domenica 10 agosto 2025

DA: VCO NEWS


 


Pd e Verbania si prende cura: "Stop ai tagli degli alberi in città senza informazione pubblica"Condividi Facebook X Print WhatsApp

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I due gruppi hanno presentato un'interpellanza all'amministrazione: "Il verde urbano è un bene comune da tutelare con scelte trasparenti"




I gruppi consiliari del Partito Democratico e di Verbania si prende cura hanno presentato un'interpellanza nella quale invitano l’amministrazione comunale di Verbania nel non proseguire con ulteriori interventi di abbattimento di alberi sul territorio comunale, senza un’adeguata informazione sulle motivazioni dei tagli e sui piani futuri.

“Da tempo, e con crescente preoccupazione, si riscontrano numerosi tagli di alberi nelle vie e nei parchi della città – le parole dei consiglieri - avvenuti in assenza di qualsiasi comunicazione preventiva alla popolazione, con effetti evidenti sul paesaggio urbano e sul patrimonio verde collettivo. Le zone interessate dai tagli – in via indicativa e non esaustiva – comprendono: via Olanda, corso Cairoli, via Madonna di Campagna, area ciclabile attrezzata vicino al campo di calcio di Trobaso, viale San Giuseppe, piazza Mercato, parco Besozzi Benioli, lungolago di Pallanza (zona Canottieri e cantiere nautico)”.

“In molti casi – sottolineano dal Pd - gli abbattimenti hanno coinvolto alberi di rilevante valore paesaggistico e ambientale, come nel parco Besozzi Benioli o i pini marittimi del lungolago di Pallanza. Inoltre, filari storici sono stati interrotti in modo irreversibile lungo via Olanda e corso Cairoli. Tutto ciò senza alcuna informazione pubblica, senza trasparenza, e senza un piano di compensazione noto, lasciando marciapiedi assolati e viali spogli, con un impatto evidente sul decoro urbano e sulla qualità della vita”.

“Pertanto, nell'interrogazione si chiede all’amministrazione: il numero esatto di alberi abbattuti dall’inizio del mandato; l’elenco completo delle vie e delle aree interessate; le motivazioni dettagliate per ogni intervento di taglio; il programma di ripiantumazione previsto e le tempistiche; se l’amministrazione intenda procedere con ulteriori interventi su corso Cairoli e se siano previste nuove piantumazioni; se esiste – o se si intenda adottare – un piano del verde pubblico e partecipato. Crediamo – concludono i due gruppi - che il verde urbano sia un bene comune da tutelare con scelte trasparenti, partecipate e motivate, non con azioni unilaterali che alterano il volto della città senza confronto con i cittadini”.. .

venerdì 8 agosto 2025

IL CASO MACUGNAGA " La Stampa"

 Macugnaga, sequestrata dalla Finanza la pista che dal Belvedere porta al rifugio Zamboni

I sigilli posti dai militari del Sagf di Domodossola nel tratto interessato dai lavori che hanno portato anche agli arresti domiciliari il sindaco Bonacci
08 Agosto 2025



Sequestro eseguito dal Soccorso alpino della guardia di finanza (foto d'archivio)
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 8 agosto, il Soccorso alpino della guardia di finanza di Domodossola ha messo sotto sequestro la pista che dal Belvedere porta al rifugio Zamboni Zappa, a quota 2070 metri all’alpe Pedriola. Quello eseguito oggi dai militari è un sequestro preventivo chiesto dalla Procura di Verbania e consentito dal gip.
Per la vicenda di quei lavori iniziati nel 2023 senza le dovute autorizzazioni al momento si trova ai domiciliari il sindaco di Macugnaga Alessandro Bonacci, ora sospeso dall’incarico, con l’accusa di depistaggio e falso.

venerdì 1 agosto 2025

MONTEROSSO: CAVANDONE IN RIUNIONE






Promossa dalla Sezione VCO di Italia Nostra, si è svolta ieri sera nella sala comuale di Cavandone, la riunione pubblica sul tema del progetto di nuovo resort sulla sommità del Monte rosso. Un tema che dopo le prime notizie di stampa, ormai datate di alcuni mesi, sembra entrato nell'ombra e che neppure pare animare il dibattito amministrativo della Città di Verbania. Merito, forse, di questa Sezione di Italia Nostra dunque riaprire l'interesse su di una questione che investe anche il tema del Parco Nazionale Val Grande e della sua avvenuta estensione all'interno dei confini territoriali di Verbania ( Monterosso vetta e il borgo di Cavandone inclusi). E' toccato a Filippo Pirazzi, alla sua prima uscita pubblica come Neo Presidente eletto della Sezione, aprire la riunione e svolgere il tema, illustrando con una serie di immagini, il progetto del nuovo resort così come esso ad oggi risulta depositato presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive di Verbania. Un progetto dunque che, sulla base degli elementi certi e a disposizione andrebbe a modificare in maniera sostanziale la sommità del Monterosso con la pressochè totale demolizione delle costruzioni che oggi costuiscono l'esistente agriturismo. Al suo posto verrebbe costruita una nuova grande struttura di oltre 7.000 mq di superficie lorda,( ora sono poco più di 2.000) realizzata in buona parte in ipogeo, cioè una edificazione seminterrata con i fronti aperti verso il lago: 50 camere, 120 ospiti, spa, 70 occupati, 11 mesi di esercizio annuo previsti, questi sono i dati ricavabili dalla relazione di progetto che in questi mesi ha avuto un primo esame da parte dei diversi soggetti, Enti, Organi e Uffici che devono esprimersi ( in maniera vincolante o meno) e che si sono dunque già espressi in via preliminare manifestando, per lo più: consistenti riserve, richieste di modifiche, integrazioni e specificazioni che, al momento, non risulta che la società proponente Adler srl di Bressanone abbia ancora prodotto. Questo sarebbe il motivo dell'attuale stasi procedurale. Il Presidente Pirazzi ha dunque svolto una relazione esaustiva di tutti i più rilevanti aspetti progettuali rilevando le loro criticità rispetto ad un modello di turismo più sostenibile, meno esclusivo e molto più prossimo agli scopi di un Parco Nazionale entro il quale il progetto andrebbe a collocarsi, ricordando altresì come non secondario sia il tema dell'accesso alla sommità del Monte, accesso che nell'attuale configurazione, ossia la strada che sale da Madonna di Campagna, non incontra il gradimento della Società che, invece, opterebbe per la salità Suna/Cavandone. Questa relazione, fondata su elementi certi e documentati, è stata in parte contestata, entro una sala gremita oltre la sua normale capienza, da un sedicente rappresentante della proprietà che ha alluso a tutta una serie di possibili o certe non si sa, modifiche al progetto, in apparenza abbastanza sostanziali sino a configurarne uno nuovo o diverso. Superato "l'incidente", la riunione non poteva che rimanere a quanto sino ad oggi è noto e certo, pur auspicando tutte le modifiche migliorative possibili perchè quello che è comunque emerso con certezza è che alcuni dei pareri preliminari ad oggi espressi da parte dei soggetti pubblici manifestano in maniera abbastanza radicale le impossibilità che l'attuale progetto possa trovare approvazione . Non c'è solo il parere obbligatorio e vincolante del Parco Nazionale Val Grande, c'è il parere della Soprintendente del Piemonte Orientale, c'è un parere radicale dell'Ente Provincia che ipotizza la improcedibilità della procedura avviata. Un quadro complesso che Italia Nostra ha esposto con crediamo chiarezza e trasparenza ad una platea attenta e partecipe. E' seguito un dibattito con interventi misurati e informati. In un clima attento, maturo e democratico si è avviata la conclusione dell'incontro dove, bisogna dirlo, non vi sono stati interventi istituzionali, con esclusione di quello del Presidente del Quartiere Ovest , ma è stata la voce dell'Associazione e dei cittadini a informare questo primo positivo incontro. Un grazie a tutti.






venerdì 25 luglio 2025

VERBANIA. TEMA: IL MONTEROSSO


 

STRESA-PANORAMICA DI LEVO: LA DIFFIDA A COMUNE E PROVINCIA

 

 

 



Prot. 15/25

25/07/25

Beura Cardezza, 25/07/2025 


Al Sindaco del Comune di Stresa

Piazza Matteotti, 6

Sede municipale di

28838 STRESA (VB)

inoltrata via email-pec: protocollo@cert.comunestresa.it

Al Presidente della Provincia

del Verbano-Cusio-Ossola

Viale dell’Industria, 25

28924 VERBANIA-FONDOTOCE (VB)


inoltrata via emai-pec: protocollo@cert.provincia.verbania.it


OGGETTO: Strada Provinciale n.40 tratto località Levo - S.P. n.39 di Gignese. Taglio piante di alto fusto di faggio. Atto di diffida.


Premesso che l'Ente Provincia VCO in indirizzo, con propria Ordinanza n. 355 del 22/07/2025, in ottemperanza a richiesta pervenuta dal Comune di Stresa ha disposto la sospensione della circolazione diurna sulla strada in oggetto a partire dal giorno 28/07/25 e sino a tutto il giorno 08/08/25, sabati e domeniche escluse, e ciò al fine di consentire opere di taglio dei faggi radicati lungo la medesima tratta stradale;

Che all'albo pretorio del Comune di Stresa non sono stati esposti atti deliberativi degli Organi dell'Ente, né determinazioni a contenuto dirigenziale, né ordinanze contingibili e urgenti dai quali sia possibile rilevare l'entità dei lavori di taglio dei faggi indicati nell'ordinanza dell'Ente Provincia VCO, ma che la durata della interruzione della circolazione è tale da far stimare l'esecuzione di importanti e massive opere di taglio;

Atteso che la tratta stradale in oggetto è di proprietà dell'Ente Provincia VCO così come sono da considerarsi appartenere al demanio stradale le opere ad essa pertinenti nonché gli esemplari ultracentenari di faggio sp. silvester radicati all'interno del corpo stradale, sia esso banchina o ripa;

Atteso ancora che ai sensi dell'arti. 10 del Codice dei Beni Culturali di cui al D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. è da ritenersi, salva verifica sussistente su tale opera stradale, la tutela monumentale prevista da detto citato articolo e che altresì vige nell'area prevalentemente boscata entro la quale insiste l'opera, il vincolo paesaggistico ex lege disposto;

Che inoltre pende presso la Commissione Regionale per la individuazione delle tutele di beni di valenza paesaggistica, la proposta avanzata da questa stessa Associazione per il riconoscimento di viale storico delle piante di faggio radicate lungo la medesima tratta stradale, nonché di imposizione di tutela paesaggistica specifica per la medesima tratta;

Che tra gli anni 2019/2021, tutti gli esemplari dei radicati faggi sono stati oggetto di perizia agronomica atta a valutare le loro condizioni di sicurezza e la propensione al rischio di caduta e che a seguito di detta perizia sono stati effettuati un consistente numero di tagli di singoli esemplari, nonché adottate e messe in atto opere di sicurezza su singoli individuati esemplari, così da ritersi esclusa per un congruo tempo l'esistenza di ulteriori rischi per l'incolumità pubblica;

Che in assenza della obbligatoria esposizione in albo del Comune di Stresa di alcun atto riconducibile agli interventi previsti nei confronti di tutti o di singoli (non è dato sapere) esemplari di faggio radicati lungo la S.P. n.40, ma in relazione ai tempi (lunghi) di interruzione della circolazione della viabilità, si può ragionevolmente presumere siano essi consistenti e radicali così da compromettere in maniera irreversibile il quadro paesaggistico storicamente consolidatosi, rappresentato dalla "panoramica" di Levo, compromettendolo definitivamente;

Che ove tali interventi fossero attuati in virtù di dichiarata sopraggiunta imprevedibile urgenza, gli Enti procedenti opererebbero nella errata convinzione di esercitare un potere esclusivo privi delle autorizzazioni ordinarie che il quadro delle tutele attive nell'ambito stradale in argomento richiederebbero, sino ad incorrere nell'ipotesi di violazione penale prevista dall'art.734 C.P. nonché nelle ulteriori sanzioni specifiche, penali ed amministrative, previste dal D.Lgs. 42/2004;

Che in virtù dei propri compiti statutari, questa Associazione Italia Nostra aps, nella sua articolazione locale Sezione del Verbano-Cusio-Ossola, ritiene suo dovere compiere ogni azione affinché gli interventi sulle bellezze naturali tutelate ex lege avvengano nel rispetto e in osservanza delle norme vigenti e, nella specie, in presenza degli atti autorizzativi e delle prescrizioni che li dispongono;

Considerata l'assoluta mancanza di trasparenza con la quale il Comune di Stresa sta operando e la impossibilità di compiere alcun sindacato nel merito di atti che, ad oggi, non sono stati posti a conoscenza del pubblico e nell'intento quindi di prevenire ogni irreversibile danno ad un quadro paesaggistico storicamente consolidatosi e come tale ampiamente riconosciuto;


DIFFIDA


Il Comune di Stresa nella persona del Sindaco e dei Funzionari muniti dei poteri di Dirigenza a non eseguire o far eseguire atti e opere radicali e irreversibili di abbattimento nei confronti delle alberature storiche di faggio radicate lungo la S.P. n. 40 nella tratta Levo - S.P. n. 39 di Gignese senza acquisizione delle autorizzazioni a valenza paesaggistica e monumentale previste dalla legislazione vigente, revocando , nel caso fosse stata emessa, ogni e qualsiasi ordinanza contingibile e urgente priva di dette legittimazioni.

La Provincia del Verbano-Cusio-Ossola nella persona del Presidente e dei Dirigenti preposti a revocare la Ordinanza n. 355 del 22/07/2025 emessa in assenza dei presupposti di legittimazione degli interventi richiesti ad eseguirsi da parte del Comune di Stresa.


Manda per conoscenza la presente diffida agli Enti e Organi qui nel seguito indicati:


1) Soprintendente ai beni culturali storici paesaggistici e archeologici per le Provincie di Novara/Biella/Vercelli /Verbano Cusio Ossola.

2) Comando Provinciale dei Carabinieri Forestali del Verbano-Cusio-Ossola.

3) Regione Piemonte Direzione Ambiente, Energia e Territorio.

4) Regione Piemonte Settore Pianificazione Regionale per il governo del territorio.

5) Regione Piemonte Commissione Regionale per le tutele paesaggistiche.







Italia Nostra VCO

Il Presidente di Sezione

Filippo Pirazzi


Filippo Pirazzi

Via Sant'Antonio, n°16

28851 BEURA CARDEZZA (VB)

tel: 338 613 2825

C.F. 80078410588 Italia Nostra VCO

italianostra_vco@pec.it

giovedì 24 luglio 2025

STRESA: ALLARME PER LA PANORAMICA DI LEVO

 

  Pubblichiamo l'ordinanza emessa dall'Ente Provincia, con la quale in esecuzione di una richiesta  del Comune di Stresa viene disposta la chiusura al traffico della S.P.40 nella tratta tra l'abitato di Levo e la S. P. per Gignese al fine di procedere a taglio piante. Stante la durata del divieto, in assenza della conoscenza di altri  elementi non ancora pubblicati dal Comune di Stresa, si rirtiene con fondamento che il taglio riguarderà una parte consistente delle alberature poste lungo la tratta storica della panoramica di Levo. Questa Associazione si attiva immediatamente per evitare il possibile imminente e irreversibile danneggiamento paesaggistico che un taglio indiscriminato comporterà.

 Settore II Lavori Pubblici Servizio Viabilità Telefono 0323 495011 Verbania, 22/07/2025 e-mail:protocollo@cert.provincia.verbania.it Registro 

Ordinanza N.355 SP 40 BAVENO LEVO LAVORI DI TAGLIO PIANTE NEL TRATTO DI STRADA TRA FONTE PURISSIMA E INTERSEZIONE CON SP 39, NEL COMUNE DI GIGNESE ORDINANZA PER LA CHIUSURA DEL TRATTO DI STRADA PREVIA POSIZIONE DI SEGNALETICA STRADALE, DAL GIORNO 28/07/2025 AL GIORNO 08/08/2025 DALLE ORE 07:30 ALLE ORE 17:30 (SABATO E DOMENICA ESCLUSI) 

 LA DIRIGENTE 

Premesso che:  Con domanda del 21/07/2025 (prot. 13695) il Comandante Munari del Comune di Stresa ha richiesto l’emissione di ordi nanza per chiusura del transito lungo la SP 40 per i lavori di taglio faggi ;

Sentito il parere del Responsabile del Servizio Viabilità, Geom. Fabrizio Borsani  Questa Provincia ritiene che i lavori possano essere eseguiti salvaguardando la pubblica incolumità  La limitazione viene estesa anche alla circolazione degli autobus adibiti al Trasporto Pubblico Locale 

Visto:  Il Decreto Ministeriale del 10 luglio 2002 “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”.  L’art. 6 del D.Lgs. 30/04/1992 n. 285.  L’art. 96 del D.P.R. 24/07/1977 n. 616.  L’art. 5 del Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi della Provincia del Verbano Cusio Ossola, approvato con D.G.P. n. 93 del 13/04/2006, relativo all’emanazione di ordinanze ai sensi dell’art. 6 commi 4 e 5 del D.Lgs. 30/04/1992 n. 285.

 ORDINA 

La chiusura del tratto di strada sul la SP 40 nel tratto di strada tra fonte Purissima e interse zione con SP 39, nel Comune di Gignese, previa apposizione di segnaletica stradale, dal giorno 28/07/2025 al giorno 08/08/2025 dalle ore 07:30 alle ore 17:30 (sabato e domenica esclusi) L’immediata rimozione - anche dalle pertinenze stradali (bordo strada) - di tronchi e/o ra maglie di risulta, al fine della tutela della pubblica incolumità e sicurezza del transito. SI SEGNALA PERCORSO ALTERNATIVO LUNGO LA SP 39 SI DÀ ATTO  Che avverso il presente provvedimento è proponibile, entro 60 giorni dalla conoscenza dello stesso, ricorso al T.A.R. della Regione Piemonte, o in alternativa, al Presidente della Repubblica entro 120 giorni. OGNI ABUSO VERRÀ SANZIONATO A TERMINI DI LEGGE Battaglia Pagi.1/2 PROVINCIA VERBANO CUSIO OSSOLA Via dell’Industria, 25 – 28924 Verbania Telefono +39 0323 495011 – fax +39 0323 4950237 copia informatica per consultazione Settore II Lavori Pubblici Servizio Viabilità . Pagi.2/2 LA DIRIGENTE Ing. COSTA ANTONELLA (Sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.

giovedì 10 luglio 2025

PERICOLI IN VISTA

 

La notizia non è una novità assoluta, ma il fatto che ora venga ripresa con una certa evidenza dai media è il segno che qualcuno vuole provarci davvero. E' il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, ma anche neo responsabile politico alle aree montane del suo partito di riferimento che rilancia il tema accusando il sistema di tutela di derivazione Comunitaria, ma non solo, che vige nell'ambito del territorio della Provincia e che ha potuto e potrebbe anche nel futuro costituire un argine rispetto ad alcuni dissennati progetti di turismo industriale e non solo. Zone Zps, Parco Nazionale Val Grande, Aree protette dell'Ossola, Aree protette del Lago Maggiore, a ben leggere nessuno si salva. Espansione delle coltivazioni di grandi cave e Interconnector nelle Zps, progetto di villaggio turistico per Vip sul Monte Rosso, mai dimenticato Devero Avvicinate le Momtagne, dissesti ambientali a rilevanza penale consumati nella Perla del Rosa e neppure le non sopite infinite pretese di Manoni sul Piano Grande, sono questi gli oggetti che stanno dietro le esternazioni pubbliche del Sottosegretario, probabilmente ansioso di raggiungere obiettivi per i quali da sempre si muovono i gruppi di pressione, per nulla tenuti a bada da una politica desiderosa di accreditarsi presso di loro. Il tema sarà dunque ( spesso e volentieri) all'ordine del giorno del dibattito e della polemica prossima/futura, ammantato da motivazioni economiche e occupazionali laddove queste ultime paiono strumentali quando è il mercato del lavoro Svizzero (non concorrenziabile) a sostenere una parte dei redditi locali, non la mancata realizzazione dei progetti di compromissione ambientale che dietro le affermazioni del Sottosegretario ci stanno. Prendiamo dunque atto che i Governi sono un possibile pericolo per l'integrità ambientale e paesaggistica del territorio, pronti a svenderla pur di guadagnare un effimero vantaggio elettorale. Il messaggio è dato, prepariamoci al peggio.