Dopo la recente pubblicazione del post sul cantiere dei record, post che ha ottenuto ampie accessi (oltre 1500), i mi piace raccolti e le critiche ( più o meno garbate) comunque messe in preventivo, ci paiono dovute precisazioni e repliche.
La lettura da alcuni accreditata secondo la quale questa Associazione avrebbe manifestato una contrarietà a prescindere rispetto al recupero dell'area è affermazione gratuita. La sopravvivenza della ville storiche ( villa Basile e San Rizzo) è invece proprio merito dell'Associazione che ne promosse la tutela agli inizi degli anni 2000 e ottenne i provvedimenti conseguenti. Se non ci fossero stati quei provvedimenti, il loro destino sarebbe stato segnato. Singolare dunque sarebbe che chi ne ha promosso la tutela, oggi ne contrasterebbe il corretto recupero. Ogni diversa lettura è pura invenzione. Legittime però sono le domande che ci poniamo circa l'esito dell'approvato progetto che prevede diffuse e massive edificazioni all'interno dell'area, tanto da saturarne sostanzialmente le aree libere e ciò ci pare in contasto con il provvedimento di tutela dell'area che contiene prescrizioni ben precise che a noi non paiono correttamente applicate. Chi poi paradossalmente accusandoci di essere contro, ci imputa una mancaza di azioni conseguenti e coerenti, non possiamo non rammentare che le azioni ci sono anche state e non poche rivolte ai diversi Enti che hanno avuto parte negli atti autorizzativi, ma che gli strumenti a disposizione non sono infiniti e comunque un esito c'era stato, paradossalmente e sfortunaaente per loro, promosso dalla stessa proprietà. Era la decisione del Capo dello Stato sul ricorso presentato avverso un negato progetto. In quell' esito c'era scritto tutto e molto chiaro, ma è stato colpevolmente ignorato da chi avrebbe dovuto tenerne debito conto. Neppure ha fondamento il rilievo circa mancate azioni sulla questioni "monetizzazioni". E' inverosimile pensare che questa Associazione non abbia fatto e non stia per fare altre azioni concrete per far emergere responsabilità, a noi evidenti, circa le modalità di quella operazione che abbiamo giudicato scriteriata. Chi oggi critica o non sa o è in mala fede. Il tempo restituirà la verità.