venerdì 17 dicembre 2021

INTERCONNECTOR ITALIA/SVIZZERA

 Razionalizzazione rete Alta Tensione nella Val Formazza e Interconnector  Italia-Svizzera - Info - Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - VAS -  VIA - AIA 

La Stampa di ieri ci informa che Terna, la società pubblica che gestisce la rete della distribuzione elettrica nazionale, ha rinunciato al progetto dell'elettrodotto Svizzera/Italia che avrebbe dovuto attraversare buona parte del territorio di questa Provincia, scendendo dal passo S. Giacomo, in alta val Formazza, realizzando un grande impianto di conversione di potenza nella zona della media Ossola, per poi dirigersi verso la cintura di Milano e li connetersi alla rete nazionale. Per vero, è ormai da qualche anno che il progetto era parcheggiato sul sito del Ministero dell'Ambiente senza che vi fossero sviluppi, dopo che l'ultima versione dello stesso progetto era stata pubblicata e fatta oggetto di molteplici osservazioni da parte di tanti soggetti che lo contrastavano, non ultima la nostra Sezione e quella di Milano ovest, contrasto che non verteva sul fatto che la rete nazionale potesse essere connessa a quella di altri paesi, quanto piuttosto sulle modalità, giudicate estremanete invasive, delle soluzioni progettate: le linee aeree e non interrate, la grande stazione di conversione e quella di arrivo. Ora la vicenda sembra chiudersi e viene spontanea la domanda se poi fosse vero che quel progetto aveva una tale valenza strategica, da poi poter essere abbandonato senza apparente sforzo ? Dovremmo chiederlo a Terna, per conoscere se mai, nel frattempo abbia trovato un'altra soluzione o invece proprio non serviva. Rimane il fatto che la procedura, ora archivita, si era fermata nel momento in cui aveva raccolto tutte le osservazioni pubbliche, osservazioni a cui nessuno ha poi mai dato risposta. La domanda che ci poniamo comunque non sembri peregrina, perchè suona singolare che un progetto di tale valenza, prima sia presentato come strategico e irrinunciabile e poi archiviato senza neppure combattere. Forse è bene che venga fatta una riflessione sulle strategie che i grandi gruppi sviluppono per spendere soldi pubblici: una volta dichiarate irrinunciabili e un'altra no. Intanto noi dobbiamo incassare la soddisfazione perchè il contributo che abbiamo a suo tempo dato, insieme a tutto l'arco degli oppositori, non è stato inutile. Rimane ancora in piedi la questione, precedente al progetto Interconnector: quella della ristrutturazione della rete aerea dell' alta val Formazza. Era un impegno che Terna si era presa quale compensazione per la costruzione della linea Trino/Lacchiarella. Un impegno che non dovrà essere disatteso e che dovrà portare solo benefici all'ambiente ora attraversato da linee elettriche invasive. Su questo occorre che non si cambi idea.

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