lunedì 24 febbraio 2025

CREVOLADOSSOLA: LORGINO ULTIMO ATTO, CON ERRORE.

  La cava in frazione Lorgino a Crevola è del gruppo Tosco Marmi




Con un Consiglio Comunale convocato per domani sera 25/02, il Comune di Crevoladossola chiude , o almeno crede di chiudere definitivamente la partita con la quale, con qualche correttivo, l'Ente Provincia darà il suo consenso alla continuazione ed estensione della attività della cava Lorgino. Rimasta al centro delle polemiche per molti mesi stante il suo impatto sull'ambiente, con prescrizioni, riduzioni e qualche concessione, l'Azienda ritiene ormai di avere gli assensi in tasca e, probabilmente, con ragione. Le ultime modifiche non spostano di molto i rapporti (ottimi) tra il Comune e l'Azienda che in fondo ottiene ciò che voleva, mentre il Comune non sembra abbia mai voluto e chiesto molto, anzi pochissimo, sordo persino alle ripetute richieste dei residenti riuniti in Comitato. Stendiamo un altro velo più che pietoso sull'operato della Provincia sempre preoccupata, contra legem, a tenere nascoste le carte tanto da essere stata diffidata dall'Autorità Nazionale per la trasparenza, a pubblicarle, pena sanzioni. Ci siamo presi anche questa soddisfazione (non è molto). Comunque con le chilometriche prescrizioni della Soprintendenza (vedremo come e se saranno osservate) , si va effettivamente verso la chiusura della fase autorizzativa. Non manca però la perla finale , dove il Comune rischia di coprirsi anche di ridicolo ( e questo non sarebbe grave) , ma anche della responsabilità personale dei Consiglieri votanti laddove venisse confermato il punto della Convenzione che prevede la cessione al Comune stesso per Euro 46.000,00 di un diritto di uso pubblico su strada esistente e insistente sulla proprietà catastale dell'Azienda. Peccato che, per norme esistenti e giurisprudenza infinita, tale diritto è in capo, ope legis, al Comune stesso da decenni avendolo ottenuto grazie all'uso ultraventennale che i suoi cittadini, nella loro generalità, hanno sempre fatto per transitarvi in maniera indisturbata e dirigersi alla frazione Enso e alle altre località poste a monte, facendo sempre manutenzione e sgombero neve a proprie spese ( del Comune). Insomma verrebbe pagato un diritto reale che già il Comune possiede. Un vero e proprio ossimoro giuridico, ma che la dice lunga di come sin qui l'Ente ha tutelato i diritti e gli interessi della Comunità che dovrebbe governare. Ma ubi maior, minor cessat e in questo caso il minor è proprio il Comune.










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