lunedì 7 agosto 2023

AL LUPO AL LUPO


Leggiamo di questa iniziativa del Comune di Baceno: simbolica la definisce il Sindaco del Comune il cui territorio è in parte tutelato dall'esistente parco regionale Veglia/Devero. Simbolica perchè le iniziative locali non possono ignorare norme di valenza superiore sulle quali non hanno potestà e il lupo, piaccia o no, è ancora un animale protetto. Tuttavia c'è questa contraddizione tra l'essere Comune del Parco e Comune in prima linea nella liberazione del suo territorio dalla presenza del lupo. Probabilmente la richiesta del Comune rimarrà ancora per molto lettera morta, ma rimane un segnale dell'insofferenza che la presenza del predatore ha e sta generando all'interno dei territori di insediamento e di cui si fanno portavoce le amministrazioni locali, miscelando insieme questioni e ragioni vere con, più o meno, fantasiose ricostruzioni della presenza del lupo, ataviche rappresentazioni, timori infondati e soluzioni finali. Va da sè che la prospettiva di diventare il primo Comune Italiano a fregiarsi del distintivo dell'essere libero dai lupi, può aver contribuito ad approvare una risoluzione che, nella visione degli amministratori, darebbe notorietà e fama, salvo, nel frattempo, fare scappare tutti dipingendo un territorio invaso da belve feroci pronte a sbranare non solo agnelli e vitelli, ma anche umani, che siano  adulti, vecchi o minori. Una visione apocalittica che, proprio perché  enfatizzata oltre misura, "rischia" di cadere nel nulla.  Il radicalismo fine a se stesso non porta a nulla e iniziative come questa non danno un contributo alla soluzione dei problemi che, sì, questo è vero, la presenza del lupo, dopo decenni e decenni di assenza, sono sicuramente sorti, primo fra tutti la gestione del bestiame di allevamento le cui modalità di conduzione, a volte discutibili, vanno ripensate, anche in una chiave più moderna ed efficiente. Intanto se, al contrario della visione apocalittica offerta dal Comune Antigoriano, nessuno lamenta attacchi del lupo all'uomo, è proprio di alcuni giorni fa, l'aggressione all'uomo, in valle Anzasca,  di due maremmani posti a guardia di un gregge di capre incustodito che, scambiando  l'uomo con il lupo, lo hanno mandato al pronto soccorso causa ferite multiple riportate dall'attacco. Nessuno però invoca territori liberi anche dai maremmani, colpevoli però sempre i lupi la cui presenza richiede l'intervento dei cani  da custodia. In realtà, in tutti i casi, c'è sempre un fattore umano che non è messo in giusta evidenza, ossia le tecniche di allevamento, inadeguate alle mutate condizioni e l'assenza di governo e controllo dei cani da parte dell'uomo. Non rimane che dichiarare  il territorio libero anche dall'uomo e risolveranno ogni problema. Sotto il post, la delibera di Baceno.                       

 La provocazione di Baceno: “Diventiamo un paese libero da lupi e da orsi”

VERBALE DI DELIBERAZIONE

DEL CONSIGLIO COMUNALE N.20

OGGETTO:

Provvedimento del Comune per poter dichiarare il territorio comunale "

Territorio libero da lupi e orsi "

L’anno duemilaventitre addì ventisette del mese di luglio alle ore ventuno e minuti zero nella sala delle adunanze consiliari, convocato dal Sindaco con avvisi scritti recapitati a norma di legge, si è riunito, in presenza ed in videoconferenza ai sensi del decreo del Sindaco n. 02/2020 e dell’art. 73 del D.L. n. 18/2020, in sessione Ordinaria ed in seduta pubblica di Prima convocazione, il Consiglio Comunale, nelle persone dei Signori 

Cognome e Nome Presente

1. VICINI ANDREA - Sindaco Sì

2. BELTRAMI ELENA - Consigliere Sì

3. COSTA STEFANO - Vice Sindaco Sì

4. DATTRINO Maria - Consigliere Sì

5. DELLA MADDALENA DINO - Consigliere Sì

6. FERRARI PAOLO - Consigliere Sì

7. GALLACCI MARCO - Consigliere Sì

8. NORETTA Diego - Consigliere Sì

9. SARTORI PAOLO - Consigliere No ( Ass.

Giust.)

10. SIGNORINI MARTINA - Consigliere No ( Ass.Giust.)

11. VILLIBORGHI GRAZIANO - Assessore Sì

Totale Presenti: 9

Totale Assenti: 2

Con l’intervento e l’opera del Segretario Comunale Dott. Boggi Giovanni il quale provvede alla redazione del presente verbale.

Essendo legale il numero degli intervenuti il Signor VICINI ANDREA nella sua qualità di Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopra indicato.

Argomento n. 3 dell’Ordine del Giorno

IL CONSIGLIO COMUNALE

Richiamato il decreto del Sindaco n. 2 del 28/04/2020 “Sedute del Consiglio Comunale e delle commissioni in videoconferenza – misure di semplificazione in materia di organi collegiali, ex art. 73 del Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18”

Premesso :

- che i lupi e gli orsi non sono innocui animali da coccolare, come a volte vengono ritratti da persone che non conoscono gli animali per esperienza diretta ma per la frequentazione di parchi tematici o di giardini zoologici. Il grande predatore selvatico non è né buono, né cattivo, è semplicemente selvatico e quindi imprevedibile, e quando è tollerato accanto al bestiame e agli esseri umani rappresenta un grosso rischio;

-che negli ultimi anni sull’intero territorio Nazionale e della Regione Piemonte i monitoraggi in corso confermano il drammatico aumento del numero di grandi predatori selvatici;

- che con comunicazione a protocollo n° 1131 del 29/03/2023 l’ente Aree protette dell’Ossola accertava la presenza di almeno una coppia di lupi nelle Valli Divedro e Antigorio, con il conseguente probabile incremento di attacchi su bestiame domestico durante la stagione di monticazione;

- che la presenza di coppie di esemplari, a meno dell’attuazione di azioni contenitive, porterà con buona probabilità ed in breve tempo all’insediamento di interi branchi di lupi anche sul territorio del

Comune di Baceno;

-che nei giorni e mesi appena trascorsi, a cadenza sempre più frequente, è accaduto che i cittadini del Comune di Baceno segnalassero nel territorio ed all’interno dei centri abitati l’avvistamento di canidi, ed animali selvatici sbranati;

-che sull’intero territorio del Comune di Baceno non si ha evidenza di fenomeni di randagismo a cui possano essere imputati i ritrovamenti di animali sbranati anche in prossimità dei centri abitati;

-che a causa di gran parte delle lesioni, gli animali colpiti, siano essi selvatici o domestici quali pecore, capre, vitelli, cavalli ed asini, devono soffrire dolorosamente ed attendere gravemente per ore, feriti mortalmente, fino alla morte naturale o alla loro eutanizzazione;

- che nel nostro territorio comunale, da anni si sono registrati attacchi e danni subiti dagli allevatori e proprietari di piccoli animali domestici che in alcune occasioni hanno dovuto anzitempo demonticare dal pascolo il loro bestiame,

- che distribuiti sul nostro territorio comunale sono presenti un gran numero di Alpeggi con una superficie complessiva che raggiunge molte centinaia di ettari quadrati, gestiti da diversi secoli coniugando le esigenze delle attività dell’uomo che sono tradizionali e ben inserite nel contesto naturale con le esigenze della conservazione del paesaggio e della ricchezza di vita vegetale, animale presente sul territorio;

-che il nostro pascolo alpino, se non è libero dalla presenza di lupi ed orsi si trova in grande pericolo. A causa della presenza di lupi ed orsi l‘alpeggio e quindi anche la cura del pascolo non può più avvenire nel modo consueto. I custodi del bestiame non sono disposti ad offrire in pasto i loro animali a lupi ed orsi;

-che un‘economia alpina che lavora è anche di grande importanza per il nostro settore turistico. È quindi indispensabile la nostra attuale coltivazione alpestre per il mantenimento del nostro paesaggio;

-che il lupo è un predatore specializzato nella cattura di ungulati selvatici. Nel suo schema di caccia sono anche inclusi alcuni roditori e piccoli mammiferi. Ma specialmente le pecore e le capre fanno

parte del suo bottino. Anche animali più grandi come bovini ed equini vengono sbranati. Come animale selvatico, il lupo non va verso una scelta, ma va a caccia di quello che per lui è più facile. I giovani animali indifesi al pascolo, sono la preda preferita. La mancanza dell‘istinto di fuga (a causa della cattività) degli animali e le recinzioni che impediscono la fuga, permettono al lupo di sbranare facilmente gli animali, in particolare le pecore;

-che, come risaputo, i lupi, specialmente fra le mandrie di bestiame, sbranano più animali di quanto possono divorare. In termini tecnici, questo comportamento viene chiamato surplus killing, che tradotto vuol dire “sovrauccisione“. I lupi selvaggi spesso sbranano più pecore di quelle che possono divorare. Il Surplus killing si verifica in natura anche fra numerosi altri predatori come donnole e faine, volpi, lince, orso bruno, cosi come tra vari insetti. Secondo lo stato attuale di conoscenza, i processi di caccia, uccisione e la consumazione della preda si svolgono per il predatore in fasi diverse e solo quando una fase è completata può cominciare la prossima. Se un lupo attacca una mandria e cattura una pecora, l‘azzanna e la uccide: l’eventuale presenza di altri animali fuggenti attrae istintivamente il lupo portandolo a proseguire la caccia fino a che non ci sarà più nessun animale in fuga. Solo allora finisce la fase di “sbranamento“ e inizia a divorare. Questo comportamento istintivo ed importante in natura per la conservazione della specie risulta profondamente brutale e dannoso nei confronti degli animali domestici e dei piccoli allevatori che, con l’abbattimento di numerosi capi, oltre alle perdite di percentuali anche molto rilevanti del loro allevamento, hanno in aggiunta l’onere dello smaltimento delle carcasse;

-che le misure raccomandate e i metodi attualmente in vigore per la protezione del bestiame in alpeggio, non costituiscono una soluzione praticabile a causa della grande estensione di superficie e dell’irregolarità del territorio, in alcuni casi impervio. Come è stato dimostrato, gli animali vengono anche sbranati all‘interno delle recinzioni e anche i cani-pastore non possono essere una soluzione pratica per il nostro tipo di allevamento alpestre e per l’impatto che possono avere sui turisti ed escursionisti che frequentano il territorio;

-che non solo numerosi agricoltori e piccoli allevatori, ma anche molti concittadini, ospiti e turisti si sono rivolti ai nostri uffici, al sindaco e agli amministratori competenti per l‘agricoltura, per esprimere le loro paure e le loro preoccupazioni per la presenza del lupo e per conoscere cosa intende fare l‘amministrazione comunale per risolvere questo problema;

Ritenuto opportuno dichiarare, ai sensi dell’art. 134 del D.lgs. 267/2000, immediatamente eseguibile il presente provvedimento al fine di avviare quanto prima gli adempimenti conseguenti;

Visto il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica del presente atto espresso, ai sensi

dell’art. 49 del D.Lgs. 267/2000,

Disposto, dunque, dal Sindaco/ Presidente di procedere mediante votazione palese per alzata

di mano, ed

avendo l’esito della votazione dato il seguente risultato:

favorevoli 9 (nove)

contrari nessuno

astenuti nessuno

su numero 9 (nove) presenti e numero 9 (nove) votanti

DELIBERA

Documento prodotto con sistema automatizzato del Comune di Baceno. Responsabile Procedimento: PANGALLO STEFANIA (D.Lgs. n. 39/93

art.3). La presente copia è destinata unicamente alla pubblicazione sull'albo pretorio on-line

1.Poiché i lupi e gli orsi costituiscono una minaccia per la vita umana, di accogliere e sostenere ai

sensi di legge tutte le misure adottate da associazioni e organizzazioni impegnate per la costituzione

di un „Territorio regionale libero da orsi e lupi“;

2 di sostenere attivamente la Giunta Provinciale, in tutte le misure ed azioni volte alla modifica dei

programmi nazionali ed europei attualmente vigenti per il reinsediamento del lupo e dell‘orso in

modo tale da impedire che i grandi predatori, privi di antagonisti naturali e perdi più protetti dalla

vigente normativa, possano aumentare a dismisura senza più controllo fino a diventare una minaccia

per la pubblica sicurezza;

3 di autorizzare il sindaco a intraprendere con tutti i possibili mezzi legali le misure necessarie a

garantire che il territorio comunale di Baceno rimanga libero da lupi ed orsi e venga garantita la

sicurezza pubblica;

4 di trasmettere la presente deliberazione, a tutti i Comuni della Provincia del Verbano Cusio

Ossola, Unioni Montane della Provincia ed agli Uffici regionali competenti, chiedendo ove

condiviso nei contenuti, l’adozione dello stesso atto deliberativo;

5 di dare atto che contro la presente deliberazione ogni cittadino entro il periodo di pubblicazione

può presentare opposizione;

Entro 60 giorni dall'esecutività della deliberazione può essere presentato ricorso al T.A.R. Tribunale

Amministrativo Regionale del Piemonte.


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