giovedì 18 gennaio 2024

MIGIANDONE: IL PONTE RESISTE




Il ponte Napoleonico non cede alle intenzioni di venir trasformato in una centrale idroelettrica, ma resiste. La Valutazione di Impatto che era in corso ha decretato la sua sopravvivenza, recependo gli unanimi pareri contrari degli Enti coinvolti: Parco Val Grande, Provincia Rete Natura 2000,Soprintendenza, Regione e Arpa, tutti si sono espressi in maniera negativa, d'altra parte ostavano le norme del Parco Nazionale che espressamente vietano nuove opere di produzione e trasporto di energia e di modifica del regime idraulico dei corsi d'acqua . Sarà stato anche verde e rinnovabile l'impianto in progetto, ma comunque non tale da giustificare impossibili deroghe. Il procedimento è stato perciò archiviato nei confronti di una delle società interessate, ma crediamo che ugual sorte sarà anche per il secondo progetto in corsa, non molto dissimile dal primo. La valenza storica, architettonica e simbolica del ponte è quindi salva, il corso del Toce è ancora lungo, troveranno altri siti dove progettare impianti verdi senza dover "sfruttare" il salto e il ponte rimarrà integro ancora per secoli a dispetto de moderni e orribili viadotti della superstrada che non hanno superato la resistenza neppure dei loro primi cinquanta anni. Gloria dunque a Napoleone e ai suoi ingegneri. Soddisfatti saranno pure i pescatori che non vedono vanificarsi la funzione della realizzata scala di risalita del pesce che trovava un ostacolo nel salto e quindi soddisfatta anche la fauna ittica e i progetti per la sua corretta gestione, soddisfatti noi che, almeno una volta tanto vediamo rispettare le regole e il buon senso.

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