giovedì 22 febbraio 2018

LA BONIFICA INQUINATA ?


Riportiamo l'articolo che La Stampa oggi pubblica. Al fondo leggiamo che anche  Agifn Holdin srl è oggetto di accertamento, proprio quella della collina dell'orrore sulla quale avevamo posto la nostra attenzione e che, avvalendoci della convenzione con l'Arma, avevamo segnalato. Vedremo. 

Bonifica Enichem, i carabinieri nella sede della Provincia e al Centro servizi lapideo
Indagine in corso sul maxi intervento a Pieve Vergonte



Pubblicato il 22/02/2018
Ultima modifica il 22/02/2018 alle ore 13:28
CRISTINA PASTORE
PIEVE VERGONTE
I carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) arrivati da Torino ieri mattina - mercoledì 21 - erano in Procura a Verbania. Dopo un briefing con il pm Sveva De Liguoro si sono distribuiti tra l’Ossola e la sede della Provincia, dove hanno acquisito documenti relativi alla bonifica dell’ex sito Enichem di Pieve Vergonte. Attorno alle 10 i militari erano a Bisate di Crevoladossola, al Centro servizi lapidei. Ieri sera, alle 18,30, non avevano ancora terminato di scaricare file dai computer della società consortile a maggioranza pubblica che, con una convenzione sottoscritta nel 2016, fornisce personale e competenze alla Provincia nei compiti di controllo dei cantieri aperti sul sito dello stabilimento chimico ossolano da Syndial. 
La società di Eni sta investendo 160 milioni per ripulire terreni contaminati e spostare il corso del torrente Marmazza, affluente del Toce, dal sito industriale. I Noe avrebbero effettuati verifiche anche in aziende private. L’appalto è stato vinto da Semataf di Matera, Ambienthesis di Grugliasco e Trs Servizi Ambiente di Piacenza, che hanno poi coinvolto imprese locali. Una di queste è Agifin Holding Srl, emanazione della Giacomini di Piedimulera, oggetto di un altro accertamento dei carabinieri forestali del Vco.

Nessun commento: