martedì 9 febbraio 2021

IL LUPO MANNARO





Leggiamo che un autorevole amministratore regionale, nativo di queste vallate alpine, nonostante non si sia mai distinto per una particolare cultura ambientalista, pare essere stato folgorato sulla via di Damasco e dopo aver incontrato il lupo si sia convertito a difensore delle pecorelle. Ecco che allora coglie la sfida del lupo che sta ripopolando le montagne di tutto l'arco alpino e sprona gli uomini di buona volontà perchè, armati di tutto punto, battano le montagne alla ricerca dei predatori cattivi e infliggano la giusta punizione. Vittima delle scorribande dei lupi sarebbero, questa volta le mansueti popolazioni di ungulati selvatici che popolano l'oasi faunistica di Macugnaga. A fronte di questi delitti, ecco che l'unico rimedio sarebbe aprire la caccia al predatore, allontanandolo dal terittorio dell'oasi attraverso battute, come da secoli non se ne vedevano più. Questa è la cronaca che leggiamo e che ci pare un po' surreale. Intanto tutti sanno che il lupo, nonostante la sua fama, è un animale protetto e se da un po' di tempo è ritornato a popolare le montagne è proprio grazie alla legge di protezione che lo ha salvato dall'estinzione quasi certa, mentre l'aumento degli ungulati e non solo, che si registra su tutto il territorio, gli ha consentito di sopravvivere e di diffondersi, in un equilibrio che la natura sa trovare, prima ancora degli uomini. Stupisce poi che un ugual grido di allarme non giunga da altri territori dove il lupo si sta diffondendo e dove la popolazione degli ungualati e ugualmente presente, pensiamo alla Valle D'aosta dove si calcola la presenza di una popolazione di almeno 80 lupi e che nessuno ha detto che stanno distruggendo il patrimonio faunistico del Gran Paradiso. Vorremmo quindi che chi si esprime in materia avesse una qualche cognizione di causa e lo facesse con elementi certi e non solo per sentito dire, altrimenti un'opinione diventa una verità, se non persino un'affermazione scientifica. Per ora, questo è certo, non sarà il pur autorevole esponente a spianare la strada ai moschetti, quanto piuttosto ci auguriamo che anzichè sparar sentenze, promuovesse piuttosto un attento studio sulla colonizzazione in corso da parte dei lupi dei territori e della convivenza con le altre specie. Poi che i lupi siano dei carnivori e che per non morire abbiamo bisogno di mangiare, questa è la legge di natura e non pensiamo che si possa, più di tanto, contrastarla.

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