martedì 28 aprile 2020

VERBANIA RISPONDE MA NON CAMBIA









E' pervenuta una prima risposta alle contestazioni mosse sulla realizzazione della nuova pista da bmx in località Piano Grande di Fondotoce. La risposta ci viene data dal dirigente dello SUAP del Verbano, peraltro il medesimo dirigente firmatario del Permesso a Costruire che conferma, con una lunga disamina, la regolarità dei provvedimenti rilasciati. Per giusta trasparenza lo pubblicheremo nei prossimi giorni. Che dire dunque ? Intanto non ci saremmo aspettati una risposta diversa; è molto difficile che un' amministrazione pubblica riveda i propri atti, in quanto significherebbe riconoscere degli errori e, ma questo non vuole essere minimamente un riferimento polemico con il caso, un'amministrazione in generale avvezza ad una pratica autoreferenziale, ben difficilmente cambia i suoi comportamenti. Nel merito tuttavia della risposta, al netto della lunga ricostruzione dell'iter procedurale, ciò che viene rimarcato sarebbe l'aver svolta la verifica della compatibilità urbanistica del sito, sicuramemte rispetto allo strumento urbanistico generale del Comune, e su questo non ne avevamo dubbi, mentre sul rapporto con il PPR, qui la risposta dire che è sfuggente non sarebbe esatto, mi verrebbe da dire che è, quantomeno, insoddisfacente. Da un lato sembra trincerarsi dietro la valutazione che Regione e Soprintendenza aveva espresso e quindi, essendo conoscitori del PPR, verrebbero accreditati come fonte di verità incontestabile, dall'altro la risposta si addentra in una tentata disamina del rapporto Piano Regolatore/PPR che sembrerebbe giustificare l'operato svolto, dimenticando però di citare la disposizione dell'articolo 143 comma 9 del Codice dei beni culturali e del paesaggio laddove recita :

"A far data dall'adozione del piano paesaggistico non sono consentiti, sugli immobili e nelle aree di cui all'articolo 134, interventi in contrasto con le prescrizioni di tutela previste nel piano stesso. A far data dalla approvazione del piano le relative previsioni e prescrizioni sono immediatamente cogenti e prevalenti sulle previsioni dei piani territoriali ed urbanistici."

Su questo punto il contrasto con la posizione di questa Associazione rimane pertanto tale e quale esso era. Tralasciando altre considerazioni, una cosa ci viene detta che fa un po' di chiarezza sulle sorti del progetto Malù: quello che era stato oggetto di una conferenza preliminare dei servizi e di cui se ne era poi persa traccia. Ci viene detto che, terminata la fase preliminare, peraltro durata più di un anno, quel progetto non sarebbe stato poi a tutt'ora presentato. Ricordiamo al proposito che le dichiarazioni del Sindaco sembravano andare in altra direzione, ma sicuramente queste sono più sicure. Rimane tuttavia il contrasto tra il procedimento di quel precedente pur avviato progetto e poi ora in attesa... e questo nuovo, svincolato da ogni valutazione di impatto, cosa che non ci pare comunque corretta, anche se nella nota si afferma che tra i due progetti non ci sarebbe alcun rapporto di organicità, il che così proprio non é. Un ultimo riferimento è quella alla "reversabilità" dell'impianto richiamata nell'articolo 6 della Convenzione Comune /Malù. Essa esiste, ma è prevista solo nel caso si dovesse far posto ad una strada: la circonvallazioe di Vernbania, questo non è ricordato nella nota SUAP. Non mancano in conclusione della nota alcuni spunti polemici che, sinceramente, potevano essere evitati, crediamo infatti che il rapporto fiduciario tra la dirigenza e il governo della città non sia minimamente messo in forse, semmai reso ancor più saldo, dalla nostra azione che, giustamente, prosegue. 




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