sabato 10 aprile 2021

LA CORSA ALL' ORO

  

 Con l' articolo del 7 aprile scorso, la pagina locale della Stampa ci informa della grande corsa che, nell' ambito della Provincia del VCO si è innescata per catturare le risorse che il Recovery Fund metterà a disposzione. Come possiamo leggere, nessuno si è tirato indietro e ogni genere di progetto è stato proposto per il suo finanziamento.Quanti di quelli proposti andranno a buon fine non lo sappiamo proprio, ma certo già ora sappiamo che molti progetti non rispettono assolutamente le indicazioni che lo Stato Italiano ha dato nel documento che aveva predisposto per indirizzare le richieste di finanziamento. Ci sono evidenti tentativi di bypassare quei criteri e di presentare progetti, che nulla hanno a che vedere con quei criteri, come invece ad essi conformi. Avvicinare le montagne ne è uno, dove, per fare solo un esempio, accanto al finanziamento di una nuova funivia di accesso a S. Domenico dall'abitato di Varzo, presentata quindi come una forma alternativa e pulita di mobilità, si affiancano progetti per la realizzazione di nuovi autosilos, sempre a S. Domenico, di completamento della strada Trasquera/Iselle e forse anche per l'adeguamento delal viabilità esistente. Alla fine da un unico accesso alla località, ce ne saranno tre, altro che impatto zero o sotto zero, o no auto free. Potrei continuare con gli esempi, ma credo che la lettura dell'articolo della Stampa, possa essere sufficientemente illuminante a riguardo. Anche noi abbiamo fatto la nostra parte, chiedendo quasi 10 milioni, contro una richiesta complessiva di 560. Credevamo di aver chiesto troppo, ci siamo accorti che abbiamo chiesto troppo poco. Almeno speriamo che i nostri due progetti siano valutati per quello che sono, ossia proposte che vogliono riqualificare il territorio sia sotto il profilo ambientale, sia sotto quello economico, laddove accanto al turismo un po' predatorio, se ne affianchi uno più rispettoso. Come finirà questa storia: se all'Italiana o all'Europea, questo lo vedremo più in là, ma poi non molto.

Da enti e comuni del vco richieste per 5 6 0 mi l ioni Tutto è buono per chiedere i soldi del Recovery plan Spunta la funivia di Quarna Quarna Sopra (in foto il municipio) vorrebbe una funivia da Cireggio
Per l’istituto Marconi-Galletti di Domo chiesti cinque milioni.

MERCOLEDÌ 7 APRILE 2021 LA STAMPA 41 VERBANO CRISTINA PASTORE
VERBANIA

Dossier Piemonte per il Recovery plan: troppi progetti candidati rispetto alle risorse, e il Vco nel suo piccolo segue la stessa logica. Oltre 1.200 per un valore di 27 miliardi uelli raccolti su scala regionale mentre la ripartizione ai territori piemontesi ne assegna 13. Vanno dimezzati e la selezione scremerà anche i 57 inviati da enti e privati del Verbano Cusio Ossola. Tutto sommato, la richiesta è di finanziare investimenti per 560 milioni. I Comuni che avevano progetti cantierabili, ma non i soldi necessari, ci hanno provato. Si vedrà nei prossimi mesi quanti hanno rilevanza per essere ammessi. Nell’elenco mandato a Torino si va dai 142 mila euro richiesti da Montecrestese per un posteggio in frazione Portano ai 165 milioni per la tangenziale di Verbania. In mezzo ci sta di tutto: dai quasi 55 milioni per la variante occidentale di Omegna ai 245 mila euro per l’adeguamento della palestra delle scuole medie di Gravellona Toce (amministrazione comunale) che però ha inviato più richieste, tra cui 2 milioni per la ristrutturazione di villa Albertini e 1,6 milioni per il finire il palasport). Ci sono tanti piccoli che pensano in grande, come Quarna Sopra, che chiede 6 milioni per la funivia che la colleghi a Cireggio o 54 milioni per una nuova strada. Macugnaga punta ad ammodernare totalmente il comprensorio sciistico con un progetto da 45 milioni, Formazza 34 per il «metro walser» che faccia spola con Bosco Gurin in Ticino. E poi c’è tutto il piano di «Avvicinare le montagne» tra alpe Veglia e Devero, spacchettato in diversi interventi e proponenti. Messi insieme si sfiorano i 100 milioni di euro: 20 per un mezzo di trasporto pubblico con telecabina a trazione elettrica per andare da Varzo a San Domenico con stazioni intermedie a Trasquera e Gebbo, ma anche 9 milioni di ristrutturazione dell’albergo Cervandone all’ingresso della piana del Devero e 15 per il ripristino della funivia Goglio -Devero. Un progetto nel suo complesso avversato da comitati e associazioni ambientaliste tra cui Italia Nostra, presente nella lista dei desideri con due proposte: la valorizzazione di parchi e giardini pubblici lungo la riva piemontese del Lago Maggiore, sul lago d’Orta e in Ossola (per un budget di 3 milioni) e la creazione a Fondotoce, a Piano Grande, del portale di accesso al parco nazionale della Valgrande (6 milioni). Un progetto presentato come alternativa all’investimento avanzato al Comune di Verbania dal proprietario dell’area - la società Malù della famiglia Manoni - che lì vorrebbe realizzare un parco di divertimenti all’aria aperta con diversi impianti sportivi. Non rientra nell’elenco dei 57, ma in uno più mirato sugli obiettivi di transizione ecologica in campo energetico, la realizzazione da parte di Conser, a Cuzzago di Premosello, della centrale a biogas per trasformare umido e verde in biometano. Il caso Stresa Verranno invece inclusi in un documento integrativo, lo conferma la Regione, i progettiarrivati all’ultimo minuto o rimasti fuori per qualche disguido. E’ successo anche a Stresa con la richiesta per il
restauro di villa La Palazzola e per il percorso ciclopedonale al Mottarone. — La Provincia del Vco ha puntato sull’edilizia scolastica nel candidarsi per i finanziamenti destinati al Piemonte dal Piano di ripresa e resilienza sostenuto dall’Europa (il Recovery, appunto).
Di cinque progetti avanzati uno solo riguarda la viabilità (altro suo campo d’intervento
specifico): è per la strada Varzo-Gebbo-San Domenico, segmento dell’articolato piano di valorizzazione della proposta turistica di Veglia e Devero.Per il resto l’amministrazione del presidente Arturo Lincio chiede risorse per le scuole superiori. Il maxi intervento L’importo più consistente è per l’istituto Marconi Galletti Einaudi di Domodossola (5 milioni): «Ne abbiamo parlato con i presidi, il sindaco Lucio Pizzi e l’assessore Daniele Folino. Si tratta di realizzare 20 nuove aule e palestra in via Oliva per accorpare in un’unica sede tutti gli studenti del grande istituto tecnico» precisa il consigliere provinciale Giandomenico Albertella. Oggi 4 classi dell’Einaudi sono al liceo Spezia, una dozzina in via Ceretti. Inviato anche il progetto per altre 15 aule al Cobianchi per un costo di 4 milioni: «Sono da ricavare nel fabbricato attuale o in sua prossimità, secondo quanto emergerà da verifiche in corso» sostiene Albertella. Alla ripresa di settembre la scuola di Intra supererà i duemila iscritti. Così al liceo Cavalieri La Provincia chiede al Recovery plan anche due milioni e mezzo per il liceo Cavalieri, sempre a Verbania, dove realizzare altre 8 aule e un salone. Per il Gobetti di Omegna, con indirizzo musicale,ci si candida con l’auditorium:la struttura va completata all’interno e serve almeno 1,5 milioni. Nessuna istanza per l’istituto alberghiero Maggia. A fine 2020 si è optato per investire nel recupero di spazi al collegio Rosmini, dove si è in affitto dei padri: «Per concorrere per questi fondi - precisa Albertella - bisogna presentare progetti immediatamente cantierabili. Quello che avevamo per lo stadio Forlano non può essere avanzato visto che il Comune ha tolto la disponibilità del terreno del campo sportivo. Per il campus al collegio, al momento non c’è neppure uno studio di fattibilità». C. P.



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