domenica 6 novembre 2016

STRESA: LA VARIANTE FASULLA


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La cittadina del lago é stata oggetto in questi ultimi anni di una lunga vicenda intorno alla richiesta costruzione di un nuovo grande albergo in un ambito sottoposto a vincoli su beni culturali diretti ed indiretti. L'Associazione non è stata silente, ma più volte era intervenuta nel corso della procedura di approvazione di quella variante urbanistica che avrebbe dovuto consentire la realizzazione del nuovo grande albergo secondo le richieste della proprietà. Da ultimo l'Associazione, ad avvenuta approvazione della variante, l'aveva impugnata presso il tribunale amministrativo regionale, chiedendone l'annullamento. Per un deprecabile e inspiegabile disguido non è stato possibile ottenere un giudizio di merito che, con molte probabilità avrebbe premiato le ragioni di chi si era sempre opposto a quanto il Comune aveva, ostinatamente, perseguito. La vicenda poi ha comunque preso una piega diversa e la Soprintendenza, in sede di esame del progetto edilizio, ha espresso un inequivocabile e fermo parere negativo, parere che per legge ha natura vincolante. Contro tale decisione la proprietà ha ritenuto agire con lo strumento del ricorso straordinario davanti al Capo dello Stato e la decisione non si è ancora formata. Rileviamo tuttavia che la Soprintendenza, nella formulazione nel parere, ha anche mosso rilievi nei confronti del Comune chiedendo spiegazioni di come e se lo stesso Comune abbia inteso adeguarsi, con la approvata variante, ai disposti del decreto di vincolo indiretto che disciplinano l'edificazione sull'area, disposti, aggiungiamo noi, ben lontani e diversi dalla disciplina permissiva dettata con le norme introdotte dalla variante. Insomma una bocciatura a tutto campo che non solo tocca il progetto edilizio, ma anche le scriteriate regole fissate dalla variante. Non sappiamo come e se il Comune abbia inteso rispondere, con la nota che sotto pubblichiamo anche noi lo abbiamo chiesto e attendiamo una risposta. 





Domodossola 04/110/2016 
Prot.3016 

Al Sig. Sindaco della città di 
S T R E S A 


Ogg: Area di rispetto ai sensi dell'art. 45 del D. Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.- Villa Marina e Villa Basile di S. Rizzo. Recepimento delle prescrizioni obbligatorie all'interno di variante strutturale stralcio-chiarimenti. 


Con riferimento all'oggetto si osserva che l'intervenuta pronuncia di negativo parere espresso dalla Soprintendenza del paesaggio, vedi prot. 18806 01 34.19.07/776, in relazione a progetto di nuova edificazione alberghiera di istanza SIAVsrl, ha posto e pone una rilevante questione in ordine alle corrette modalità con cui sono state recepite le obbligatorie prescrizioni poste sull'area con decreto della medesima Soprintendenza. 
Le ampie motivazioni contenute nel negativo parere evidenziano in maniera chiarissima, addirittura eclatante, lo scostamento che esiste tra la normativa fatta oggetto delle più recente variante strutturale stralcio e quanto avrebbe dovuto essere il contenuto legittimo di quella variante. 
La stessa Soprintendenza ha ritenuto porre a Codesto Comune un interrogativo circa i contenuti espressi dalla variante in relazione agli obblighi di legge che avrebbe, invece, dovuto perseguire. 
Questa Associazione, nella costante vigilanza espressa nei confronti dei tentativi più volte manifestati da Codesto Comune di eludere, se non addirittura infrangere i dispositivi di legge, più volte era intervenuta sul caso sino ad impugnare davanti il Tribunale Amministrativo gli atti di approvazione della variante. 
Per deprecabile disguido tuttavia quel ricorso non ebbe modo di essere trattato nel merito, liberando così la proprietà da ogni residuo pudore o timore, accelerando così l'iter conclusivo dell'istanza. 
Alla luce di questa premessa, ferma restando la conoscenza da parte dello scrivente della pendenza di un ricorso straordinario avanti il Capo dello Stato, si chiede di conoscere quale sia e se via sia un orientamento di Codesto Comune al fine di ricondurre la scriteriata variante entro il perimetro dei disposti legislativi e normativi. 


Si ringrazia 
Il Presidente 
Vallenzasca Piero

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