venerdì 9 aprile 2021

FAGGI: ATTO SECONDO

Verbano 24 - HomeEcco qua sotto riprodotta la nota che il perito dei faggi di Levo, ha prodotto all'amministrazione muncipale, confutando le richieste e le osservazoini che Italia Nostra, in uno con Legambiente aveva formulato e che questo blog aveva pubblicato.

Non mancherà , nei prossimi giorni, la risposta argomentata che formuleremo, confutando, a nostra volta, molte delle affermazioni del Perito.

Però alla fine vorremmo che l' ammnistrazione, o meglio le amministrazioni coinvolte : "peritus peritorum" si abbiano  ad esprimere con chiarezza e responsabilità. Vedremo  

28887 Omegna (VCO)
Spettabile Giunta Comunale di Stresa Piazza Matteotti 28838 Stresa
OGGETTO: ”Risposta alle richieste di riesame e approfondimenti suppletivi formulate da Italia Nostra rispetto alla verifica delle condizioni statiche e fitosanitarie dei faggi posti lungo la strada panoramica in frazione Levo.”
Buongiorno,
in risposta alle richieste di riesame e approfondimenti suppletivi formulate da “Italia nostra” e dal circolo locale di “Legambiente” allegate al Vostro protocollo n. 0002908 del 18/02/2021, si formulano le seguenti considerazioni.
Non si intende replicare per gli aspetti tecnici alle considerazioni formulate per ogni singola pianta dai presidenti delle associazioni, perché gli scriventi non hanno titolo in legge per dissertare su tale argomento di elevato contenuto tecnico e metodologico. Infine non si comprende chi eventualmente validerebbe nuove conclusioni in accoglimento alle proposte formulate dalle associazioni.
Ritengo invece utile esprimere le seguenti considerazioni generali.
 La perizia è stata formulata nell’arco temporale di più stagioni per potere apprezzare lo stato fitosanitario degli alberi sia senza foglie nel periodo invernale che durante il periodo estivo in piena vegetazione. Questo ha permesso di valutare oltre alla vigoria dei soggetti arborei anche l’architettura delle chiome e la presenza di rami secchi, di cavità e di marcescenze.
 Lo studio, seppur firmato solo dallo scrivente, nasce anche dal confronto con altri due colleghi iscritti all’ordine dei dottori agronomi e forestali delle provincie di Novara e del Verbano Cusio Ossola che grazie all’ausilio delle più moderne tecniche di indagine nonché di un proficuo confronto professionale hanno permesso di giungere alle conclusioni;
 Certamente è noto a Legambiente e a Italia Nostra il valore paesaggistico, storico e botanico dei soggetti. Parimenti anche il sottoscritto, per declinazione professionale conosce e apprezza i temi di cui trattasi ed è implicito nel mandato affidato dall’amministrazione la preservazione di tali aspetti.
 L’incarico prioritariamente verteva sulla messa in sicurezza dell’allea, che purtroppo prevede anche l’abbattimento di alcuni alberi. In linea generale, è compito del tecnico cercare di anticipare eventuali schianti proponendo necessariamente abbattimenti mirati. Contrariamente bisognerebbe attendere lo schianto o la morte naturale degli alberi.
 Attribuire un’elevata classe di propensione al cedimento ad un albero e di conseguenza prescriverne l’abbattimento, non significa dichiarare che la pianta cederà prima di un’altra, ma se ha o non ha le caratteristiche meccaniche e biologiche sufficienti alla conservazione. Non è possibile accettare il rischio, esclusivamente per motivazioni basate su criteri estetici, o legati al valore storico paesaggistico di un soggetto arboreo.
Infine mi si permetta la presentazione di alcuni dati, che non vogliono sminuire il tentativo di difesa dei 14 faggi di Levo, ma solo di contestualizzare l’intervento all’interno della proprietà pubblica comunale:
 Il comune di Stresa in ambito urbano è proprietario di 1186 alberi a declinazione ornamentale.
 Nell’intero territorio amministrato vi sono 366,5 ettari di bosco di proprietà comunale (fonte Piano Forestale Territoriale). Considerando per difetto una densità media di 800 piante/ettaro ne risulta un patrimonio arboreo di 293.200 alberi (più di un quarto di milione).
Per concludere, le considerazioni formalizzate dalle associazioni, non sono determinanti per la riformulazione di nuovo giudizio, di conseguenza si riconferma quanto già formalizzato nello studio agli atti.
Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti, porgo cordiali saluti.
Omegna lì 24 febbraio 2021


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