La registrazione audio/video dell'intervento nell'aula Consiliare del Piemonte del Consigliere Preioni, ci offre la versione autentica delle ragioni per le quali la legge in discussione è stata voluta. Non certo per approfondire il tema del Piano Regionale delle attività estrattive, prevedendone approvazioni per stralci, ma per rinviare sine die l'approvazione di un Piano di settore che avrebbe dovuto essere a sua volta conforme al Piano Paesaggistico. In altri termini un modo come un altro per evitare un obbligo, come avevamo ampiamente anticipato e supposto. Il Consigliere Preioni è stato più realista del re, incentrando il suo intervento non sulle ragioni per le quali lo stralcio avrebbe potuto anche essere ammesso, ma indicandoci invece le ragioni vere, cioè quelle che, più cautamente avrebbe dovuto tacere o comunque non fare oggetto di un intervento unicamente incentrato su quelle. Non sono mancati i soliti apprezzamenti agli ambientalisti da salotto, così come non sono stati dimenticati i sinceri apprezzamenti per le superstiti solide e floride aziende che operano nel settore lapideo, degne eredi, a suo dire, di una tradizione che affonda le radici nella storia e nella cultura dei territori. Non mancheremo di utilizzare le argomentazioni che il Consigliere ci ha offerto quando inoltreremo al Governo centrale la richiesta di sollevare l'eccezione di incostituzionalità della norma sullo spacchettamento del PRAE , segnalandone le vere ragioni, ossia evitare che esso si conformi al Piano Paesaggistico.
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