mercoledì 12 marzo 2025

LORGINO: L'EPILOGO

 

 La strada della Baulina era e resta privata'' - Ossolanews.it

Con la pubblicazione della delibera n. 2/2025 si conclude, sul fronte del Comune, la vicenda di cava Lorgino. Ora spetterà all'Ente Provincia chiudere formalmente il caso, firmando la relativa autorizzazione alla grande coltivazione. Il verbale della seduta non omette di registrare gli interventi che si sono succeduti, in primis quello del Sindaco. Non sono mancati gli accenti polemici anche rivolti alla Associazione e al Comitato Locale. Li registriamo quali segni di un rancore non sopito, un rancore che non avrebbe ragione di essere, non solo per il "felice" risultato raggiunto, ma anche solo se si rispettassero i rispettivi ruoli. Tuttavia se le osservazioni e i contributi forniti dal Comitato e dalla Associazione, non conoscendosi probabilmente il significato dei termini, si scambiano per calunnie tutto torna o meglio non torna, salvo che si voglia ricondurre a calunnia anche l'intervento dell'Autorità Nazionale Anticorruzione che aveva ordinato all'Ente Provincia, pena sanzioni personali da comminarsi nei confronti dei responsabili, la pubblicazione degli atti della conferenza dei servizi, riconoscendo quindi la fondatezza delle rimostranze sollevate sul caso. Neppure si comprende a quale titolo vengono addebitati ai titolari di interessi pubblici diffusi, quale l'Associazione esprime, gli affermati ritardi accumulati dalla Conferenza durante i suoi lavori. Sarebbe come mettere in discussione le regole di quel procedimento, le scansioni dei suoi tempi, la regia stessa a noi estranea, tutte cose sulle quali non abbiamo nessun potere di intervento. Più singolare ancora appare questo rilievo se si pone mente al fatto che l'Azienda, nonostante i tempi autorizzativi, non ha perso neppure un giorno di lavoro. Se poi dobbiamo dirla tutta, se e qualora l'Ente Comune avesse sin dall'inizio di questa vicenda, operato con maggior attenzione agli interessi collettivi e pubblici, forse tante cose avrebbero potuto essere prese in considerazione e contenute nel primo progetto, ma così non è stato. Rimane assolutamente incomprensibile (e non per nostra carenza), il riconoscimento economico da versarsi da parte del Comune all'Azienda a fronte di un trasferimento di diritti già intervenuto ope legis e attestati proprio dalla citata delibera Consiliare del 1997 fonte di data certa della loro esistenza. Cadendo poi il Sindaco in palese contraddizione quando ricorda che i diritti di uso pubblico sulla strada Baulina sono stati da sempre esercitati in funzione dell'accesso generalizzato alla località di Enso, proprio una delle condizioni necessarie per affermare l'intervenuta usucapione e dimenticando poi che la delibera del 1997 prevedava anche l'onere di pagare la dismissione a privato di un demanio, onere poi non ottemperato e ora quei beni sono nella disponibilità di fatto gratuita dell'Azienda. Ma vah ! Due pesi e due misure.

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