venerdì 13 gennaio 2017

INTERCONNECTOR: DI NUOVO AL VIA



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Si riscaldano di nuovo i motori intorno all'Interconnector, così pare. Quest'oggi la polemica ha visto schierati su due fronti i due partiti, ossia quello del no, i 5 Stelle, e quello che sarebbe anche del sì, ossia il PD. L'incontro, forse meglio dire lo scontro è avvenuto in casa del Deputato Enrico Borghi, in quanto Sindaco di Vogogna. Lo accusano di avere dato disponibilità ad ospitare, sul territorio del suo comune, la centrale di smistamento della linea, ossia una grande infrastruttura che fa pare del progetto Interconnector. All'accusa mossa da un deputato 5 stellato, il Deputato Borghi ha risposto negando di aver fatto mai tale scelta. Infatti non esistono atti formali del suo Comune in questo senso; questo è vero, ma è anche vero, e lo aggiungiamo noi che abbiamo letto alcune carte, che Vogogna è stata ugualmente indicata, nella proposta di accordo che la Regione Piemonte ha presentato alla firma dei Sindaci interessati dal passaggio, quale una possibile sede alternativa della centrale di smistamento. Se dunque è finita dentro quella proposta di accordo, qualcuno ce l'avrà pure messa. Ma intanto i motori si riscaldano perché con la fine dello scorso anno si è chiuso il periodo di 10 mesi di sospensione dell'esame del progetto interconnector che era già in corso presso il Ministero dell'ambiente e quindi riprenderà l'esame con le alternative che intanto Terna ha messo in campo in questi mesi. Cosa succederà ? Non lo sappiamo; onestamente le proposte di modifica che sono state prodotte non spostano molto il problema, almeno quelle sulle quali Terna ha già manifestato una sua propensione. La politica intanto si divide su linee di schieramento che poco hanno riguardo al merito della questione: 5 Stellati a parte, il centro Sinistra che attraverso la Regione sostiene il progetto, accusa il centro destra di non volerlo sostenere pur avendo la paternità della legge che nel 2009 aveva previsto questi Interconnecort e così unico soggetto lo sostiene, mentre invece se non fosse al governo regionale, probabilmente, lo osteggerebbe e così il rovescio per quelli del centro destra. Se queste sono le motivazioni pare evidente che fidarsi della politica è bene, ma non fidarsi è molto meglio. Quindi nell'immediato occorrerà fare da soli, seguire attentamente la ripresa del percorso di questo progetto e, se vi saranno, non perdere le occasioni per contrastare un progetto che neppure rientrava negli obiettivo del piano energetico nazionale.

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