mercoledì 22 aprile 2020

PIANO GRANDE NUOVO ATTO







Si allarga su più piani l'azione dell'Associazione per contrastare l'occupazione delle terre ancora libere sul Piano Grande di Fondotoce. Ieri la Sezione ha inoltrato tre nuove richieste di riesame degli atti in autotutela e rilasciati rispetivamente da: Regione Settore Paesaggio, Soprintendenza, area del nord est e Ente aree protette del Lago Maggiore. Tutti i tre Enti si erano espressi in modo favorevole rispetto al progetto presentato dalla Società Malù, demandando peraltro, nei primi due casi almeno, al Comune di Verbania la verifica della compatibilità urbanistica del progetto, con il risultato che abbiamo dovuto constatare. Oggi la Presidente Nazionale di Italia Nostra, nella persona di Ebe Giacometti, ha sottoscritto il ricorso che è stato presentato al Presidente della Giunta Regionale del Piemonte ai sensi dell'articolo 60 della Legge Urbanistica. Tuttavia l'azione di contrasto non si ferma qui ed è già in bozza e in corso di esame presso la nostra Presidenza Nazionale anche il ricorso straordinario al Capo dello Stato, altro rimedio che l'ordinamento attribuisce in questi casi. Con quest'ultimo atto che sarà sorretto peraltro dalla richiesta di sospensiva immediata degli atti in attesa della decisione definitiva, sarebbero stati utilizzati tutti i rimedi giuridici a disposizione. Noi confidiamo nel buon esito e nella validità delle ragioni che abbiamo argomentato, crediamo correttamente, nei ricorsi prodotti e in corso di produzione. Ciò prova che il contrasto non muove da astratte e velleitarie pretese, ma trova il suo fondamento proprio negli atti normativi che, in questo caso, il governo regionale aveva fondato e che in sede attuativa vengono disattesi dalla amministrazione pubblica. In un paese normale questo non dovrebbe accadere, da noi purtroppo accade con troppa frequenza, costringendoci ad attività che mai dovremmo pensare di dover fare quanto già c'è una legge che presiede, ma poi, purtroppo, un ' amministrazione che disattende. Questo è dunque oggi il quadro della situazione, confidando che anche il Sindaco di Verbania possa diversamente ora esprimersi sul caso che abbiamo così sollevato.

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