, si è svolta ieri sera nella sala comuale di Cavandone, la riunione pubblica sul tema del progetto di nuovo resort sulla sommità del Monte rosso. Un tema che dopo le prime notizie di stampa, ormai datate di alcuni mesi, sembra entrato nell'ombra e che neppure pare animare il dibattito amministrativo della Città di Verbania. Merito, forse, di questa Sezione di Italia Nostra dunque riaprire l'interesse su di una questione che investe anche il tema del Parco Nazionale Val Grande e della sua avvenuta estensione all'interno dei confini territoriali di Verbania ( Monterosso vetta e il borgo di Cavandone inclusi). E' toccato a Filippo Pirazzi, alla sua prima uscita pubblica come Neo Presidente eletto della Sezione, aprire la riunione e svolgere il tema, illustrando con una serie di immagini, il progetto del nuovo resort così come esso ad oggi risulta depositato presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive di Verbania. Un progetto dunque che, sulla base degli elementi certi e a disposizione andrebbe a modificare in maniera sostanziale la sommità del Monterosso con la pressochè totale demolizione delle costruzioni che oggi costuiscono l'esistente agriturismo. Al suo posto verrebbe costruita una nuova grande struttura di oltre 7.000 mq di superficie lorda,( ora sono poco più di 2.000) realizzata in buona parte in ipogeo, cioè una edificazione seminterrata con i fronti aperti verso il lago: 50 camere, 120 ospiti, spa, 70 occupati, 11 mesi di esercizio annuo previsti, questi sono i dati ricavabili dalla relazione di progetto che in questi mesi ha avuto un primo esame da parte dei diversi soggetti, Enti, Organi e Uffici che devono esprimersi ( in maniera vincolante o meno) e che si sono dunque già espressi in via preliminare manifestando, per lo più: consistenti riserve, richieste di modifiche, integrazioni e specificazioni che, al momento, non risulta che la società proponente Adler srl di Bressanone abbia ancora prodotto. Questo sarebbe il motivo dell'attuale stasi procedurale. Il Presidente Pirazzi ha dunque svolto una relazione esaustiva di tutti i più rilevanti aspetti progettuali rilevando le loro criticità rispetto ad un modello di turismo più sostenibile, meno esclusivo e molto più prossimo agli scopi di un Parco Nazionale entro il quale il progetto andrebbe a collocarsi, ricordando altresì come non secondario sia il tema dell'accesso alla sommità del Monte, accesso che nell'attuale configurazione, ossia la strada che sale da Madonna di Campagna, non incontra il gradimento della Società che, invece, opterebbe per la salità Suna/Cavandone. Questa relazione, fondata su elementi certi e documentati, è stata in parte contestata, entro una sala gremita oltre la sua normale capienza, da un sedicente rappresentante della proprietà che ha alluso a tutta una serie di possibili o certe non si sa, modifiche al progetto, in apparenza abbastanza sostanziali sino a configurarne uno nuovo o diverso. Superato "l'incidente", la riunione non poteva che rimanere a quanto sino ad oggi è noto e certo, pur auspicando tutte le modifiche migliorative possibili perchè quello che è comunque emerso con certezza è che alcuni dei pareri preliminari ad oggi espressi da parte dei soggetti pubblici manifestano in maniera abbastanza radicale le impossibilità che l'attuale progetto possa trovare approvazione . Non c'è solo il parere obbligatorio e vincolante del Parco Nazionale Val Grande, c'è il parere della Soprintendente del Piemonte Orientale, c'è un parere radicale dell'Ente Provincia che ipotizza la improcedibilità della procedura avviata. Un quadro complesso che Italia Nostra ha esposto con crediamo chiarezza e trasparenza ad una platea attenta e partecipe. E' seguito un dibattito con interventi misurati e informati. In un clima attento, maturo e democratico si è avviata la conclusione dell'incontro dove, bisogna dirlo, non vi sono stati interventi istituzionali, con esclusione di quello del Presidente del Quartiere Ovest , ma è stata la voce dell'Associazione e dei cittadini a informare questo primo positivo incontro. Un grazie a tutti.






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