lunedì 14 novembre 2016

INTERCONNECTOR: VERSO LA SCADENZA DELLA MORATORIA


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A proposito di Interconnector si incominciano a conoscere le bozze di nuove intese che la Regione, attraverso una serie di tavoli concertativi, sta cercando di far sottoscrivere ai Comuni che più di altri sono interessati dal progetto della nuova linea ad altissima tensione. Queste bozze introducono alcune soluzioni alternative che Terna ha, durante il periodo di moratoria richiesto, sviluppato ed ora, con il sostegno attivo della Regione, sta portando all'attenzione e possibilmente alla firma dei Sindaci. Vengono affrontati alcuni dei nodi più critici della nuova linea quali l'attraversamento dell'alta Valle Formazza , le direttrici di discesa lungo i percorsi vallivi, la Cravariola, la zona del lago Matogno, la localizzazione della grande centrale di smistamento elettrico nel progetto originario situata a Pallanzeno. Nel documento vengono esaminate diverse soluzioni rispetto al progetto originario, comparando costi e benefici e, per ognuno dei punti critici viene individuata quella che per Terna sarebbe la soluzione migliore. Per quanto abbiamo avuto modo di vedere, al momento, non siamo in grado di apprezzare una grande svolta rispetto al primo progetto. Tutte le soluzioni prescelte avrebbero criticità non molto diverse da quelle originarie, salvo forse la centrale di smistamento che verrebbe collocata a Piedimulera, nel sito che era stato prescelto per l'ospedale. In verità tale centrale ovunque la si metta sarà comunque un problema occupando uno spazio di circa 20 campi di calcio. Per il resto ci sembra che permangono le criticità dell'alta valle Formazza, di parte dei percorsi di valle e delle zone più sensibili della Cravariola e del lago Mattogno, mentre il livello delle opere di compensazione non ci pare adeguato all'investimento che la nuova opera comporta e, per lo più, limitato alla zona di Formazza. Insomma ancora un percorso tutto in salita che le parti interessate, Terna in primis e la Regione poi, ma il suo attivismo in questa fase non ci pare molto comprensibile, sembrano desiderose di superare per far riaprire il processo di valutazione del progetto presso il Ministero dell'Ambiente. C'è da aggiungere che nessuna delle nuove soluzioni proposte ha l'avvallo dei soggetti che poi dovranno decidere e quindi anche le firme dei Sindaci che si stanno raccogliendo sulle bozze del nuovo documento valgono per quel che valgono; il consiglio che ci sentiamo di dare a loro è quello di non firmare.

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