Leggiamo che un autorevole amministratore regionale, nativo di queste vallate alpine, nonostante non si sia mai distinto per una particolare cultura ambientalista, pare essere stato folgorato sulla via di Damasco e dopo aver incontrato il lupo si sia convertito a difensore delle pecorelle. Ecco che allora coglie la sfida del lupo che sta ripopolando le montagne di tutto l'arco alpino e sprona gli uomini di buona volontà perchè, armati di tutto punto, battano le montagne alla ricerca dei predatori cattivi e infliggano la giusta punizione. Vittima delle scorribande dei lupi sarebbero, questa volta le mansueti popolazioni di ungulati selvatici che popolano l'oasi faunistica di Macugnaga. A fronte di questi delitti, ecco che l'unico rimedio sarebbe aprire la caccia al predatore, allontanandolo dal terittorio dell'oasi attraverso battute, come da secoli non se ne vedevano più. Questa è la cronaca che leggiamo e che ci pare un po' surreale. Intanto tutti sanno che il lupo, nonostante la sua fama, è un animale protetto e se da un po' di tempo è ritornato a popolare le montagne è proprio grazie alla legge di protezione che lo ha salvato dall'estinzione quasi certa, mentre l'aumento degli ungulati e non solo, che si registra su tutto il territorio, gli ha consentito di sopravvivere e di diffondersi, in un equilibrio che la natura sa trovare, prima ancora degli uomini. Stupisce poi che un ugual grido di allarme non giunga da altri territori dove il lupo si sta diffondendo e dove la popolazione degli ungualati e ugualmente presente, pensiamo alla Valle D'aosta dove si calcola la presenza di una popolazione di almeno 80 lupi e che nessuno ha detto che stanno distruggendo il patrimonio faunistico del Gran Paradiso. Vorremmo quindi che chi si esprime in materia avesse una qualche cognizione di causa e lo facesse con elementi certi e non solo per sentito dire, altrimenti un'opinione diventa una verità, se non persino un'affermazione scientifica. Per ora, questo è certo, non sarà il pur autorevole esponente a spianare la strada ai moschetti, quanto piuttosto ci auguriamo che anzichè sparar sentenze, promuovesse piuttosto un attento studio sulla colonizzazione in corso da parte dei lupi dei territori e della convivenza con le altre specie. Poi che i lupi siano dei carnivori e che per non morire abbiamo bisogno di mangiare, questa è la legge di natura e non pensiamo che si possa, più di tanto, contrastarla.
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